I prezzi dell’olio di oliva non accennano a diminuire

Da oltre un anno la produzione olivicolo-olearia è a rischio a causa di fattori tra loro concatenati

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Alimentari Determinanti dei prezzi

L'olio d'oliva è uno dei principali alimenti utilizzati nelle cucine di molte culture, simbolo della dieta mediterranea.
Da circa tre anni, il prezzo sul mercato europeo dell’olio di oliva ha intrapreso una crescita esponenziale che non si è ancora interrotta. In particolar modo, dallo scorso ottobre l’incremento percentuale registrato dai prezzi di questa tipologia di olio ha accelerato ancor di più la sua corsa al rialzo. Nel grafico che segue sono rappresentate le dinamiche dei prezzi delle tre tipologie di olio di oliva disponibili nella piattaforma PricePedia:

  • olio di oliva extra vergine (EVO);
  • olio di oliva vergine;
  • olio di oliva non vergine.
Confronto prezzi doganali olio di oliva

Dal grafico di cui sopra sono facilmente osservabili non solo i livelli di prezzo registrati dalle diverse tipologie di olio di oliva, ma soprattutto la velocità con cui gli stessi sono stati raggiunti.
Ad agosto 2023, in particolar modo, gli oli EVO, vergine e non vergine hanno registrato rispettivamente incrementi del +71%, +65% e +52% rispetto allo stesso mese del 2022. Nella tabella sono riportati, per ogni tipologia di olio di oliva, i prezzi registrati ad agosto 2022 e 2023.

Tipologie di olio di oliva Prezzo doganale agosto 2022, €/Ton Prezzo doganale agosto 2023, €/Ton Variazione %
Olio di oliva extra vergine (EVO) 3846 6562 +71%
Olio di oliva vergine 3805 6293 +65%
Olio di oliva non vergine 3665 5584 +52%

Questa dinamica dei prezzi dell’olio di oliva risulta particolarmente straordinaria se confrontata con quella delle altre tipologie di oli disponibili nella piattaforma PricePedia. Nella figura che segue sono stati presi in esame, oltre l’olio di oliva EVO, anche l’olio di arachidi, girasole e soia.

Confronto prezzi doganali differenti tipologie di oli

Escludendo dall’analisi la primavera del 20221, i prezzi delle diverse tipologie di olio hanno sempre seguito una dinamica tra loro molto simile.
Dallo scorso novembre, però, si è creato un netto divario tra l’olio di oliva e le altre tipologie in esame: mentre questi ultimi iniziavano a registrare livelli di prezzo più sostenibili, l’olio di oliva ha, al contrario, continuato la sua corsa al rialzo.

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La ragione principale dell’aumento dei prezzi dell’olio d’oliva è da rinvenire nella siccità che, nel 2022, ha investito la maggior parte delle aree produttive mondiali, in particolar modo l’area mediterranea, dove il caldo anomalo e l’insufficienza idrica hanno danneggiato la produzione di olive, generando un mismatch tra domanda e offerta. La Spagna, che rappresenta il principale paese da cui l’UE importa olive destinate alla produzione di olio, ha registrato nel 2022 un calo della produzione del 55% rispetto all’annata precedente come riportato dal Ministro dell’Agricoltura spagnolo. Analoghe problematiche sono state registrate anche in Italia.
La minor produzione si è poi tradotta in minori esportazioni, come risulta dal grafico qui riportato.

Principali esportatori di olio di oliva

Nel primo semestre 2023 le esportazioni della Spagna sono crollate a 341 mila tonnellate, con una flessione del -37% rispetto al primo semestre 2022. Quella dell'Italia sono diminuite a 153 mila tonnellate, con un diminuzione del -19%. L'aumento delle esportazioni della Grecia da 67 a 152 mila tonnellate non è risultato significativamente rilevante, dato il crollo complessivo degli altri due paesi.

Le informazioni attualmente disponibili segnalano una probabile ripresa delle produzione mondiale di olio d’oliva nell’imminente annata agraria (2023/2024) dopo il forte crollo produttivo della campagna 2022/2023 (di almeno 600.000 tonnellate). La produzione dovrebbe quindi raggiungere i 3.20 milioni di tonnellate, con un aumento del +24% rispetto al raccolto storicamente scarso dell’anno scorso.
A fronte di questa maggior offerta di olio d'oliva sui mercati mondiali è probabile una diminuzione significativa dei suoi prezzi.

Conclusione

Il forte crollo della produzione di olive nel 2022 ha portato a una produzione di olio significativamente inferiore alle aspettative, a fronte di una domanda stabile. Questa differenza tra domanda e offerta sta generando dalla fine del 2022 un forte aumento del prezzo dell'olio d'oliva sul mercato europeo, con quotazioni ai massimi storici.
La previsioni di un ripristino dei livelli normali di produzione di olive nel 2023, suggerisce un netto aumento della produzione mondiale di olio d'oliva nell'annata 2023-2024, con conseguente riduzione dei prezzi.


[1] A causa dell’invasione della Russia in Ucraina, i prezzi degli oli di girasole e soia hanno registrato incrementi straordinari, dal momento che l’Ucraina riveste un ruolo principale nel commercio mondiale della materia prima.