Ripartono i flussi di gas norvegese: Shell comunica il rientro in funzione di Nyhamna
Analisi settimanale commodity energetiche
Pubblicato da Raffaele Bruno. .
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Alla chiusura di venerdì 14 luglio sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo1:
- TTF Olanda 26 €/MWh (-7.5 €/MWh)
- NBP Regno Unito 25.3 €/MWh (-7.4 €/MWh)
- HenryHub USA 7.7 €/MWh (-0.4 €/MWh)
- PSV Italia 28.7 €/MWh (-6.2 €/Mwh)
- JKM Asia 36.1 €/MWh (-1.8 €/MWh)
Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari
La scorsa settimana è stata caratterizzata da un crollo dei prezzi del comparto Gas & Power: venerdì il contratto TTF di agosto ha infatti chiuso la sessione a 26 €/MWh, avvicinandosi bruscamente ai minimi registrati a inizio giugno. Il trend ribassista di medio-lungo periodo, ormai in atto da dicembre 2022, continua inesorabile il suo percorso e non è possibile escludere nelle prossime settimane ulteriori cali.
Secondo quanto riportato dal comunicato di Gassco, la società statale che gestisce le principali infrastrutture norvegesi, il 15 luglio Shell ha terminato le attività di manutenzione nell’impianto di Nyhamna. L'interruzione è durata più di un mese rispetto a quanto inizialmente previsto, contribuendo a periodi di intensa volatilità del mercato nelle ultime settimane. Il progressivo incremento dei flussi di gas dalla Norvegia, in aggiunta alla forte riduzione della domanda e l'aumento dei livelli di stoccaggio hanno impattato notevolmente sui mercati, con conseguenti ribassi su tutto il comparto energetico europeo.
Proseguono le trattative delle compagnie USA per la fornitura di GNL con i suoi principali partner mondiali. Dopo l’annuncio della compagnia texana Cheniere Energy per la fornitura ventennale di Gas alla società cinese Enn Natural Gas, negli scorsi giorni Centrica (UK) ha stipulato con la società statunitense Delfin Midstream un accordo di lungo periodo per la fornitura di gas liquefatto.
Da quanto si evince dalle prime informazioni trapelate, il contratto garantirà alla multinazionale inglese, per una durata di 15 anni, la fornitura di 14 carichi annui, rappresentando circa il 5% della domanda del Paese. L’accordo avrà inizio a partire dal 2027.
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Petrolio
Venerdì il Brent è stato quotato a 79.9 $ al barile, registrando un aumento rispetto alla settimana precedente di +1.4 $, il WTI ha chiuso a 75.4 $ al barile, registrando una variazione di +1.5 $ rispetto alla scorsa settimana, e infine l’Oman/Dubai arrivato a toccare i 79.3 $ al barile, con una variazione di +1.1 $.
Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio
Procede senza sosta la risalita delle quotazioni dei principali prodotti petroliferi.
La produzione degli impianti libici di El Feel, Sharara e il Giacimento 108 è stata interrotta giovedì in segno di protesta contro il sequestro di Faraj Bumatari, ex ministro delle Finanze.
La protesta, sfociata in uno brusco stop degli impianti sopracitati, è stata attribuita alla tribù Al-Zawi. Il leader ha confermato quanto accaduto dichiarando che la chiusura degli impianti ha come scopo quello di fare pressione alle autorità di Tripoli affinché rilascino l’ex ministro, rapito martedì dopo essere arrivato all'aeroporto di Mitiga.
Se prolungata, l’interruzione potrebbe irrigidire notevolmente i flussi nel Mediterraneo, in particolare per la Spagna e l’Italia che sono i principali importatori di petrolio libico. Basti pensare che il giacimento di Sharara è una delle più grandi aree di produzione della Libia con una capacità di 300.000 barili al giorno.
Carbone Termico
Infine, venerdì il carbone termico spot Europa è stato quotato a 92.8 €/Ton, registrando un forte decremento rispetto alla settimana precedente di -14.1 €/Ton, mentre il prezzo del carbone termico spot Australia ha chiuso a 117.3 €/Ton, registrando una variazione di -9.4 €/Ton.
Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa
In aumento la produzione media giornaliera di carbone in Cina. Secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica (NBS), il leader asiatico lo scorso mese ha prodotto 390,1 milioni di tonnellate di carbone, con un incremento del 2,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e dell'1,2% rispetto a maggio.
I minatori sono stati esortati dal governo a incrementare la produzione per rispettare i contratti di fornitura con le aziende, in seguito alle ondate di caldo torrido che hanno investito vaste aree della Cina dalla fine di giugno.
Il Centro nazionale per il clima cinese ha dichiarato che vaste aree del Paese potrebbero registrare temperature di 1-2 gradi Celsius superiori alla media stagionale nei prossimi 2 mesi, mentre le precipitazioni potrebbero essere inferiori del 10%-20%.
Ciò implica una maggiore domanda di energia elettrica per il raffreddamento domestico e una minore produzione delle centrali idroelettriche, con conseguente incremento della produzione di energia dal carbone.
1. Il prezzo del gas naturale nei diversi mercati finanziari fa riferimento al prezzo registrato venerdì 14 luglio 2023. Il valore in parentesi indica la differenza con il venerdì precedente.