Il prezzo delle vernici è elevato: una sua diminuzione è possibile, ma non probabile
Il prezzo delle vernici è sostenuto dai prezzi ancora elevati degli input
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Chimica: Specialty Determinanti dei prezzi
Una famiglia di prodotti che ha registrato una dinamica dei prezzi del tutto eccezionale nel corso dell'ultimo triennio e quella delle vernici. Le vernici sono specialità chimiche, prodotte in quantità relativamente limitate e formulate per funzioni specifiche e applicazioni specializzate. Sono spesso caratterizzate da un elevato valore aggiunto, una tecnologia di produzione sofisticata, e requisiti specifici di prestazione. Sono quindi prodotti altamente differenziati.
In teoria, ogni vernice potrebbe essere caratterizzata da un suo specifico livello di prezzo con dinamiche molto diverse dalle altre vernici. Tuttavia, se si considera la dinamica mensile dal 2000 ad oggi dei prezzi di 4 tipologie di vernici a solvente (acriliche, poliestere, altre sintetiche e a base di polimeri naturali), si può osservare come queste siano tra loro altamente correlate, tanto da consentire di produrre un indice aggregato del prezzo delle vernici a solvente che può essere considerato rappresentativo della dinamica dei prezzo dell'ampia famiglia delle vernici.
Il grafico che segue riporta questo indice, ricavato aggregando i prezzi doganali delle quatto tipologie di vernici sopra elencate.
Vernici: indici di prezzo in euro
E' evidente da questo grafico come, tra l'inizio del 2021 e l'estate del 2022, i prezzi delle vernici hanno registrato una crescita che non trova paragone in nessun altro periodo storico. Nell'arco di poco più di 18 mesi, i prezzi medi delle vernici sono aumentati di quasi il 40%, mentre l'amento registrato in oltre 20 anni dall’inizio di questo secolo non era andato oltre il 30%. Un secondo elemento di forte interesse della recente dinamica dei prezzi delle vernici è il mantenimento, anche nel 2023 degli alti livelli raggiunti nel 2022. Da questo punti di vista, il prezzo delle vernici si configura come altamente vischioso[1].
La stabilità media dei prezzi nell'ultimo anno pone il problema di individuare le sue determinanti. Queste possono essere ricercate nei loro costi di produzione o nella struttura del mercato. Questa analisi ha ricadute in termini previsivi. Infatti, se i costi risultano tra le determinati che stanno sostenendo i prezzi delle vernici, allora una eventuale loro riduzione potrebbe tradursi in una riduzione anche del prezzo delle vernici. Viceversa, se la determinate principale è la struttura del mercato, le cui modificazioni richiedono tempi lunghi, allora è molto probabile che non si registrerà, nel prossimo futuro, alcuna riduzione significativa nel prezzo delle vernici. Vediamo quindi se i prezzi degli input di produzione delle vernici possono essere considerati una determinante degli attuali livelli elevati dei prezzi delle vernici[2].
I costi di produzione delle vernici a solvente
Le vernici sono il risultato nella combinazione di molte componenti che, tuttavia, possono essere raggruppate in quattro diverse categorie di input:- pigmenti: servono a dare il colore della vernice;
- resine (o leganti): legano il pigmento alla superficie verniciata;
- solventi: per diluire la vernice e facilitarne l'applicazione; essi evaporano quando la vernice, una volta applicata, si asciuga.
- additivi: rappresentano una tipologia molta ampia e vanno dai catalizzatori che accelerano il processo di asciugatura delle vernici, agli stabilizzatori UV che proteggono la vernice dai raggi del sole; dai plastificanti che aumentano la flessibilità e la durabilità della vernice; agli agenti anticorrosivi, utilizzati per prevenire la ruggine e la corrosione.
L'ampia casistica degli additivi rende impossibile una loro analisi generale. Tranne casi molto specifici, tuttavia, la loro incidenza nei costi di produzione delle vernici è relativamente limita, consentendo di procedere ad una analisi dei costi di produzione delle vernici basata solo sulle prime tre categorie di input.
Il prezzo di acquisto dei pigmenti
Anche i pigmenti sono una categoria molto ampia. E' possibile tuttavia considerare due pigmenti di base che entrano nella maggior parte delle colorazioni, come rappresentativi della dinamica dei prezzi di questa categoria. I due pigmenti sono:- il diossido di titanio: è un pigmento bianco, ampiamente utilizzato per dare copertura e opacità alle vernici;
- il carbon black: è un pigmento nero utilizzato per conferire colore, sfumature e profondità alle vernici;
Il grafico che segue riporta i due prezzi negli ultimi 23 anni.
Prezzi in euro dei pigmenti per vernici
Il livello dei due prezzi è molto diverso. Anche la dinamica presenta differenze significative. In entrambi i casi, tuttavia, nell'ultimo anno i prezzi sono rimasti relativamente elevati rispetto ai prezzi medi del 2019, mediamente di oltre il 40%. Essi potrebbero quindi risultare una determinate che contribuisce a spiegare l'attuale alto livello dei prezzi delle vernici. L'analisi della loro possibile futura evoluzione risulta fondamentale per una prima valutazione sulla probabilità o meno che il prezzo delle vernici rimanga o meno agli attuali livelli elevati.
Il prezzo di acquisto delle resine per vernici
Nel grafico che segue sono riportati i prezzi di tre resine molto utilizzate nella produzione di vernici: resine acriliche, poliuretani e poliesteri.
Prezzi in euro delle resine per vernici
Il livello di prezzo delle tre resine è molto diverso è questo giustifica il prezzo mediamente maggiore delle vernici poliuretaniche rispetto alle vernici acriliche. Anche in questo caso l'attuale livello risulta relativamente elevatao rispetto ai livelli medi del 2019, anche se questa differenza non supera il 30%.
Il prezzo di acquisto dei solventi per vernici
Tra i tanti possibili solventi che possono essere utilizzati per la produzione di vernici a solventi, nel grafico che segue sono riportati i prezzi dei seguenti cinque: etanolo, benzene, toluene, acetone e acetato di etile.
Prezzi in euro dei solventi per vernici
Il livello dei prezzi è tra loro molto simile. Anche la dinamica non è molto diversa, dato il legame esistente con i prezzi energetici e il significativo grado di sostituzione esistente tra i diversi solventi.
La caduta media di questi prezzi, tra la parte centrale del 2022 e l'estate del 2023, è stata molto elevata. Tuttavia, il loro livello di prezzo risulta ancora mediamente superiore del 40% rispetto al prezzo medio del 2019.
Conclusioni
L'analisi dei prezzi dei possibili input di produzione delle vernici giustifica ampie differenza di prezzo delle specifiche vernici in funzione dei diversi input produttivi, soprattutto dei pigmenti e delle resine. Questa elevata differenza dei livelli di prezzo non rende, tuttavia, inutile una disamina delle dinamiche aggregate di prezzo delle vernici, al fine di prevederne l'evoluzione.
Negli ultimi tre anni, la crescita del prezzo delle vernici, pur risultando storicamente elevata, si è realizzata in modo più lento rispetto a quella dei costi. Questo potrebbe giustificare la loro attuale tenuta anche a fronte di prezzi degli input di produzione in diminuzione.
Se si confrontano gli attuali prezzi delle vernici con i prezzi medi del 2019 (mediamente superiori del 30%) con i corrispondenti aumenti delle tre principali famiglie di input (pigmenti: oltre il 40%; resine: quasi il 30%; solventi: oltre il 40%), emerge una situazione in cui i prezzi elevati sono sostenuti fortemente da costi elevati. Una eventuale riduzioni dei prezzi delle vernici risulta quindi improbabili, a meno di significative riduzioni dei prezzi dei pigmenti, resine e soventi.
[1] Per un'analisi della distinzione tra prezzi vischiosi e altre tipologie di prezzo, si veda Prezzi vischiosi e rischi futuri
[2] Questa analisi è un aggiornamento e approfondimento dell'analisi descritta in I prezzi delle vernici non accennano a ridursi, dove si mette in luce anche l'importanza dell'inflazione nel determinare la dinamica del prezzo delle vernici.