L’Eurozona scivola in recessione. Frena l’economia tedesca
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 12 giugno 2023
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LMEDinamica settimanale
Andamento dei singoli metalli non ferrosi
- Rame: In aumento il prezzo del rame che la scorsa settimana ha chiuso oltre quota 8.300 $/Ton. Spread tra spot e future è in contango.
- Nichel: Stabile la quotazione del nichel, che settimana scorsa ha continuato a posizionarsi sotto i 21.500 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio: Stabile anche il prezzo dell’alluminio primario, posizionatosi la scorsa settimana a quota 2.221 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio secondario: Stabile il prezzo dell’alluminio secondario a 1.945 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Zinco: In aumento il prezzo dello zinco, che venerdì ha chiuso poco sotto i 2.400 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Piombo: In aumento il prezzo del piombo che venerdì ha chiuso a quota 2.059 $/Ton. Spread in contango.
- Stagno: Forte aumento del prezzo dello stagno, che venerdì ha chiuso in rialzo oltrepassando la soglia dei 27.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
Commento Macroeconomico
L’economia dell’Eurozona nel primo trimestre 2023 ha registrato una decrescita dello 0.1% come nell’ultimo trimestre 2022. Quindi, due trimestri consecutivi negativi, portano a dichiarare la recessione. La causa principale è la frenata dell’economia tedesca (-0.3%).
Questo rallentamento è frutto anche della politica monetaria della BCE che ha alzato i tassi d’interesse per frenare l’inflazione.
S&P Global Market Intelligence prevede, per l’Eurozona, una ripresa nel secondo trimestre, trainata dai servizi, seguita da un rallentamento e dal rischio di nuova recessione verso la fine del 2023 o all’inizio del 2024, a causa delle condizioni finanziarie più rigide.
In controtendenza il tasso di disoccupazione che cala al 6.5%, il minimo da quando è stato introdotto l’euro. A maggio l’inflazione è invece calata al 6.1%, ma è ancora lontana dall’obiettivo del 2% della BCE, che nella riunione di giugno, secondo molti analisti, dovrebbe continuare la sua serie di aumenti dei tassi, con un rialzo di un quarto di punto, e mantenere la porta aperta per aumentare ulteriormente. Questo porterebbe il tasso di deposito della BCE al 3.75%, in una stretta senza precedenti di 425 punti base da quando la banca ha tolto i tassi dal territorio negativo lo scorso luglio. Per gli industriali europei il timore è che la politica monetaria della BCE per ridurre l’inflazione porti ad una recessione.
Tra i dati presentati dall’OCSE, a livello globale si vede che la crescita economica mondiale si sta spostando verso EST (Cina e India in primis). E questo è un altro nodo che la UE deve affrontare.
Per la Cina va segnalato che questo inizio del 2023 ha evidenziato un calo dell’export del 7.5% e un calo delle importazioni del 4.5%.
Questa frenata cinese si riflette sui consumi dei metalli.
Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
La reazione dei mercati
Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana
CRB Index: in aumento.
GSCI Index: in calo.
BDI Index-Noli marittimi: in aumento.
Petrolio Brent: in calo.
Gas naturale TTF: in calo.
LMEX-Metalli non ferrosi: in aumento.
Dollar Index: in calo.