Previsioni del prezzo dell'alluminio LME
Aumento contenuto dei prezzi dell'alluminio per il prossimo biennio
Pubblicato da Luca Sazzini. .
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In questa fase di riduzione della domanda globale, è possibile distinguere i prezzi delle commodity che sono rimasti relativamente elevati, da quelli che hanno già scontato un calo che li ha riportati a livelli prossimi a quelli pre-pandemici.
Nella prima categoria rientrano i cosiddetti prezzi vischiosi , mentre nella seconda categoria rientrano i prezzi elastici, ovvero tutti quei prezzi che reagiscono significativamente sia alle fasi di crescita, che alle fasi di calo della domanda mondiale. [1]
I prezzi dell'alluminio, assieme a quelli dello zinco, appartengono a questa seconda categoria, dato che tra i metalli industriali, sono quelli che hanno registrato il maggior calo durante il 2022. Infatti, confrontando il prezzo di ottobre 2023, con quello medio del 2019, risulta che il prezzo attuale dell'alluminio ha un livello superiore di "solo" il 22%, mentre i prezzi di altri non ferrosi, come ad esempio rame, nichel e stagno, hanno prezzi superiori di oltre il 30%.
In seguito si riporta un grafico raffigurante i prezzi dell'alluminio LME, da cui emerge la velocità con cui è avvenuto il crollo del 2022.
La previsione PricePedia del 6 novembre 2023
Il grafico di cui sopra, oltre a mostrare la serie storica dei prezzi dell'alluminio LME, riporta anche una linea tratteggiata che raffigura la previsione effettuata da PricePedia dello Scenario di ottobre 2023.
In questo scenario, il prezzo dell'alluminio primario LME è previsto crescere leggermente sia nel 2024 che nel 2025, arrivando alla fine del periodo di previsione (ottobre 2025) a un valore di 2451 $/ton.
Al fine di qualificare questo scenario di previsione può essere utile confrontare la previsione inclusa nello scenario di PricePedia, con le previsioni ricavabili da altre fonti.
Le previsioni implicite nei future
La prima fonte alternativa che prendiamo in considerazione è la previsione sul prezzo dell'alluminio implicita nei contratti future.
Nel grafico sopra riportato si può osservare il confronto tra i prezzi spot e future (con consegna a dicembre dell'anno successivo al mese di rilevazione) dell'alluminio.
Dal grafico emerge che, nell'ultima parte del 2021 e nel primo trimestre del 2022, si è verificata una situazione di backwardation, ovvero una situazione in cui il prezzo spot risulta superiore al prezzo future. Questo tipo di situazione segnala i casi in cui il venditore si aspetta una riduzione futura del prezzo.
Viceversa, nella fine del 2022 e per tutto il 2023, i prezzi dell' alluminio presentano una situazione di contango, con prezzi future più elevati rispetto agli spot. Questa situazione è determinata dai costi di immagazzinamento, dato che, in linea teorica, il prezzo di un future non può mai essere superiore alla somma del prezzo spot e delle spese di immagazzinamento. Se infatti il prezzo future risultasse superiore a queste due componenti si creerebbe una convenienza di operazioni di arbitraggio, basate sul contemporaneo acquisto al prezzo spot e vendita al prezzo future, facendosi carico di mantenere la commodity acquistata in magazzino fino alla data di consegna.
Dal confronto del valore attuale del prezzo future LME (2386$/tonn.) con le previsioni PricePedia del mese di dicembre (2355 $/tonn.), risulta un sostanziale allineamento della previsione PricePedia con la previsione implicita nel prezzo future.
Le recenti previsioni della World Bank
Analizzando le previsioni della World Bank e confrontandole con quelle PricePedia emerge una previsione più debole per il 2024, da parte della World Bank.
La World Bank prevede infatti una stima annua di 2200 $/tonn, inferiore di circa 100 $ rispetto a quella riportata da PricePedia.
Le motivazioni dietro alla stima della World Bank risiedono nel rallentamento dell'attività globale e nell'allentamento dei vincoli di offerta.
Per quanto riguarda invece le stime del 2025, anche la World Bank prevede un aumento dei prezzi dell'alluminio (2400 $/tonn.), dovuto al rallentamento della crescita dell'offerta causato dall'aumento dei prezzi energetici e alla crescente domanda di: veicoli elettrici (EV), energia rinnovabile e infrastrutture associate alla rete elettrica.
Di seguito si riporta il grafico delle previsioni annuali della World Bank sull'andamento futuro dei prezzi dell'alluminio, messe a confronto con la previsione PricePedia.
Le previsioni di ottobre di Consensus Economics
Un'ultima fonte che può rivelarsi importante per perlustrare la possibile evoluzione futura dei prezzi dell'alluminio è quella di Consensus.
Un vantaggio di questa fonte è quello di presentare i risultati delle stime effettuate da numerosi professionisti nel settore delle previsioni delle materie prime, e quindi, oltre a fornire una stima puntuale, permette di costruire un possibile range di previsione compreso tra la stima minore e quella maggiore (escludendo gli otuliers).
Confrontando, inoltre, i risultati di due survey svolte in periodi differenti, diventa possibile cogliere se il rischio associato ad una determinata previsione è aumentato o meno da una survey all'altra. Per comprendere l'andamento del rischio, sarà infatti sufficiente osservare la variazione della deviazione standard calcolata sulle previsioni dei professionisti.
Il grafico che segue riporta i risultati delle due survey, effettuate ad aprile e ottobre 2023, a 25 previsori sui prezzi dell'alluminio previsti per dicembre 2024.
Confrontando i risultati delle due survey emerge che nel mese di ottobre, rispetto ad aprile, c'è stata una riduzione sia del livello medio del prezzo che del rischio ad esse associato.
Tra aprile 2023 e ottobre, infatti, c'è stato un decremento del prezzo medio di previsione da 2553 $/tonn. a 2389$/tonn. ed un calo della deviazione standard del 20%.
Il range di previsione della survey di ottobre è diminuito ed, escludendo i due outliers (1789 e 2800), risulta compreso tra 2200 e 2600$/tonnellata.
Questi risultati sono coerenti con le previsioni PricePedia (2355) e con l'andamento attuale dei prezzi future (2386).
Conclusioni
Dall'analisi svolta sull'andamento futuro dei prezzi dell'alluminio si prevede un aumento nel prossimo biennio molto contenuto, con limitate probabilità di superare la soglia dei 2500 $/ton.
La domanda del prossimo biennio non risulterà tale da poter avviare una fase significativa di aumenti di prezzo. D'altro canto, l'offerta a livello mondiale è molto concorrenziale e porta i produttori a una competizione fortemente basata sul prezzo.
Dai risultati delle previsioni riportate in questo articolo sono emerse delle valutazioni parzialmente differente da parte della World Bank, rispetto agli altri previsori, tra cui PricePedia. Mentre infatti la Wolrd Bank vede una prosecuzione dell'attuale debolezza del ciclo industriale mondiale (e quindi della domanda di alluminio) per tutto il 2024, con un prezzo medio dell'alluminio nel 2024 più basso di quello del 2023, PricePedia e gli altri previsori vedono una fase di recupero già nel 2024 con l'effetto di portare il prezzo dell'alluminio a fine 2024 su un valore compreso tra i 2300 e 2400 $/ton.
Infine, per quanto riguarda le previsioni del 2025, tutti i previsori concordano su un aumento dei prezzi dell'alluminio.
[1] Per un approfondimento sui prezzi vischiosi e sulle altre tipologie di prezzo, si rimanda all'articolo Prezzi vischiosi e rischi futuri.