Si allarga il divario tra le commodity Industriali "core" e quelle energetiche

È stato pubblicato l'aggiornamento a settembre 2023 delle quotazioni mensili delle commodity PricePedia. La dinamica dei prezzi delle materie prime e dei beni di base è riassunta nel grafico che segue, in cui sono illustrati gli indici aggregati PricePedia Industriali^[1], Energetici e Totale Commodity^[2].

A settembre è proseguita la dinamica di crescita dell'indice Totale Commodity descritta nell'articolo di agosto 2023 È terminata la fase di riduzione dei prezzi delle commodity?. L'indice a settembre ha infatti registrato un aumento in euro pari al +3.8% rispetto al mese precedente.
Il contributo alla dinamica rialzista è arrivato ancora una volta dalle materie prime energetiche. Tra queste, in particolare, a registrare ulteriori aumenti sono state le quotazioni del petrolio: nella media di settembre il benchmark finanziario del petrolio Brent ha raggiunto, infatti, i 92.6 dollari al barile (+8.8% rispetto alla media di agosto 2023). I fattori che hanno contribuito alla crescita delle quotazioni degli ultimi due mesi (taglio temporaneo dell'offerta dell'OPEC+ e aumento di domanda di prodotti energetici durante il periodo estivo, soprattutto per gli spostamenti) non sono però ritenuti tali da sostenere l'attuale livello a lungo, tanto che gli analisti si attendono un prezzo del barile inferiore agli 80 dollari per il prossimo anno, come osservato nell'aggiornamento settimanale dei prezzi finanziari.

I prezzi delle commodity industriali

Dal grafico sopra illustrato emerge, inoltre, la diversa dinamica, rispetto a quella dell'indice Totale Commodity, dell'indice Industriali. Quest'ultimo a settembre è rimasto sostanzialmente stabile sui valori del mese precedente. Di seguito si riporta il grafico che illustra le variazioni registrate a settembre dalle singole famiglie merceologiche rispetto ai valori medi di agosto 2023.

Considerando le famiglie merceologiche core (escludendo cioè Energetici, Preziosi e Alimentari) si può notare una stabilità dei prezzi delle materie prime e dei beni di base sui valori di agosto 2023, con variazioni congiunturali in euro che a settembre non superano mai il 2% in valore assoluto. La merceologia dei Ferrosi è quella che registra il calo maggiore (-1.1%), mentre l'aumento relativamente più intenso è dato dai prodotti Chimici Organici (+1.3%), che maggiormente risentono dell'aumento del prezzo del petrolio.

Andamento tendenziale

Nel grafico seguente si riportano le variazioni tendenziali, in euro, di settembre 2023, rispetto a settembre dello scorso anno, registrate dagli indici di prezzo aggregati delle merceologie PricePedia.

Per tutte le merceologie considerate, a settembre 2023 i livelli medi delle quotazioni doganali risultano in forte diminuzione rispetto ai valori dei 12 mesi precedenti. Il calo più intenso è registrato dai prodotti delle famiglie Legno e Carta e Chimica Specialty (-22%). Ad eccezione dei prodotti Alimentari che registrano una riduzione di "solo" il -6.6% rispetto ai valori di settembre 2022, per tutte le altre merceologie la caduta si attesta tra il -20% degli Energetici e il -10% dei metalli Non Ferrosi.

Le variazioni risultano, dunque, consistenti e tali da stabilizzare le quotazioni delle commodity su livelli inferiori rispetto ai massimi registrati nel corso del 2022. Tuttavia, è utile notare che tali livelli, sebbene in riduzione, risultano superiori alla media del 2021 di oltre il +23%.

1. L'indice PricePedia del prezzo degli Industriali risulta dall'aggregazione degli indici relativi alle seguenti categorie merceologiche: Ferrosi, Non Ferrosi, Legno e Carta, Chimica: Specialty, Chimici Organici, Chimici Inorganici, Plastiche ed Elastomeri e Fibre Tessili.
2. L'indice PricePedia del Totale delle Commodity risulta dall'aggregazione dell'Indice di prezzo degli Industriali con le categorie merceologiche degli Energetici e Alimentari.