Prezzo del gas naturale ai minimi dal 2021
Andamento settimanale delle commodity energetiche
Pubblicato da Raffaele Bruno. .
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Alla chiusura di venerdì 26 maggio sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:
- TTF Olanda 24.5 €/MWh (-5.7 €/MWh)
- HenryHub USA 7 €/MWh (-0.5 €/MWh)
- NBP Regno Unito 22.8 €/MWh (-4.4 €/MWh)
- JKM Asia 29.3 €/MWh (-1.8 €/MWh)
- PSV Italia 27.6 €/MWh (-5.8 €/MWh)
Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari
La scorsa settimana è stata caratterizzata da una brusca discesa dei prezzi del comparto Gas & Power: venerdì il contratto TTF di giugno ha infatti chiuso la sessione a 24.5 €/MWh, come non accadeva da maggio 2021. Il trend ribassista di medio periodo continua inesorabile il suo percorso e non è possibile escludere ulteriori cali.
La Commissione europea ha dichiarato che la domanda di gas dell'UE potrebbe ridursi di circa 60 miliardi di metri cubi nel 2023 rispetto ai consumi pre-guerra.
Secondo il documento riportato dal Financial Times, le politiche di risparmio energetico adottate dai Paesi dell’Unione, il calo della produzione industriale e l’inverno mite hanno ridotto la domanda di gas del 18% da agosto 2022 a marzo 2023 rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni.
La compagnia energetica statale finlandese Gasum ha annunciato oggi di aver rescisso il contratto per l'acquisto di gas naturale con Gazprom Export tramite i gasdotti provenienti dalla Russia.
Tale comunicato avviene a seguito dell’interruzione della fornitura di Gazprom a Gasum nel maggio 2022 dovuta ad una disputa sui pagamenti, con le due parti che erano in trattativa per risolvere la questione.
La compagnia russa ha infatti richiesto ai paesi europei il pagamento delle forniture di gas in rubli e non in euro come risposta alle sanzioni imposte per l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, cosa che la Finlandia ha rifiutato di fare. La svolta decisiva è avvenuta lo scorso novembre, quando un collegio arbitrale ha stabilito che Gasum non era obbligato a pagare le proprie forniture in rubli, proponendo alle due parti di negoziare per risolvere la situazione.
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Petrolio
Venerdì il Brent è stato quotato a 77 $ al barile, registrando un aumento rispetto alla settimana precedente di +1.4 $, il WTI ha chiuso a 72.7 $ al barile, stabile rispetto alla scorsa settimana, e infine l’Oman/Dubai che ha registrato un livello di 75.5 $ al barile, con un aumento di +1.6 $.
Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio
Settimana tranquilla per i principali benchmark petroliferi, coi prezzi che si sono mossi in un range ristretto mantenendo un andamento orizzontale. il Brent ha chiuso la settimana a 77 dollari al barile, in linea con la chiusura della settimana precedente.
L’Outlook degli analisti per le prossime settimane è ribassista: tale affermazione è confermata dall’incremento delle posizioni corte dei partecipanti al mercato che pertanto scommettono sulla discesa dei prezzi in vista del prossimo incontro tra i membri dell’OPEC+ del 4 giugno.
Gli esperti della banca londinese Standard Chartered hanno dichiarato in un rapporto di questa settimana che le posizioni speculative corte sul greggio sono ora in aumento come lo erano all'inizio della pandemia nel 2020, quando la domanda di petrolio e i prezzi sono crollati.
Carbone Termico
Infine, venerdì il carbone termico spot Europa è stato quotato a 110.5 €/Ton, registrando un aumento rispetto alla settimana precedente di +0.7 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 149 €/Ton, registrando una flessione pari a -1 €/Ton.
Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa
Secondo quanto riportato in un report della società Kpler, Cina, India, Filippine e Vietnam hanno rappresentato il 53% delle importazioni mondiali di carbone termico durante i primi quattro mesi del 2023, rispetto al 40% per lo stesso periodo del 2022. Inoltre, secondo i dati di Ember, gli stessi paesi hanno prodotto il 71,4% di tutte le emissioni di anidride carbonica derivanti dall'uso del carbone nel settore energetico nel periodo in questione, in crescita del 5% rispetto al 2022.
Secondo le stime di alcuni economisti australiani e di Argus Consulting, l'Indonesia e l'Australia dovrebbero aumentare le proprie spedizioni quest'anno per soddisfare l'aumento della domanda da parte dell'India e di alcune zone del Sud-Est asiatico, compensando quindi i cali dell'offerta di altri paesi esportatori, tra cui la Russia.
Più precisamente, l'export australiano in questi paesi aumenterà nel 2023 del 7,8%, mentre quello indonesiano del 2,4%. In forte decrescita invece saranno le spedizioni verso l'Europa, con un calo stimato del 15%.
1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 26 maggio 2023. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.