Prezzo degli acciai lunghi: effetto costi e mercati finanziari
Il prezzo europeo degli acciai lunghi riflette il costo della carica siderurgica e delle quotazioni di tondini al LME
Pubblicato da Donatella Talucci. .
Ferrosi Determinanti dei prezziI prezzi doganali europei degli acciai lunghi sono tra loro fortemente correlati (l'indice di correlazione tra le serie oscilla tra 0.87 e 0.92), segnalando l'esistenza di fattori comuni tra le loro determinati. Questa forte correlazione è visibile dal grafico che segue, dove sono state messe a confronto le serie storiche dei prodotti PricePedia appartenenti alla famiglia “Prodotti lunghi di acciaio”:
- Acciaio AVP
- Barre, sezione circolare
- Barre, sezione rettangolare
- Profilati ad H
- Tondini in acciaio
- Tubi e profilati cavi
La dinamica comune che si evidenzia dalla figura suggerisce l'opportunità di considerare un indice di prezzo aggregato dei prodotti appartenenti alla famiglia degli acciai lunghi e di studiarne i possibili aspetti "comuni", tramite l'analisi di regressione dell'indice aggregato.
Le determinati dei prezzi
Tra le possibili determinanti comuni del prezzo degli acciai lunghi europei, abbiamo considerato:
- la carica siderurgica elettrica: i prodotti lunghi avendo meno esigenze di qualità estetiche sono generalmente prodotti con cubilotti elettrici[1] che usano come input rottami ed energia elettrica;
- la carica siderurgica d'altoforno: questo indicatore è stato considerato come variabile di controllo. Se infatti la maggior parte dei prodotti lunghi in acciaio sono realizzati dalle acciaierie elettriche, ci si aspetta che la carica siderurgica d'altoforno risulti poco significativa nello spiegare il prezzo dei lunghi;
- quotazioni dei tondini al London Metal Exchange (LME): al LME, dal marzo 2016, sono quotati i future da 1 mese a 15 mesi aventi come sottostante il prezzo FOB dei tondini esportati dalla Turchia, rilevati da Platts, una PRA[2] nata alla fine del '800 per la rilevazione dei prezzi del petrolio. Sono stati considerati i prezzi dei future a 1 mese per verificare se, e come, le quotazioni sui mercati finanziari influenzano i prezzi sui mercati fisici;
- quotazioni dei tondini allo Shanghai Futures Exchange (SHFE): anche in questo caso questo indicatore è stato considerato come variabile di controllo per verificare la maggior importanza sul mercato europeo della piazza di Londra/Turchia rispetto a quella di Shanghai.
La stima dei prezzi
Il modello utilizzato per la stima è quello di Engle & Granger [3]. Nella tabella che segue sono riportati i risultati della regressione.
Variabile dipendente: Indice prodotti lunghi di acciaio | ||||
Lungo periodo | Breve periodo | |||
Var. esogene | Coefficiente beta [4] | P-value [5] | Regressore | Coefficiente |
Carica siderurgica (forno elettrico) | 0.50 | 0.00 | Shock [6] | 0.60 |
Carica siderurgica (altoforno) | 0.10 | 0.01 | ||
Tondini di acciaio (SHFE) | -0.01 | 0.95 | ECM L1 [7] | -0.40 |
Tondini di acciaio Turchia (LME) | 0.40 | 0.00 |
Dalla tabella è possibile notare che, come atteso, tutte le variabili sono significative a eccezione di prezzi dei tondini quotati a SHFE, a conferma che sul mercato europeo ricopre un ruolo di maggior importanza la quotazione LME rispetto a quella di Shanghai. Il coefficiente dei tondini quotati al LME risultante dal modello è pari a 0.4: ciò significa che statisticamente, nel lungo periodo, la variazione del 10% del prezzo dei tondini LME tende a tradursi in un aumento di circa il 4% dell’indice dei prodotti lunghi di acciaio.
Particolarmente buoni sono i risultati in termini di fit dell'equazione di lungo periodo.
Dall'analisi del confronto tra il fit della regressione sopra descritta e la serie storica dell’indice dei prodotti lunghi di acciaio, riportato nel grafico sopra, emerge che il fit della regressione è in grado di dar conto in modo abbastanza preciso della dinamica dell’indice per tutto il periodo considerato.
Un esercizio di previsione
Poiché il modello è stato stimato in logaritmi, è possibile utilizzare i coefficienti dell'equazione di lungo periodo come stime delle elasticità di lungo periodo.
Imponendo che la somma delle tre elasticità sia 1, possiamo considerare i valori 0.5, 0.1 e 0.4, rispettivamente come le elasticità di lungo periodo dei prezzi degli acciai lunghi alla carica siderurgica elettrica, alla carica siderurgica d'altoforno e alle quotazioni dei tondini al LME.
Nell'ultimo scenario PricePedia (agosto 2023) la carica siderurgica elettrica è prevista diminuire del -1% sia nel 2024 che nel 2025; quella d'altoforno del -6% nel 2024 e del -1% del 2025. L'effetto "carica siderurgica" porterà probabilmente a una riduzione del prezzo dei prodotti lunghi del -1% nel 2024 e del -0.5% nel 2025.
La dinamica effettiva del prezzo degli acciai lunghi nei prossimi due anni rifletterà anche le variazioni previste nelle quotazioni dei todini al LME. Una previsione di queste quotazioni può essere ricavata dai future con scadenza a un anno. Le attuali quotazioni al LME presentano una situazione di debole contango[8] con un aumento di prezzo dei future coerente con i costi di interesse e di stoccaggio dei tondini, suggerendo una sostanziale stabilità nelle previsioni dei prezzi dei future.
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Conclusioni
I prezzi europei degli acciai lunghi è molto ben spiegato dalla dinamica dei prezzi della carica siderurgica (soprattutto elettrica) e dalle quotazioni di tondini di ferro al LME. Utilizzando questo modello e le previsioni PricePedia sulla carica siderurgica e le previsioni degli operatori finanziari sulle quotazioni dei future dei tondini al LME, si ottiene una previsione di leggera riduzione (prossima al -1%) per il prezzo degli acciai lunghi nel 2024 e una sostanziale stabilità nel 2025. Sarà quindi molto utile una costante attenzione alle dinamiche delle variabili considerate, al fine di comprendere le possibili ripercussioni sulla totalità dei prodotti lunghi di acciaio.
1. Per un maggiore approfondimento, si veda "La fabbricazione dell'acciaio al forno elettrico"
2. Price Reporting Agencies (PRA). Le agenzie di Reporting dei prezzi sono editori che pubblicano valutazioni sul livello prevalente dei prezzi nei mercati fisici delle materie prime energetiche, agricole, chimiche e metalliche, seguendo specifiche e trasparenti metodologie. Forniscono la necessaria trasparenza, consentendo ai mercati di funzionare in modo efficiente, di eliminare le eccedenze e di ottimizzare i costi. Le PRA più note sono Platts, Argus e ICIS, attive nella rilevazione del prezzo del petrolio;
3. Il modello di Engle e Granger consente di stimare una specificazione dinamica di un modello in due passi successivi. Nel primo passo è stimata la relazione di lungo periodo (LP), in cui il livello della variabile dipendente è regredita sui livelli contemporanei delle variabili esplicative. I coefficienti stimati di questa equazione esprimono l'intensità della relazione esistente tra il regressore considerato e la variabile dipendente. Nel secondo passo è stimato il modello di breve periodo (BP), di aggiustamento tra i valori effettivi e quelli di equilibrio. Esso consiste nel regredire le differenze prime della variabile dipendente, utilizzando come regressori le differenze prime del fit e l'errore della stima LP. Il coefficiente delle differenze prime del fit consente di valutare l'effetto d'impatto che la dinamica delle esogene ha sulla dinamica della variabile dipendente; il coefficiente (che deve essere negativo) dell'errore della regressione di LP consente di valutare la velocità di aggiustamento, con cui nella storia sono stati annullati eventuali scostamenti tra il valore di equilibrio e il valore effettivo;
4. Beta: coefficiente della lega nell'equazione di lungo periodo;
5. Il p-value dei regressori, quando presenta valori inferiore allo 0.05, ci indica che gli stessi sono statisticamente significativi nello spiegare il modello analizzato;
6. Shock: impatto delle variazioni di lungo periodo sui valori effettivi;
7. ECM L1: coefficiente di correzione degli errori nell'equazione di breve periodo;
8. Termine finanziario che indica una situazione “normale”, in cui il prezzo del contratto con scadenza a lungo termine “Future” è maggiore di quello con scadenza a breve “Spot”.