Banche centrali in ordine sparso
Settimanale metalli non ferrosi LME - Commento del 19 giugno 2023
Pubblicato da Cosimo Natoli. .
LME Non Ferrosi Macroeconomia Analisi settimanale LMEDinamica settimanale
Andamento dei singoli metalli non ferrosi
- Rame: In aumento il prezzo del rame che la scorsa settimana ha chiuso oltre quota 8.500 $/Ton. Spread tra spot e future è in contango.
- Nichel: In forte aumento il prezzo del nichel, che settimana scorsa ha raggiunto e oltrepassato la soglia dei 23.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio: Stabile il prezzo dell’alluminio primario, posizionatosi la scorsa settimana a quota 2.224 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Alluminio secondario: Ancora stabile il prezzo dell’alluminio secondario a 1.948 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Zinco: In aumento il prezzo dello zinco, che venerdì ha chiuso poco sotto i 2.500 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in contango.
- Piombo: In aumento anche il prezzo del piombo che venerdì ha chiuso a quota 2.173 $/Ton. Spread in backwardation.
- Stagno: Forte aumento del prezzo dello stagno, che venerdì ha chiuso in rialzo oltrepassando la soglia dei 28.000 $/Ton. Lo spread tra spot e future è in backwardation.
Commento Macroeconomico
Nella settimana scorsa diverse Banche Centrali sono intervenute sulla propria politica monetaria. La FED ha dichiarato una pausa nel rialzo dei tassi d’interesse, come per la Banca centrale del Giappone, BOJ, che ha lasciato i tassi invariati senza fare considerazioni.
La Banca centrale europea, la BCE, con la presidentessa Lagarde, ha deciso per un nuovo rialzo di 0,25 punti percentuali, mentre la Banca centrale cinese è preoccupata per il rallentamento della sua economia e medita sul da farsi, lavorando sui prossimi passi.
In tutti questi casi ciò che emerge è la complessità che le banche centrali stanno incontrando nel decidere e, soprattutto, nell’annunciare e comunicare.
Dal lato dei prezzi, rispetto a un anno fa l’inflazione è in rialzo ovunque: negli USA è salita del 4% e in Europa del 6.1% (i livelli precedentemente toccati nelle due aree sono molto più alti: il 9% in USA e il 10% nella UE). Gli indici delle principali Borse azionarie sono sui massimi pluriennali. Tokyo addirittura ha raggiunto il massimo da 33 anni. Sui Bond si registra un ribasso nello spread tra BTP e Bund. Sui mercati valutari in ribasso il dollaro e in rialzo l’euro che sale sopra quota 1.09.
Nei comparti delle commodity, generali e in quelli dei metalli industriali, nelle ultime due settimane s’intravede invece un potenziale trend rialzista dei prezzi dovuto alla maggiore domanda che arriva dai settori interessati dalla transizione green.
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La reazione dei mercati
Variazioni dei principali indici rispetto alla scorsa settimana
CRB Index: in aumento.
GSCI Index: in aumento.
BDI Index-Noli marittimi: in aumento.
Petrolio Brent: in aumento.
Gas naturale TTF: in lieve aumento.
LMEX-Metalli non ferrosi: in aumento.
Dollar Index: in calo.