Il mercato del riciclo calmiera i prezzi dell'alluminio
Il mercato del riciclo ha modificato il prezzo relativo tra alluminio e zinco
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Zinco Alluminio Determinanti dei prezziNell'articolo "Il prezzo della zamak si manterrà superiore a quello dell'alluminio?" è stato messo in risalto come negli ultimi anni si è registrata un'inversione nel livello dei prezzi tra alluminio e zinco. Questa inversione dei livelli appare particolarmente strana in una fase come l'attuale in cui l'energia costa relativamente molto. Infatti, dato il maggior consumo di energia necessaria per produrre l'alluminio rispetto allo zinco, ci si potrebbe aspettare una differenza positiva tra il prezzo dell'alluminio e quello dello zinco, divario non confermato dai dati.
La risposta al quesito del perchè il prezzo dell'alluminio è inferiore a quello dello zinco, deve essere ricercata nel diverso peso che il riciclo del metallo ha nei due mercati.
Ad esempio, lo scorso anno, in Italia, il riciclo di alluminio è stato pari al 73.6% dei contenitori e imballaggi , ovvero 60 mila tonnellate. Se si considera solamente il recupero di lattine per bevande questa percentuale sale al di sopra del 90%.
Questi dati sono già ampiamente superiori agli obiettivi europei di raggiungere un riciclo di alluminio pari al 50% entro il 2025 e al 60% per il 2030.[1]
Secondo la Commissione dell'Unione Europea l 'alluminio ottenuto da rottami, indicato come alluminio secondario, è destinato ad assumere un ruolo sempre più importante nel soddisfare la domanda globale di alluminio, contribuendo significativamente alla riduzione dell'impatto ambientale e alla gestione efficiente delle risorse.
I principali vantaggi che stanno contribuendo alla crescita del mercato dell'alluminio secondario sono:
- la qualità del prodotto: l'alluminio può essere riciclato più e più volte senza alcuna perdita di qualità.
- la minor quantità di energia richiesta: la produzione di alluminio primario è uno dei prodotti industriali più energivori e richiede mediamente tra i 14 e i 17 kilowattora (Kwh) di energia elettrica per produrre un chilogrammo di alluminio. Questo valore scende nettamente per la produzione di alluminio secondario, ottenuto da rottame, che richiede approssimativamente una quantità di energia compresa tra 0,7 e 1,7 kWh al Kg.
- la disponibilità dei rottami: grazie all'aumento dell'uso dell'alluminio in vari settori, ma soprattutto allo sviluppo di un'economia del riciclo, la disponibilità di rottame disponibile è destinata a crescere.
È innegabile che anche il mercato del riciclo dello zinco stia attraversando una crescita significativa, la quale è destinata a perdurare per facilitare la transizione energetica. Tuttavia, al momento attuale, il mercato dello zinco secondario risulta meno sviluppato di quello dell'alluminio.
Ciò dovrebbe comportare un ruolo meno importante del prezzo dei rottami sul mercato dello zinco, rispetto a quello svolto dai rottami di alluminio sul relativo mercato.
Per verificare la diversa influenza del prezzo dei rottami sul prezzo del metallo abbiamo utilizzato lo strumento della regressione statistica.
Impatto del riciclo sui prezzi dell'alluminio e dello zinco
Al fine di analizzare l'impatto del riciclo all'interno del mercato dell' alluminio e dello zinco, si è costruito un modello econometrico in cui si è regredito la serie storica del prezzo del metallo (alluminio o zinco) con le seguenti variabili esplicative:
- Rottami;
- Materie prime, diverse da energia;
- Gas Naturale liquefatto JKM (Asia);
- Ciclo economico;
- Indice dei prezzi al consumo;
- Dummy temporali (2020-01 : 2023-10).
La prima variabile del modello è la più importante in quanto l'obiettivo dell'analisi è quello di studiare l'impatto dei rottami sui prezzi dei due metalli.
La seconda variabile rappresenta il costo della materia prima, diversa dall' energia. Nel caso dell' alluminio la materia prima di riferimento è l'allumina, mentre nel caso dello zinco sono i minerali di zinco.
Il prezzo del Gas Naturale JKM è utilizzato come proxy dei costi dell'energia necessaria per la produzione dei due metalli.
Il ciclo economico è una variabile che racchiude al suo interno la forza della domanda di mercato.
L' indice dei prezzi al consumo è una proxy del costo del lavoro e dei servizi necessari per la produzione dei metalli.[2]
Le dummy temporali servono a cogliere le differenti dinamiche dei prezzi di alluminio e zinco che si sono verificate nel corso degli ultimi anni.
Di seguito si riporta una tabella contenente i risultati di stima delle variabili di lungo periodo.
Elasticità dei prezzi dell'alluminio e zinco alle diverse variabili esplicative
Varialibili esplicative | Prezzo alluminio | Prezzo zinco | ||
Coefficiente | P-value | Coefficiente | P-value | |
Rottami | 0.68 | 0.00 | 0.48 | 0.00 |
Materia prima, diversa energia | 0.05 | 0.58 | 0.34 | 0.00 |
Gas naturale JKM | 0.07 | 0.00 | 0.03 | 0.01 |
Ciclo economico | 1.09 | 0.01 | 0.43 | 0.33 |
Indice dei prezzi al consumo | 0.13 | 0.67 | 0 | n.d. |
Dummy temporali (2020-01 : 2023-10) | 0.09 | 0.00 | 0.03 | 0.07 |
Dall' output di regressione emerge che il coefficiente dei rottami di alluminio (0.68) risulta superiore rispetto a quello dei rottami di zinco (0.48).
Dato che la variabile dipendente e le variabili esplicative sono espresse in logaritmi, i coefficienti di regressione indicano le elasticità della dipendente alle variazioni delle esogene.
Questo significa che ceteris paribus, un aumento dei prezzi dei rottami di alluminio del 10% comporta un aumento del prezzo dell'alluminio del 6.8%, mentre un aumento dei rottami di zinco produce un aumento del prezzo dello zinco del 4.8%.
Ma quello che differenzia maggiormente i due mercati, è il diverso impatto del prezzo dei minerali. Nel caso dell'alluminio, infatti, l'effetto del prezzo dell'allumina è molto basso e, soprattutto, i risultati di stima con consentono di ritenerlo "certamente" diverso da zero. Nel caso, invece, dello zinco il prezzo dei minerale è relativamente elevato e i risultati di stima indicano con "certezza" che esso è diverso da zero.
Questi dati confermano l'ipotesi che il mercato del riciclo influenza maggiormente il prezzo dell'alluminio rispetto a quello dello zinco.
I prezzi dell'energia risultano significative sia nel mercato dell' alluminio che in quello dello zinco.
In particolare si evidenzia che il mercato dell' alluminio è più sensibile ai prezzi dell' energia (0.07) rispetto al mercato dello zinco (0.03).
Conclusioni
Dai risultati di regressione è emerso come il mercato del riciclo condiziona maggiormente il prezzo dell'alluminio rispetto a quello dello zinco.
Il prezzo dell'alluminio registra un' elasticità di 0.68 nei confronti del prezzo dei rottami, mentre il prezzo dello zinco ha dimostrato un'elasticità inferiore, pari a 0.48.
Altro aspetto emerso in questa analisi è che i prezzi dello zinco sono sensibili a quelli dei minerali di zinco, mentre i prezzi dell'alluminio sono indifferenti rispetto all'andamento dell'allumina.
Questa analisi ci consente di giustificare in termini di diversa importanza del mercato del riciclo il maggior prezzo che lo zinco ha sui mercati internazionali rispetto all'alluminio. Essa però è anche una chiara indicazione dell'importanza del mercato del riciclo per ridurre i consumi energetici e i prezzi delle commodity, e migliorare la sicurezza di approvvigionamento.
Appendice
Risultati di stima dell'equazione dei prezzi dell'alluminio
In seguito si riportano i risultati delle stime di lungo periodo effettuate col metodo di Engle e Granger.
Risultati di stima dell'equazione dei prezzi dello zinco
[1] Si veda Unindustria Roma
[2] Si sta ipotizzando che i salari siano indicizzati all'inflazione.