Il prezzo europeo della latta si mantiene su livelli superiori alla media storica
Pubblicato da Pasquale Marzano. .
Ferrosi Strumenti e Metodologie
La latta è un prodotto siderurgico molto utilizzato nel packaging. La resistenza alla corrosione, data dal sottile strato di stagno che viene applicato all'acciaio dolce, lo rende idoneo alla conservazione di diverse tipologie di prodotti, dalle vernici ai beni alimentari.
Dalla fine del 2021 il suo prezzo in Europa ha raggiunto livelli mai registrati nel corso degli ultimi 20 anni, come illustrato nel grafico che segue.
Nel periodo 2005-2021 le quotazioni europee della latta si sono mosse in un range compreso tra i 718 e i 980 euro per tonnellata, superando i 1000 euro soltanto a dicembre 2021, in concomitanza con la crisi energetica che stava colpendo l'Europa (per un approfondimento si veda Le speculazioni che hanno stravolto il mercato del gas europeo) e che ha colpito soprattutto i settori industriali più energivori, tra cui, appunto, quello siderurgico.
Nella seconda parte del 2022 la riduzione dei prezzi delle materie prime energetiche e il rallentamento del ciclo economico hanno portato ad una riduzione dei prezzi dei prodotti siderurgici. Nel caso della latta, tale riduzione è risultata meno intensa, tanto che i livelli di prezzo sono attualmente superiori di oltre il 75% rispetto alla media del periodo 2004-2021.
Prezzi della latta troppo alti?
Al fine di confermare se le diminuzioni del prezzo della latta siano state meno intense rispetto a quanto registrato dai costi di produzione, può essere utile stimare un modello econometrico per tale prodotto in funzione delle seguenti variabili:
- prezzo europeo dei coils laminati a caldo, come proxy del costo di produzione dell'acciaio;
- prezzo spot dello stagno al London Metal Exchange (LME), per rappresentare il costo dello strato di stagno da applicare all'acciaio;
- dummy che assume valori pari a 1 nel periodo dicembre 2022 - agosto 2023 e zero per tutti agli altri mesi.
Il modello econometrico stimato è quello di Engle e Granger[1]. Di seguito sono riportati i risultati di stima del modello.
Risultati di stima di lungo periodo
Risultati di stima di breve periodo
Nei risultati della stima di lungo periodo, si può osservare come il coefficiente maggiore sia quello relativo al prezzo dei coils laminati a caldo, pari a 0.73. In questo caso, nel lungo periodo un aumento di 100 euro del prezzo dei coils porta ad un aumento del prezzo della latta di circa 73 euro. Il coefficiente relativo al prezzo dello stagno è, invece, più contenuto e prossimo allo 0.02. Ciò risulta plausibile se si considera il fatto che la quantità di stagno utilizzata nel processo produttivo della latta è minima in confronto a quella dell'acciaio dolce.
Inoltre, la significatività statistica della dummy segnala che a partire da dicembre 2022 il prezzo della latta risulta superiore di circa 320 euro rispetto al prezzo determinato dal costo delle materie prime.
Per quanto riguarda la stima di breve periodo, anche in questo caso i coefficienti risultano significativi. In particolare, il coefficiente della variabile Shock (effetto d'impatto) indica che oltre il 40% delle variazioni delle determinanti si trasmette immediatamente al prezzo della latta. Il coefficiente della variabile Ecm_L1 (velocità di aggiustamento), invece, indica che quasi un terzo (32%) delle differenze, eventualmente esistenti, tra prezzo effettivo e prezzo di equilibrio o teorico, determinato dalle variabili esogene, viene "corretto" nel primo periodo.
Vuoi restare aggiornato sull’andamento dei mercati delle commodity?
Iscriviti gratuitamente alla newsletter PricePedia!
La contaminazione tra i diversi mercati
Dal punto di vista statistico i risultati della stima hanno permesso di evidenziare che negli ultimi nove mesi il prezzo europeo della latta è stato superiore di circa 320 euro per tonnellata rispetto a quanto determinato dai costi di produzione. Tuttavia, la dummy potrebbe rappresentare l'insieme di fenomeni economici diversi che hanno contribuito ad originare tale differenziale di prezzo.
Tra questi fattori, potrebbe aver senso considerare la contaminazione tra i mercati delle diverse aree geografiche. Il grafico che segue mostra il confronto tra il prezzo della latta europeo e quello dell'import USA.
La dinamica dei prezzi tra i mercati risulta coerente. Questo perché l'Europa è uno dei maggiori fornitori degli USA per questo prodotto. Si può notare, inoltre, come dal 2022 le tensioni dal lato dei prezzi siano state più forti sul mercato americano rispetto al mercato europeo, portando ad una crescita del differenziale tra le due quotazioni.
A parità di condizioni, ciò può aver comportato una maggiore convenienza per i produttori europei a rifornire il mercato USA rispetto a quello interno, ponendo le condizioni per un rialzo dei prezzi anche su quest'ultimo.
Negli ultimi mesi questo differenziale si è progressivamente ristretto.
Conclusioni
L'analisi presentata ha evidenziato come il prezzo della latta in Europa abbia registrato a partire da dicembre 2022 dei livelli di prezzo superiori a quelli determinati dai costi di produzione. Tra i fattori che probabilmente hanno contribuito ad alimentare questi livelli vi sono le tensioni sul mercato americano che si sono trasferite attraverso il canale dei flussi commerciali al mercato europeo. Gli ultimi dati relativi ai prezzi dell'import USA mostrano che tali tensioni si stanno lentamente risolvendo, e ciò, nel prossimo futuro, potrebbe tradursi in un allentamento della pressione anche sul prezzo europeo.
[1] Il modello di Engle e Granger consente di stimare una specificazione dinamica di un modello in due passi successivi. Nel primo passo è stimata la relazione di lungo periodo (LP), in cui il livello della variabile dipendente è regredita sui livelli delle variabili esplicative. I coefficienti stimati di questa equazione esprimono l'intensità della relazione esistente tra i regressori e la variabile dipendente. Nel secondo passo si stima il modello di breve periodo (BP), di aggiustamento tra i valori effettivi e quelli di equilibrio. Esso consiste nel regredire le differenze prime della variabile dipendente, utilizzando come regressori le differenze prime del fit e l'errore della stima LP. Il coefficiente delle differenze prime del fit consente di valutare l'effetto d'impatto che la dinamica delle esogene ha sulla dinamica della variabile dipendente; il coefficiente (che deve essere negativo) dell'errore della regressione di LP consente di valutare la velocità di aggiustamento, con cui nella storia sono stati annullati eventuali scostamenti tra il valore di equilibrio e il valore effettivo.