I prezzi dei metalli LME alla prova di supporti e resistenze
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 17 aprile 2023
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Macroeconomia Analisi settimanale LMEDinamica settimanale
Andamento dei singoli metalli non ferrosi
- Rame: In rialzo il prezzo del rame che ha scorsa settimana ha superato i 9.000 $/Ton. Spread tra spot e future è in backwardation.
- Nichel: In rialzo la quotazione del nichel, che la settimana scorsa ha chiuso a 24.160 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio: In lieve aumento anche il prezzo dell’alluminio primario, posizionatosi la scorsa settimana a 2.356 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio secondario: Lieve flessione per il prezzo dell’alluminio secondario, sceso a 1.944 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Zinco: Settimana di aumenti anche per il prezzo dello zinco, che venerdì ha chiuso a 2.901 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
- Piombo: Sale il prezzo del piombo rispetto alla settimana precedente, arrivando a toccare i 2.185 $/Ton. Spread in contango.
- Stagno: Lieve flessione per il prezzo dello stagno, arrivato a quota 24.775 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
Commento Macroeconomico
Dopo due settimane di ribassi che hanno interessato tutto il comparto dei non ferrosi, nella settimana scorsa si è visto un generale rimbalzo delle quotazioni LME dei metalli. Dal punto di vista macro non vi sono ragioni particolari a sostegno di un’eventuale inversione del trend. Anzi.
L’ultimo World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale ha ribadito che quest’anno il PIL mondiale crescerà del 2,8% e segnala un rischio crescente di atterraggio brusco a causa delle fragilità del sistema finanziario globale. Questo, secondo l’FMI è un fattore destabilizzante che si aggiunge all’inflazione e all’incertezza geopolitica che rallenta il commercio internazionale. Per i prossimi 5 anni la crescita sarà all’incirca del 3%.
I tassi di crescita economica globale sono i più bassi dal 1990.
E allora come si spiega il rimbalzo dei prezzi dei giorni scorsi?
A nostro avviso si tratta di una normale reazione tecnica dovuta al fatto che i prezzi dei singoli metalli hanno testato “supporti” importanti che hanno portato i trader a “scommettere” sul rimbalzo.
Dal lato delle aziende, va segnalato che stanno ancora attingendo alle scorte di magazzino.
Dal lato dei fondamentali, per questo secondo trimestre dell’anno, la domanda di metalli non è prevista in crescita e l’offerta appare di conseguenza più che adeguata. Quindi i prezzi non sono attesi in rialzo.
Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
La reazione dei mercati
Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana
CRB Index: in aumento.
GSCI Index: in aumento.
BDI Index-Noli marittimi: in calo.
Petrolio Brent: in lieve aumento.
Gas naturale TTF: in calo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in aumento.
Dollar Index: in lieve aumento.