Prezzo del petrolio: il benchmark "Brent" si rinnova

Platts ha aggiunto le transazioni del petrolio WTI, estratto nella regione di Midland, nel calcolo del prezzo del Dated Brent

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Petrolio Strumenti e Metodologie

Il prezzo del petrolio Brent è da sempre stato uno dei prezzi più importanti dell'economia mondiale perchè oltre a influenzare il prezzo di milioni di contratti futures, influenza anche le decisioni dei principali agenti economici.
Quando si parla di prezzo del Brent è utile distinguere tra prezzo fisico e prezzo finanziario.
Il prezzo fisico per eccellenza è il Dated Brent rilevato dall'agenzia S&P Global Platts, uno dei principali PRA (Price Reporting Agency) che rileva i prezzi finanziari sui mercati OTC (over the counter). Questo prezzo riguarda le transazioni commerciali effettuate in un dato giorno, riguardanti il petrolio che sarà consegnato fisicamente in una data specifica nel prossimo futuro, di solito tra 10 e 21 giorni successivi alla data di transazione.
I prezzi finanziati sono più d'uno, tra loro fortemente correlati. Quasi sempre riguardano contratti derivati dal Platts Dated Brent o prezzi a questo legati.
Tra i diversi prezzi finanziari legati a Brent, può essere utile elencare i seguenti:

  • il Dated Brent (Platts) Financial Futures quotato al CME (Chicago Mercantile Exchange): riguarda contratti future con scadenza da 1 a 72 mesi futuri, con liquidazione in contanti alla scadenza, calcolata come media del Dated Brend dei giorni lavorativi del mese del contratto.
  • il Brent Crude Futures quotato all'ICE (Intercontinental Exchange, Inc.): riguarda contratti future con scadenza da 1 mese a 96 mesi successivi, con liquidazione in contanti alla scadenza, calcolata rispetto all'ICE Brent Index per l'ultimo giorno di negoziazione del contratto future.
  • il Brent Crude Oil Futures quotato al CME: riguarda contratti future con scadenza da 1 mese fino a 7 anni. Anche questi future prevedono una liquidazione in contanti alla scadenza, calcolata sul prezzo nel penultimo giorno di negoziazione per il mese di consegna del Brent Crude ICE.

Utilizzando i future con scadenza nel mese successivo e nei prossimi 24 mesi dell'ICE Brent Crude, PricePedia calcola giornalmente due serie di prezzi continous. I prezzi della serie storica ad un mese, indicati per semplicità come prezzi spot, ossia a consegna ravvicinata se non immediata. Questi sono praticamente coincidenti con i prezzi giornalieri Dated Brent e consentono di avere una misura in tempo reale della situazione di domanda e offerta del mercato globale del petrolio. La seconda serie combina, mese dopo mese, i future con scadenza a due anni e consente di misurare le attese degli operatori finanziari e dell'industria petrolifera in termini di prezzo del petrolio a due anni. Dal confronto delle due serie è possibile ottenere, in caso di backwardation[1], la previsione di prezzo implicita nelle attese degli operatori.

Prezzo del petrolio Brent

Dal grafico sopra riportato risulta evidente come, nel ciclo 2021-2022 i prezzi per consegne ad un mese (spot) abbiano riflesso situazioni di mercati che gli operatori hanno ritenuto in larga parte eccezionali e non tali da modificare in modo radicale anche i prezzi di lungo periodo. Queste situazioni stanno ora rientrando, portando ad un progressivo avvicinamento del prezzo spot al prezzo future per consegne a 24 mesi.

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Il Brent non è l'unico prezzo di riferimento del petrolio: altri benchmark ben noti sono: il WTI (West Texas Intermediate) che è il principale riferimento degli Stati Uniti, il Dubai/Oman che è molto influente nel mercato asiatico e il “Crude Oil OPEC” che è il benchmark degli stati membri dell’OPEC che controllano circa l’80% delle riserve accertate di petrolio mondiale. Nel 2022 è diventato particolarmente importante il prezzo del petrolio Urals, un tipo di petrolio greggio russo che prende il nome dalla regione degli Urali. L'importanza di questo prezzo è dovuta al limite superiore di 60$ a barile imposto dall'Unione Europea, dai paesi del G7 e dall'Australia per limitare la capacità della Russia di finanziare il conflitto in Ucraina. I prezzi del prezzo del petrolio Urals sono rilevati sia da Argus che da Platts. Il prezzo del petrolio Urals (Platts) è inoltre quotato sia al CME che all'ICE come differenza rispetto al prezzo del Brent[2].
Nel grafico che segue sono messi a confronto tre prezzi del petrolio: Brent, WTI e Urals. Tutte e tre sono espressi in dollari per barile per renderli tra loro confrontabili.

Confronto tra prezzi del petrolio

È evidente il forte allineamento della tre serie fino al giorno in cui la Russia ha invaso l'Ucraina. Successivamente il prezzo del petrolio Urals ha registrato un differenziare negativo, ampliatosi a dicembre nel 2022 quando è entrato i vigore il limite superiore di 60$ al suo prezzo.

Modifiche del prezzo Dated Brent

S&P Global Platts ha iniziato a pubblicare le quotazioni per il Dated Brent nel 1988. Inizialmente esse era basate sulle transazioni riguardati il solo petrolio estratto campo Brent nel Mare del Nord. Tuttavia, con il passare del tempo, la produzione dal campo Brent è diminuita. Per mantenere la liquidità e la rilevanza del prezzo del Brent come benchmark globale, sono stati inclusi altri flussi di petrolio: nel 2002, il petrolio dal campo Forties; nel 2007, i petroli Oseberg e Ekofisk; nel 2012, il petrolio del campo Troll, portando alla creazione del benchmark BFOET.
A partire da giugno 2023 il benchmark Dated Brent è stato nuovamente modificato da Platts, per includere anche il petrolio estratto dai pozzi Midland del WTI.

Il nuovo indice Dated Brent

Negli ultimi anni le rilevazioni delle transazioni di petrolio utilizzate da Platts per determinare il prezzo del Brent sono calate notevolmente, rendendo molto più semplice per i traders influenzare il prezzo del Brent. Per limitare questo rischio Platts ha deciso di includere nel Dated Brent anche la rilevazioni delle transazioni di petrolio WTI estratto dalla regione del Permian Basin, con al centro la città di Midland.
Un’alternativa rispetto a quella attuata poteva essere quella di sostituire il Brent con altri indicatori provenienti da poli di produzione petroliferi molto più grandi rispetto a quelli europei, come ad esempio quelli dal Golfo Persico. Questa scelta avrebbe sicuramente attenuato i problemi legati alla scarsità di produzione , ma d’altro canto avrebbe generato dei problemi maggiori.
Un benchmark per essere credibile deve, infatti, non essere:

  • dominato da un singolo acquirente o venditore;
  • ostacolato da regimi fiscali distorsivi;
  • dominato da uno stato di diritto debole o da interferenze politiche.

Per tutte queste ragioni il Brent, nonostante il suo continuo calo produttivo, è stato un punto di riferimento per molti anni e continuerà ad esserlo anche per gli anni futuri.
Un’altra alternativa che non avrebbe eliminato il Brent poteva essere quella di aggiungere nel paniere del Brent il Johan Sverdrup, un prolifico giacimento norvegese. I difetti principali di questa opzione sono l'elevato contenuto di zolfo di Sverdrup ed una concessione di potere forse troppo forte a Equinor[3].

Difetti del nuovo indice

Ovviamente anche la scelta effettuata da Platts non è esente da difetti:

  • difficoltà nel confrontare il nuovo WTI Midland con il petrolio greggio estratto dal Mare del Nord
  • eventuali specifiche condizioni di domanda e offerta del petrolio Midland potrebbe dominare all'interno del benchmark;
  • si è concesso troppo potere a multinazionali come Glancore e Trafigura, che rappresentano un’ampia quota delle spedizioni del Midland;
  • il cambiamento potrebbe generare una perdita di solidità del Brent.

Tra tutti questi problemi quello meno preoccupante è il primo in quanto le due tipologie di petrolio sono molto simili tra loro. Basterebbe quindi tenere in considerazione il costo del trasporto del petrolio dalla Costa del Golfo americana a Rotterdam per riuscire a confrontare i due prezzi di petrolio.
Un problema che invece è molto più preoccupate è la possibilità che il Brent possa perdere la sua solidità come indicatore, soprattutto se l'industria petrolifera riterrà la decisione di Platts non sufficientemente condivisa.
Nonostante tutte queste preoccupazioni, ad oggi, il mercato sembra comunque aver accettato abbastanza bene il nuovo cambiamento dell'indice.

Conclusioni

Il petrolio è la commodity che dal dopoguerra ad oggi è stata fondamentale nello sviluppo dell'economia mondiale. Solo il rame si avvicina al petrolio in termini di globalizzazione e finanziarizzazione del mercato. Questi risultati sono stati possibili anche grazie ad un sistema di rilevazione dei prezzi del petrolio molto complesso che ha consentito di dare certezza agli operatori sui prezzi di mercato e sulle sue quotidiane variazioni. Al centro di questo sistema di rilevazione dei prezzi si colloca il Dated Brent, che rileva i prezzi fisici sul mercato OTC, riuscendo a trovare una giusta mediazione tra esigenze di rappresentatività del prezzo dei tanti tipi di petrolio estratti e scambiati nel mondo e sua unicità, tramite sistemi di trasformazione dei diversi prezzi esistenti in un unico prezzo benchmark.


[1] Data la pissibilità di operazioni free-risk di arbitraggio intertemporale, i prezzi a breve, di fatto, non risultano mai inferiori ai prezzi future per differenze superiori ai costi di stoccaggio e finanziari. Viceversa non c'è limite alla situazione opposta, con prezzi a breve superiori di quelli a lunga. Questa situazione si verifica quando gli operatori si attendono un diminuzione dei prezzi che risulta incorporata nel differenziale tra prezzo spot e prezzo future. Per un approfondimento si veda Situazioni di backwardation: una fonte di informazione
[2] Al CME sono quotati i Urals Med (Platts) vs. Dated Brent (Platts) CFD Futures
All'ICE sono quotati i Crude Diff - Daily Urals North (Platts) vs Dated Brent (Platts) Future
[3] Impresa statale di perforazione norvegese.