Petrolio stabile, ma le preoccupazioni per la domanda rimangono
Andamento settimanale delle commodity energetiche
Pubblicato da Raffaele Bruno. .
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Alla chiusura di venerdì 5 maggio sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:
- TTF Olanda 36.6 €/MWh (-2 €/MWh)
- HenryHub USA 6.7 €/MWh (-0.9 €/MWh)
- NBP Regno Unito 32.9 €/MWh (-1.8 €/MWh)
- JKM Asia 35.1 €/MWh (-0.9 €/MWh)
- PSV Italia 39.1 €/MWh (-1.1 €/MWh)
Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari
A seguito dell’ultimo report dell’International Energy Agency (IEA) pubblicato la scorsa settimana, i mercati globali del gas si stanno gradualmente riequilibrando, ma si prevede che nel 2023 si potrebbero rinnovare le tensioni di mercato e la volatilità dei prezzi a causa dei rischi dovuti a condizioni meteorologiche avverse, quali ad esempio un'estate con scarse precipitazioni, una minore disponibilità di GNL e la possibilità di un ulteriore calo delle forniture russe in Europa.
In Europa, il consumo di gas ha subito un calo record nella stagione invernale 2022/23 del 16%, pari a 55 miliardi di metri cubi (bcm). Secondo il rapporto, l'UE necessita solamente della metà delle iniezioni registrate nell'estate del 2022 per raggiungere l'obiettivo di stoccaggio del 90% entro l'inizio della prossima stagione di riscaldamento. Attualmente Il GNL rappresenta due terzi delle importazioni di gas europee, soddisfacendo circa un terzo della domanda di gas invernale. Le importazioni europee di GNL sono aumentate del 25% lo scorso inverno, pari a circa 20 miliardi di metri cubi, con gli Stati Uniti in primo piano che hanno ricoperto oltre il 45% dell'offerta. Secondo le previsioni dell’IEA l'offerta globale di GNL nel 2023 aumenterà solamente del 4% (circa 20 miliardi di metri cubi), il che non sarebbe sufficiente a compensare l’ulteriore riduzione prevista delle forniture di gas russo in Europa. Nel mese di marzo le importazioni di GNL della Cina sono aumentate, sostenute da una maggiore domanda interna. Lo scorso anno, infatti, è stato caratterizzato da una riduzione del 20%, consentendo un aumento dei flussi di GNL verso l'Europa dai principali paesi esportatori.
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Petrolio
Venerdì il Brent è stato quotato a 75.3 $ al barile, registrando una riduzione di prezzo rispetto alla settimana precedente di -4.2 $, il WTI ha chiuso a 71.3 $ al barile, registrando una riduzione di -5.4 $ e infine l’Oman/Dubai che ha registrato un livello di 74.3 $ al barile, con una flessione di -6 $.
Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio
L'inizio della settimana ha visto i principali benchmark petroliferi rimanere stabili dopo che giovedì la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse; l'aumento di 25 punti base dei tre tassi di riferimento della BCE è stato il più contenuto da quando l'estate scorsa si è cominciato coi rialzi, entrando nella fase finale del suo ciclo di inasprimento.
I prezzi non sono comunque riusciti a recuperare il calo del 9% registrato la scorsa settimana, scaturito dalle preoccupazioni sulla domanda nei principali paesi consumatori.
L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e gli alleati tra cui la Russia (OPEC+) hanno iniziato a tagliare volontariamente la produzione. Il vice primo ministro Alexander Novak ha dichiarato che la Russia sta rispettando l'impegno volontario di tagliare la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno (bpd) da febbraio fino alla fine dell'anno.
Carbone Termico
Infine, venerdì il carbone termico spot Europa è stato quotato a 115.4 €/Ton, registrando una flessione pari a -9.9 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 154 €/Ton, registrando una flessione pari a -16.1 €/Ton.
Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa
Il calo dei prezzi del gas continua a stimolare il passaggio di combustibile, invertendo la dinamica dello scorso anno, quando i prezzi estremamente elevati del gas hanno contribuito ad aumentare l'uso di carbone in Europa. Gli indicatori della domanda di carbone a breve termine in Europa continuano a essere deboli, con il differenziale di base tedesco del mese successivo pari a -34,62 €/MWh la scorsa settimana.
Lato extra-UE: dopo la revoca del divieto di importazione di carbone australiano da parte della Cina, avvenuta ad inizio gennaio, si è registrato un forte aumento del volume di spedizioni di carbone tra i due paesi, ma le forniture risultano essere ancora al di sotto dei livelli precedenti al blocco. I flussi commerciali di carbone verso la Cina nei mesi di marzo e aprile di quest'anno è stato infatti pari a 10,04 milioni di tonnellate, pari a circa il 75% del volume delle esportazioni negli stessi due mesi del 2020, ossia prima dell'attuazione del divieto avvenuta alla fine del 2020.
1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 5 maggio 2023. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.