Velata dalla modificazione delle valute, prosegue la stabilità dei prezzi delle commodity
I prezzi delle commodity sono in aumento o diminuzione a seconda della valuta usata come unità di misura
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime
La settimana dal 10 al 15 luglio si è caratterizzata per l'apprezzamento dell'euro verso il dollaro. Il cambio dollaro euro è passato infatti da 1.09 a 1.12 nell'arco di soli 5 giorni. Questo modifica del cambio rende complessa l'interpretazione delle dinamiche dei prezzi della commodity. A fronte di questa modifica del cambio i prezzi tenderanno ad aumentare se letti in dollari e a diminuire se letti in euro.
Una soluzione a questa ambiguità è possibile quando la modifica del cambio bilaterale dollaro/euro dipendente da un cambiamento
della forza relativa di una delle due valute. In quel caso la lettura della dinamica dei prezzi
che fornisce maggiori informazioni sulla condizioni effettive dei mercati finanziari delle commodity
è quella che esprime i prezzi nella valuta risultata più stabile.
Questa settimana siamo in presenza però di uno di quei casi in cui entrambe le valute hanno modificato la loro forza relativa, come risulta dai tassi di cambio effettivi riportati nel grafico che segue.
Questa settimana il dollaro si è deprezzato non solo contro l'euro ma contro la media di tutte le valute con cui il dollaro è scambiato. Allo stesso tempo, l'euro si è apprezzato non solo contro il dollaro, ma anch'esso contro la media di tutte le altre valute. In questa situazione i prezzi delle commodity in dollari tenderanno ad aumentare e i prezzi in euro a diminuire, come risulta dalle analisi sotto riportate.
ENERGIA
Il grafico che segue riporta l'indice aggregato dei prezzi in dollari dei prodotti energetici quotati nelle diverse borse mondiali. Esso registra una tendenza
all'aumento, in larga parte dovuta al deprezzamento del dollaro.
Indice finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
In seguito si riporta la heatmap dei prezzi in euro dei prodotti energetici, per vedere le variazioni settimanali dei singoli prezzi. Parte delle diminuzione registrata nei prezzi è dovuta all'apprezzamento dell'euro.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
Dalla heatmap qui sopra riportata si evincono le forti variazioni di prezzo che hanno colpito il mercato energetico.
Il prezzo del gas naturale Europeo accentua la sua discesa calando di oltre il -20% ed il prezzo del carbone termico subisce un calo di tra il -10% e il -15%. Viceversa sono aumentati leggermente i prezzi del petrolio e, soprattutto, del propano liquefatto (+5%) e del butano (+8%).
MATERIE PLASTICHE
Da questa settimana, l'analisi congiunturale dei prezzi finanziari delle commodity si arricchisce dell'analisi dei prezzi finanziari delle materie plastiche e gomma naturale quotati nelle borse cinesi. Come descrito in Determinanti del prezzo europeo di plastiche ed elastomeri, i prezzi finanziari cinesi hanno un effetto significativo sui prezzi fisici della materie plastiche ed elastomeri in Europa. L'analisi anche di questo indice consente di avere una visione ancora più completa di quello che è accaduto nella settimana sui prezzi delle commodity quotati nelle diverse borse del mondo.
Il grafico dei prezzi finanziari in dollari delle materie plastiche quotate in Cina registra una leggera tendenza all'aumento.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Anche in questo caso, gran parte dell'aumento è dovuto al deprezzamento del dollaro.
Nella heatmap che segue i prezzi della materie plastiche sono riportati in euro. In euro, tutti i prezzi spot
registrano un leggero segno meno.
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche in euro
FERROSI
I grafici che seguono riportano gli indici finanziari dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi sul mercato europeo e cinese.
Entrambi gli indici registrano una flessione minima dovuta più alla svalutazione del dollaro che al costo effettivo delle materie prime.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
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La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi dei metalli ferrosi, espressi in euro.
Osservando la heatmap, si può notare che quasi tutti i ferrosi hanno registrato una leggera diminuzione di prezzo durante la settimana. In ogni caso non sembrano esserci state variazioni particolarmente significative.
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro
NON FERROSI
I grafici che seguono riportano gli indici finanziari dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi quotati al London Metal Exchange e allo Shanghai Futures Exchange.
Entrambe le borse risultano allineate segnalando un leggero aumento dei prezzi dei non ferrosi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi
Dalla heatmap di seguito riportata è possibile osservare le singole variazioni di prezzo settimanali dei metalli non ferrosi.
Se espressi in euro, la maggior parte dei prezzi registrano variazioni nulle, ad esclusione di una diminuzione a due cifre per i prezzi dell'alluminio secondario e di un aumento del 5% per il prezzo dell'argento.
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi in euro
ALIMENTARI
Il grafico che segue riporta gli indici PricePedia dei prezzi finanziari espressi in dollari dei prodotti alimentari suddivisi in 3 categorie: cereali, tropicali ed oli.
In dollari, l'indice dei tropicali risulta sostanzialmente stabile a fronte di un leggero aumento dei prezzi dei cereali e di un
più netto incremento dei prezzi degli oli.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
CEREALI
La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi in euro dei cereali.
Da essa si possono notare il calo dei prezzi di frumento (-4%) e avena (-6%).
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
ALIMENTARI TROPICALI
A fronte del calo dei prezzi di caffè e cacao, aumenta il prezzo dello zucchero raffinato.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
OLI
Con questa settimana ci si avvicina ad una stabilizzazione dei prezzi in euro degli oli che avevano subito rialzi nelle scorse settimane a causa dei notizie negative sulla produzione.L'unico olio che presenta un aumento significativo questa settimana è l'olio canola, la cui media mobile a 3 giorni registra variazione positiva del 4%.