Stabilità dei prezzi sui principali mercati energetici. È iniziata, seppur a rilento, la stagione dei prelievi dagli stoccaggi di gas
Andamento settimanale delle commodity energetiche
Pubblicato da Raffaele Bruno. .
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Alla chiusura di venerdì 10 novembre sul mercato del gas naturale si sono registrati i seguenti livelli di prezzo e la relativa variazione rispetto al venerdì precedente:
- TTF Olanda 46.6 €/MWh (-1.5 €/MWh)
- NBP Regno Unito 46.0 €/MWh (-2.1 €/MWh)
- HenryHub USA 9.7 €/MWh (-1.5 €/MWh)
- PSV Italia 39.1 €/MWh (+0.1 €/Mwh)
- JKM Asia 54.9 €/MWh (-1.1 €/MWh)
Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari
Lo scorso venerdì i mercati hanno chiuso in leggero ribasso, mentre gli operatori sono focalizzati sulle delivery della stagione invernale in un quadro fondamentalmente positivo.
Le temperature in Europa Centrale si attestano ancora al di sopra delle medie stagionali. A lungo termine, però, le previsioni più fredde per l'ultima settimana di novembre e buona parte di dicembre potrebbero dare sostegno ai prezzi.
Lato offerta, nella scorsa settimana la produzione norvegese è aumentata, registrando il più alto invio dall'inizio di aprile, mentre l’export di GNL è rimasto invariato. Le navi di GNL che arriveranno nel Regno Unito nelle prossime due settimane sono otto.
La scorsa settimana sono iniziati i primi prelievi dagli stoccaggi europei, che ad oggi possono garantire un quantitativo energetico pari a 547.25 TWh, 21 TWh in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo i dati dell’Explore IEEFA’s European LNG Tracker dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA), l’Europa prevede di continuare ad investire in infrastrutture per importare gas naturale liquefatto nonostante l’appiattimento delle importazioni e un calo complessivo della domanda di gas.
Da quanto si evince dall’analisi, dall’inizio del 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Europa ha aggiunto 6 nuovi terminal di GNL, uno in Francia è stato ampliato ed altri investimenti hanno portato ad un totale di 36.5 miliardi di metri cubi di nuova capacità di rigassificazione di GNL.
Allo stesso tempo, però, mentre le importazioni europee di GNL da gennaio a settembre 2022 sono aumentate del 62% rispetto allo stesso periodo del 2021, equivalente a +46.2 miliardi di metri cubi (bcm), le importazioni di GNL nel 2023 si sono appiattite, aumentando solo del 4% su base annua (+ 4.8 bcm).
Stando al report, altri 106 miliardi di metri cubi di capacità di importazione di GNL, nuovi o ampliati, sono in fase di pianificazione fino al 2030. Ciò porterà la capacità europea di GNL a 406 bcm, con un aumento di 143 bcm rispetto ai livelli del 2021, mentre si prevede che il consumo di gas scenderà a circa 400 bcm, dato che l’Unione europea proseguirà con le politiche di riduzione della domanda di gas.
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Petrolio
Ennesima settimana ribassista per il comparto Oil. Il Brent è sceso a 81.4 $ al barile, registrando un calo rispetto alla settimana precedente di -3.5 $. Simile la dinamica del WTI, che ha chiuso venerdì a quota 77.2 $ al barile (-3.3 $ rispetto alla chiusura dello scorso venerdì) e dellOman/Dubai che è arrivato a 83.4 $ al barile (in calo di -2.5 $ rispetto al venerdì precedente).
Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio
Lo scorso mercoledì il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato in un'intervista al quotidiano russo Izvestia che il suo Paese è pronto ad intensificare gli accordi per il trasporto di petrolio e gas russo. L’intervista è stata pubblicata il giorno prima della visita del presidente Vladimir Putin nel suo Paese.
Dopo aver inizialmente preso le distanze dalla Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina, il Paese sembra essersi avvicinato all'idea di un rafforzamento della partnership con Mosca proposta da Putin lo scorso anno e che coinvolgerebbe anche l'Uzbekistan. L’obiettivo di Putin resta quello di favorire le transazioni dei combustibili tra questi tre Paesi ed altri potenziali acquirenti, in primis la Cina.
Tokayev ha inoltre affermato che il Kazakistan è pronto a una maggiore cooperazione con la Russia nel settore petrolifero, compreso il trasporto del petrolio russo. I piani prevedono la spedizione di 100 milioni di tonnellate di petrolio russo in Cina entro il 2033.
Carbone Termico
Settimana tranquilla per i prezzi del carbone in Europa: l’API2 month-ahead ha chiuso la sessione di venerdì a 124.7 $/ton, in linea rispetto alla settimana precedente dove si era invece registrata una chiusura di 124.6 $/ton. Anche in Australia il prezzo del carbone è risultato pressoché stabile rispetto alla settimana scorsa, chiudendo a 123.2 dollari/ton (+0.7 $/ton sui valori di venerdì 3 novembre).
Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa
I prezzi del gas e del GNL continuano ad essere un fattore chiave per il contratto API2, in quanto incidono in maniera determinante sulle prospettive di sostituzione del gas col carbone nel settore della produzione di energia. Gli indicatori fondamentali della domanda europea di carbone rimangono deboli, nonostante l'avvicinarsi del periodo di picco della domanda invernale. Le riserve di carbone presso i terminali di importazione ARA (Amsterdam, Rotterdam and Antwerp) sono ancora elevate rispetto alla domanda. Secondo le fonti portuali, all'inizio della scorsa settimana le scorte complessive erano pari a 5.7 milioni di tonnellate. Pur essendo diminuite del 6.6% rispetto alla settimana precedente, restano superiori dell'1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.