Ai blocchi di partenza il rigassificatore di Piombino: in arrivo il primo carico di gas naturale

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Gas Naturale

Alla chiusura di venerdì 28 aprile sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo¹:

• TTF Olanda 38.5 €/MWh (-1.6 €/MWh)
• HenryHub USA 7.6 €/MWh (+0.6 €/MWh)
• NBP Regno Unito 34.7 €/MWh (-2.7 €/MWh)
• JKM Asia 35.9 €/MWh (-1 €/MWh)
• PSV Italia 40.4 €/MWh (-5.3 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

I prezzi del gas continuano a mantenere uno stato stazionario, con una leggera pressione al ribasso dovuta ad una minore domanda di gas, ai forti afflussi di GNL e agli elevati livelli di stoccaggio (riempiti fino al 60%) nonostante la riduzione dei flussi russi e alcune interruzioni non programmate in Norvegia.
Le importazioni di GNL della Cina sono aumentate del 18% da inizio anno (rispetto allo stesso periodo del 2022), pur rimanendo al di sotto dei livelli del 2021.
Intanto sul fronte italiano, i lavori per collegare il rigassificatore di Piombino alla rete nazionale del gas sono terminati: giovedì 4 maggio è previsto l’arrivo dall’Egitto di una nave metaniera che consegnerà il primo carico da 70mila metri cubi di GNL.
L’installazione di un rigassificatore a Piombino (e di un altro a Ravenna, in Romagna) era stata autorizzata lo scorso anno con una procedura d’emergenza. Questi due vanno ad aggiungersi ad altri tre già attivi in Italia.

Petrolio

Venerdì il Brent è stato quotato a 79.5 $ al barile, registrando una riduzione di prezzo rispetto alla settimana precedente di -2.1 $, il WTI ha chiuso a 76.8 $ al barile, registrando una riduzione di -1.1 $ e infine l’Oman/Dubai che ha registrato un livello di 80.3 $ al barile, con una flessione di -0.6 $.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Non si arrestano i problemi delle banche mondiali che continuano a influenzare i principali benchmark petroliferi. Dopo il crollo di Silicon Valley Bank del 10 marzo e l'acquisizione di Credit Suisse da parte di Ubs, il 25 aprile la First Republic Bank, quattordicesima banca statunitense, ha rischiato il collasso dopo aver perso oltre 100 miliardi di depositi. Si tratta del terzo grande istituto statunitense a fallire in due mesi. Sempre negli USA, la Federal Reserve si riunirà questa settimana per aumentare i tassi di interesse di altri 25 punti base, con il rischio di rallentare la crescita economica e la domanda di energia.
Come diretta conseguenza, in settimana i principali benchmark petroliferi si sono mossi al ribasso, con il prezzo Brent che ha chiuso la settimana a 79,54 $/bbl.

Carbone Termico

Infine, venerdì il carbone termico spot Europa è stato quotato a 126.8 €/Ton, stabile rispetto alla scorsa settimana, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 172 €/Ton, registrando una flessione pari a -1.4 €/Ton.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Le dinamiche di cambio di combustibile continuano a essere un fattore chiave per i mercati del carbone in Europa. Le centrali elettriche a carbone a bassa efficienza rischiano di essere soppiantate dalla generazione a gas. Inoltre, con le temperature previste in Europa in linea con la media stagionale, non si prospetta un'impennata della domanda.
In controtendenza rispetto al resto dei paesi UE, la Polonia segnala che il carbone rimarrà la base per la produzione dell’energia elettrica per tutto l’anno.
Nei suoi risultati del 1° trimestre 2023, Glencore, il principale produttore mondiale di carbone per l'esportazione via mare, ha dichiarato che la sua produzione di carbone è scesa a 26,9 milioni di tonnellate, in calo del 6% (1,6 milioni di tonnellate) rispetto al 1° trimestre 2022.