Superata la fase di tensione del costo nei noli: effetto temporaneo o strutturale?
A luglio 2023, il World Container Index ha raggiunto livelli prossimi a quelli registrati nel 2019
Pubblicato da Donatella Talucci. .
Noli navali Determinanti dei prezziIl periodo che va dalla fine del 2020 e che ha inglobato tutto il biennio 2021-2022 si è caratterizzato per la crescita senza precedenti del prezzo del trasporto marittimo, come mostra il grafico del World Container Index (WCI) che segue.
Tale fenomeno, come riportato nell’articolo “Trasporto navi container verso la normalizzazione?”, è riconducibile principalmente a diversi fattori, strutturali e non, che hanno caratterizzato il periodo in analisi, tra cui gli squilibri di carico che hanno reso difficile l'ottimizzazione delle linee di trasporto e la bassa capacità totale del parco navi esistente in relazione alla domanda di servizi di trasporto. Ma hanno contribuito a questo fenomeno anche fattori strettamente legati alla pandemia da Covid-19, nonché gli effetti generati dagli impatti della pandemia stessa come accaduto nella primavera-estate 2021, in cui le chiusure temporanee di alcune zone hanno generato una elevata congestione dei porti.
Dal picco massimo raggiunto a settembre 2021 (10271 $/FEU [1]) ad oggi, si registra un calo del costo di un container da 40 piedi pari al -85.6%.
Questo ciclo anomalo, ad oggi, può essere considerato chiuso, come risulta dalla seguente tabella, che, per ogni rotta, riporta:
- il prezzo medio in dollari registrato nel 2019;
- il prezzo medio in dollari registrato nel biennio 2021-2022;
- il prezzo medio in dollari registrato nei primi 15 giorni di luglio 2023;
- la variazione di prezzo in dollari dal 2019 al biennio 2021-'22;
- la variazione di prezzo in dollari dal biennio 2021-'22 a luglio 2023.
Valori in $/FEU | |||||
Rotta | Costo medio 2019 | Costo medio 2021-2022 | Costo medio luglio 2023 | VAR% 21-22/19 |
VAR% 23/21-22 |
Shanghai-Rotterdam | 1566.1 | 9933.0 | 1315.0 | 534.2 | -86.8 |
Shanghai-Genoa | 1650.4 | 10051.3 | 1959.1 | 509.0 | -80.5 |
Shanghai-Los Angeles | 1572.7 | 7317.2 | 1722.4 | 365.3 | -76.5 |
Shanghai-New York [2] | - | 10474.5 | 2659.4 | - | -74.6 |
Rotterdam-New York | 2262.6 | 5706.0 | 2003.0 | 152.2 | -64.9 |
Rotterdam-Shanghai | 573.8 | 1384.9 | 544.0 | 141.3 | -60.7 |
New York-Rotterdam | 541.1 | 1122.3 | 736.0 | 107.4 | -34.4 |
Los Angeles-Shanghai | 467.9 | 1119.9 | 876.0 | 139.3 | -21.8 |
Come mostra la tabella sopra riportata, i prezzi dei noli dei primi 15 giorni di luglio 2023 non sono molto diversi dalla media registrata nel 2019, mentre si discostano molto dalla media registrata nel biennio 2021-2022.
In particolare, si evidenziano alcuni aspetti:
- i principali aumenti nel biennio 2021-2022 si sono registrati sulle rotte da Shanghai verso UE e USA;
- le principali riduzioni a luglio 2023 si sono registrate sulle rotte da Shanghai verso UE e USA;
- in riferimento alla tratta Shanghai-USA, il principale incremento si è registrato sulla tratta Shanghai-Los Angeles, così come la maggior riduzione.
Il grafico che segue mostra le variazioni sopra riportate.
I costi dei noli sulle tratte in partenza da Shanghai hanno quindi registrato livelli non solo straordinariamente elevati, ma anche con i maggiori incrementi rispetto alle altre rotte. Tra le principali cause di questi incrementi legati alle rotte dalla Cina ritroviamo:
- la scarsità di container presso i porti cinesi, dato il forte aumento delle esportazioni dalla Cina;
- l’aumento della domanda di beni di consumo, che ha determinato, a sua volta, un aumento della domanda di trasporto marittimo;
- l’aumento dei costi del carburante, in seguito alla ripresa economica globale.
Inoltre, un episodio che ha avuto un ruolo non marginale nel generale aumento dei costi dei noli è stato l’ostruzione nel marzo 2021 del canale di Suez. Questo evento ha causato un blocco del traffico marittimo (nei giorni seguenti l’incidente oltre 200 navi erano in coda per passare attraverso il canale) con i relativi ritardi nelle consegne delle merci, ma ha soprattutto fatto emergere la fragilità del trasporto via mare.
Conclusione
Ad oggi, quindi, i suddetti elementi di tensione hanno via via ridotto i loro effetti sul commercio marittimo, come mostrano i livelli di costo dei noli sopra riportati, ritornati ai livelli pre-Covid.
Un aspetto da sottolineare è però il forte rallentamento del commercio internazionale rispetto allo scorso anno. Dai dati di fonte Exportplanning emerge, infatti, che nel I semestre del 2023 il commercio mondiale ha registrato una flessione del -2.3% (a prezzi costanti) rispetto allo stesso semestre del 2022 (per un maggiore approfondimento si veda l'articolo "Primo semestre 2023: il punto congiunturale sul commercio mondiale").
La riduzione dei costi dei noli è quindi una diretta conseguenza dei minori scambi registrati nell’ultimo trimestre o rappresenta un nuovo equilibrio strutturale?
Nel caso in cui essi rappresentino un nuovo equilibrio strutturale, è lecito attendersi livelli dei noli non diversi da quelli attuali anche in presenza di una futura ripresa degli scambi internazionali. Se, viceversa, non sono il risultato di un equilibrio strutturale, ma sono il risultato della riduzione del commercio internazionale, e quindi della domanda dei servizi dei noli, allora le tensioni si potrebbero ripresentare anche nel prossimo futuro.
Le opinioni degli operatori in merito sono molto discordanti. L’unica soluzione per non trovarsi impreparati sembra essere quella del monitoraggio costante degli indici di tutte le rotte disponibili sulla piattaforma PricePedia, non solo quelle di specifico interesse, poiché eventuali tensioni sullo scenario internazionale potrebbero essere anticipate da alcune tratte piuttosto che da altre.
Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
[1] Unità di misura che identifica il costo di un container da 40 piedi.
[2] Dati disponibili a partire dal 2021.