Stabili i prezzi del gas in Europa

Le temperature sopra la media stagionale e i forti venti hanno caratterizzato le ultime sessioni di mercato, scaturendo in Europa un calo della domanda

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Gas Naturale

Settimana all’insegna della stabilità per i prezzi del gas in Europa: i principali indicatori energetici hanno complessivamente subito poche variazioni nonostante le notizie non rassicuranti che giungono dal Medioriente.
Di seguito vengono illustrate le quotazioni di venerdì 26 gennaio sul mercato del gas naturale e la relativa variazione rispetto al venerdì precedente:

  • TTF Olanda 28.1 €/MWh (-0.3 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 27.7 €/MWh (-0.1 €/MWh)
  • HenryHub USA 8.5 €/MWh (+0.6 €/MWh)
  • PSV Italia 28.1 €/MWh (-1.2 €/Mwh)
  • JKM Asia 29.2 €/MWh (-0.8 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Le temperature sopra la media stagionale e i forti venti hanno caratterizzato le ultime sessioni di mercato, scaturendo in Europa un forte calo della domanda. Nello specifico la domanda di gas residenziale è calata in media del 33%, mentre i prelievi dagli stoccaggi si sono ridotti del 57%, passando da 4738 GWh/giorno a 2680GWh/giorno.
Resta elevato l’export di gas norvegese in Europa: i flussi dai metanodotti del Mare del Nord hanno trasportato in media 2516 GWh/giorno, con un incremento di + 69 GWh/giorno rispetto alla settimana precedente.
Proseguono senza sosta i combattimenti nel Mar Rosso tra la coalizione a guida statunitense e britannica e i ribelli Houthi, alterando in modo significativo le rotte commerciali internazionali. Secondo quanto riportato da AGBI, QatarEnergy è stata costretta a ritardare le spedizioni di GNL verso l'Europa, con l'Italia come primo Paese ad esserne direttamente colpito. La società energetica italiana Edison ha infatti comunicato la scorsa settimana che un carico previsto entro il 5 febbraio è stato cancellato. La nave sarebbe dovuta arrivare al terminal GNL Adriatico di Rovigo. Edison ha stipulato un contratto che le garantisce per 25 anni una fornitura di 6.5 miliardi di metri cubi di GNL all'anno con QatarEnergy, il secondo esportatore mondiale di GNL. Secondo la società di analisi Kpler, il Qatar ha deviato in totale sette spedizioni dal Canale di Suez tra il 15 e il 17 gennaio e ha ufficialmente comunicato il 29 gennaio che le navi dirette in Spagna e Italia subiranno un ritardo nelle consegne di 11 giorni.

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Petrolio

Crescono i prezzi del petrolio: il Brent ha chiuso in forte risalita rispetto al venerdì precedente a 83.6 $ al barile (+5 $/Bbl). Simile la dinamica del WTI, che ha fatto registrare l’ultima sessione quota 78 $ al barile, in crescita di +4.6 $/Bbl rispetto alla chiusura della settimana precedente.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Il 2023 è stato un anno record per il consumo di petrolio in India. Il Paese è in procinto di superare la Cina come principale consumatore prima del 2030. Secondo i dati del Ministero del Petrolio e del Gas Naturale indiano, il consumo di petrolio del Paese ha raggiunto lo scorso anno 231 milioni di tonnellate, in crescita rispetto ai 219 milioni di tonnellate del 2022.
Molteplici sono i fattori che stanno guidando il paese asiatico: l’urbanizzazione, l'industrializzazione e la crescita della classe media stanno infatti determinando un rapido aumento del consumo di prodotti petroliferi per il riscaldamento, l'illuminazione, i trasporti e i prodotti petrolchimici.
Analizzando ad esempio il settore dei trasporti, mentre la domanda in Cina è sempre più soddisfatta dai veicoli elettrici, frenando di conseguenza la crescita dei consumi dei prodotti petroliferi, quella indiana resta ancora in gran parte soddisfatta dai motori a combustione interna, soprattutto grazie alla loro maggiore accessibilità.
Mentre il consumo di petrolio della Cina dovrebbe raggiungere il picco prima della fine del decennio e iniziare a diminuire, secondo le stime quello dell'India continuerà ad aumentare fino al 2030.

Carbone Termico

Stabili i prezzi del carbone in Europa: l’API2 month-ahead ha chiuso la sessione di venerdì a 106 dollari/ton, in linea rispetto alla settimana precedente.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Whitehaven Coal, il principale produttore australiano di carbone, ha dichiarato nell’ultimo report che la produzione di carbone nel secondo trimestre 2023 è diminuita del 6% rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 5 Mton, a causa della minore produzione della miniera di Narrabri. Rispetto ai dati dell’anno precedente, però, vi è stata complessivamente una crescita del 17%. Il prezzo medio del carbone registrato dall'azienda è stato di 216 dollari australiani/ton nel secondo trimestre, mentre il mix di vendite è stato composto per il 91% da carbone termico e per la restante parte da carbone metallurgico.
La società ha dichiarato di volere in futuro orientare il proprio business verso il carbone metallurgico, nonostante siano consapevoli che la domanda di carbone termico resti elevata nei mercati tradizionali ed emergenti dell'Asia.