Prezzi allineati al ribasso
Una overview sulle tendenze in atto nel panorama delle commodity
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeLa prima settimana di ottobre 2023 si è caratterizzata per una prosecuzione del trend negativo del prezzo del rame e per un crollo del prezzo del petrolio. Il prezzo del rame al London Metal Exchange è ormai ritornato sotto a 8000 dollari alla tonnellata; il prezzo del Brent sotto a 85 dollari per barile.
Queste dinamiche sono un segnale indiretto di un ciclo economico a livello mondiale che si sta indebolendo, in tutti i paesi, tranne negli Stati Uniti, dove l'economia trova sostegno in un mercato del lavoro ancora in netta crescita. L'andamento dei libri paga privati non agricoli USA, pubblicati nella giornata di venerdì 6 ottobre ha superato ampiamente le previsioni del mercato. Dai dati è emerso un aumento delle buste paga e dell'occupazione statunitense; solamente nel mese di settembre gli Stati Uniti sono riusciti a creare 336.000 posti di lavoro. Questi nuovi dati preoccupano non poco gli operatori finanziari per un ulteriore rialzo dei tassi da parte della FED. Prima della giornata di venerdì i mercati monetari prevedevano con una probabilità dell'80% che il prossimo mese la FED avrebbe deciso di mantenere i tassi invariati, ma con i nuovi risultati dei libri paga questa probabilità potrebbe cambiare radicalmente. Un eventuale ulteriore aumento dei tassi americani aggraverebbe ulteriormente il ciclo economico nel resto del mondo.
Crollo dei prezzi petroliferi
L'altro fatto che ha caratterizzato questa settimana riguarda la forte caduta dei prezzi del petrolio.
Nella giornata di mercoledì il prezzo del Brent quotato all'ICE ha registrato un calo di oltre 5 dollari, il calo giornaliero più grande da oltre un anno. Il giorno successivo ha visto un nuovo calo, riportando il prezzo del Brent
su livelli inferiori a 85 dolari a barile.
Il crollo dei prezzi petroliferi è dovuto ancora una volta ad una forte preoccupazione sulle prospettive della domanda.
Secondo gli analisti di materie prime di JP Morgan, il consumo di benzina negli Stati Uniti è al livello più basso degli ultimi 22 anni. L'aumento del 30% dei prezzi del carburante nel terzo trimestre di quest’anno ha depresso la domanda statunitense, già stremata dalla presenza della tempesta "Ophelia" e da inondazioni che hanno allagato diverse città tra cui New York.
Nonostante la manovra attuata da OPEC+ per evitare la caduta dei prezzi, il lato della domanda sembra essere riuscito a prevalere su quello dell'offerta. Mercoledì 4 ottobre i crack spread, degli indicatori dei margini di raffinazione, sono scesi sotto i 20 dollari al barile, il livello più basso da circa un anno e mezzo.
I prezzi elevati e gli attuali tassi di interesse hanno contribuito a ridurre le scorte di greggio e ad aumentare la probabilità di una recessione, che comporterebbe a sua volta un ulteriore calo della domanda.
ENERGIA
Il grafico che segue riporta l'indice aggregato dei prezzi in dollari dei prodotti energetici quotati nelle diverse borse mondiali.
L'indice ha registrato un forte crollo a causa della caduta dei prezzi petroliferi.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Di seguito si riporta la heatmap dei prezzi in euro dei prodotti energetici, per vedere le variazioni settimanali dei singoli prezzi. Come risulta evidente la flessione è generalizzata alla maggior parte dei prezzi energetici.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
MATERIE PLASTICHE
A causa della chiusura delle borse cinesi, non si sono aggiornamenti sui prezzi delle materie plastiche quotate in Cina.
FERROSI
Il grafico che segue riporta il solo indice finanziario dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi sul mercato europeo.
Anche questi prezzi sono risultati in flessione.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
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La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi dei metalli ferrosi, espressi in euro.
Le flessioni maggiori hanno riguardato i prezzi dei coils a caldo in Europa e il prezzo del molibdeno.
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro
NON FERROSI
Il grafico che segue riporta l'indici finanziario dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi quotati al London Metal Exchange.
Le festività cinesi hanno tenuto chiuso il mercato SHFE e quindi il relativo indice finanziario non risulta aggiornato.
Dalla dinamica dell'indice LME risulta evidente il calo settimanale dei prezzi dei metalli non ferrosi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi
Dalla heatmap di seguito riportata è possibile osservare che il calo più inteso ha riguardato i prezzi dello stagno (-4%) e dell'argento (-5%).
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi in euro
ALIMENTARI
Il grafico che segue riporta gli indici PricePedia dei prezzi finanziari espressi in dollari dei prodotti alimentari suddivisi in 3 categorie: cereali, tropicali ed oli.
L'indice dei cereali è l'unico a registrare una relativa stabilità, mentre gli indici dei tropicali e degli oli si allineano alla fase di riduzione dei prezzi delle altre merceologie.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
CEREALI
La heatmap che segue riporta una overview dell’andamento dei prezzi in euro dei cereali.
Osservando la heatmap si può notare che le variazioni settimanali più intense della media mobile a tre giorni hanno riguardato i prezzi della farina di soia (-4%) in una direzione e il prezzo del mais (+2%.) nella direzione opposta.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
ALIMENTARI TROPICALI
Dalla heatmap di seguito riportata si può notare un calo generale di tutti i prezzi degli alimentari tropicali presenti su PricePedia, a tassi comunque modesti.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
OLI
Dalla heatmap riportata emerge una riduzione dei prezzi di tutti gli oli.