La salvaguardia della redditività nel 2023 passa per la gestione degli acquisti

Il secondo semestre 2023 si preannuncia particolarmente problematico per l’industria italiana. Da un lato sta, infatti, diminuendo la domanda interna; dall’altro è in forte rallentamento la domanda estera.
I fatturati delle imprese potranno aumentare nei prossimi mesi solo via prezzi, mettendo però a rischio la propria competitività di prezzo. In questa situazione la tenuta dei margini passa attraverso una efficace gestione degli acquisti.

Riduzione dei prezzi delle commodity, ma con alcune eccezioni.

Con l’aggiornamento di giugno 2023 degli indici di prezzo PricePedia, risultano ormai 12 i mesi in cui i prezzi delle commodity hanno registrato una tendenza alla diminuzione. Tutte le famiglie di prezzi sono ora in calo. Anche i prezzi dei prodotti della chimica inorganica, gli ultimi ad abbandonare il sentiero di crescita, sono ora in netta diminuzione. Dallo scorso mese, anche questa famiglia registra un tasso di variazione tendenziale (rispetto al corrispondente mese del 2022) negativo.

Indici di prezzo PricePedia

Approfondendo l'analisi a livello di singola commodity, è possibile isolare alcuni prodotti i cui prezzi risultano a giugno 2023 molto vicini ai livelli del 2019, ossia a prima che la pandemia e la guerra in Ucraina creasse le premesse per il forte ciclo dei prezzi 2021-2022. È il caso, ad esempio di prodotti di base quali lo zolfo; di alcuni metalli e prodotti in metallo quali ferro manganese, il cobalto, la vergella e le lamiere rivestite di leghe di alluminio e zinco; di alcuni prodotti chimici come la melanina^[1], la soda caustica e l’acetato di vinile.

Commodity con prezzi in forte riduzione

Questi prodotti rappresentano l'avanguardia dei prezzi nella fase di rientro dallo shock del biennio 2021-2022.
Esiste anche una retroguardia di commodity, i cui prezzi sono risultati anche a giugno 2023 prossimi al loro massimo storico, senza alcun segnale di avvio di una fase di diminuzione. E' il caso, ad esempio, del lamierino magnetico GO^[2], delle barre inox di sezione circolare, del ferro-molibdeno, dell'allumina e dei fili elettrici di rame, tra i metalli e i prodotti in metallo; delle resine acriliche, dei fasci di acetato e dell'amido di mais, per le commodity chimiche.

Commodity con prezzi in continuo aumento

Le determinanti che hanno riportato alcuni prezzi ai livelli pre-pandemia, mentre altri prezzi continuano a registrare livelli maggiori del doppio, sono oggetto delle analisi sviluppate quotidianamente dagli analisti PricePedia. Queste determinanti sono molteplici e spesso legate alla specifiche caratteristiche del mercato. Nel complesso, tuttavia, il ciclo 2021-2022 dei prezzi delle materie prime si caratterizza per quello, negli ultimi 30 anni, in cui i tassi di variazione a quattro anni (da giugno 2019 a giugno 2023) hanno registrato la maggiore dispersione.

Utilizzo degli should cost in fase di negoziazione

È evidente che in fase di negoziazione di acquisto, una conoscenza condivisa, tra buyer e venditore, del livello e della dinamica nel corso di questo ciclo dei prezzi di mercato dei prodotti oggetto della trattativa può consentire una più veloce convergenza su un prezzo contrattuale reciprocamente accettato, lasciando spazio per affrontare temi diversi dal prezzo, meno divisivi e in grado di generare valore per entrambe le parti.
Generalmente questo è relativamente facile nel caso che i prodotti trattati siano singole commodity. Diventa più complesso quando il prodotto oggetto di negoziazione è un prodotto complesso, ottenuto combinando lavoro a più commodity. Per gestire questi casi, la best practice utilizzata è quella di definire il breakdown del prodotto e calcolare il suo should cost, aggregando gli indici di prezzo delle sue componenti.
Di seguito sono riportati i grafici di due should cost relativi ad un motore elettrico e ad un motoriduttore (considerando la sola componente di variazione velocità). I due should cost sono relativi a ben precisi prodotti. L'incidenza del peso delle diverse commodity varia da prodotto a prodotto ed è calcolato tramite un processo di breakdown. Tuttavia, la dinamica dei loro should cost può essere considerata rappresentativa della dinamica media dei prezzi delle due rispettive famiglie di prodotti.

Should cost di un motore elettrico

Should cost di un motoriduttore

Dall'analisi di questi dati, la variazione tendenziale a giugno 2023 dello should cost dei due prodotti risulta del -15% e del -26% rispettivamente per il motore elettrico e per il motoriduttore. Sempre a giugno 2023, la loro variazione rispetto a dicembre 2019 è stata del +58% (motore elettrico) e del +48% (motoriduttore).
Con queste informazioni, se condivise, la negoziazione di prezzo per l'acquisto di un motore elettrico o di un motoriduttore può risultare più facile.

Conclusioni

L'attuale forte dispersione nei tassi di variazione dei prezzi delle commodity, rispetto sia ai punti di massimo registrati nel 2022 sia rispetto ai livelli pre-pandemia, può essere fonte di tensioni in fase di negoziazione dei prezzi lungo le diverse filiere produttive. Senza una adeguata condivisione di informazioni, queste tensioni rischiano di trasformarsi in prove di forza che ruberanno tempo e energia alla possibilità di esplorare territori diversi dal semplice prezzo, in cui sono possibili accordi win-win, con benefici sia per il venditore che per il compratore.
In un fase in cui gli acquisti stanno assumendo un ruolo ancora più rilevante del solito nel salvaguardare i margini aziendali, non sfruttare nei prossimi mesi questa possibilità può produrre oneri non marginali.