L'elasticità incrociata dei prezzi quale strumento aggiuntivo all'analisi di mercato
Dallo schema domanda-offerta all'elasticità incrociata: guida alla comprensione delle dinamiche di mercato
Pubblicato da Matteo Nascone. .
Mercati Concorrenziali Strumenti e MetodologieL'analisi della struttura e delle determinanti di un mercato è un elemento fondamentale per prevedere le tendenze economiche e formulare adeguate strategie sulla dinamica dei prezzi. La comprensione di questi principi risulta essenziale soprattutto per quanto riguarda i mercati delle commodity per l'elevata variabilità dei loro prezzi e per il rilevante impatto che hanno sui costi delle imprese di trasformazione.
Lo studio dei prezzi di una commodity in un contesto di concorrenza perfetta richiede un’analisi approfondita delle condizioni di domanda e offerta, in quanto questi elementi costituiscono le determinanti base del funzionamento di un mercato. Nel classico schema di domanda e offerta (qui sotto riportato) la curva di domanda si riferisce alla quantità di una commodity che i consumatori sono disposti ad acquistare ai vari livelli di prezzo, mentre quella di offerta indica la quantità di un bene che i produttori sono disponibili a vendere ai diversi prezzi. Il punto di equilibrio, dove la quantità domandata è uguale alla quantità offerta, stabilisce il prezzo di mercato della commodity. Variazioni di questi elementi fondamentali, causate da fattori come cambiamenti nelle preferenze dei consumatori o nei costi di produzione, spostano il punto di equilibrio del mercato, modificando i prezzi.
Un'analisi più ampia dei prezzi delle commodity richiede un approccio multidimensionale che vada oltre le dinamiche di domanda e offerta del bene in esame e consideri anche le interazioni del suo prezzo con quello di altri beni. Quest’ultimo aspetto consente di introdurre il concetto di elasticità incrociata dei prezzi, che misura la variazione di un prezzo di una commodity dovuta alle variazioni di altri prezzi.
Attraverso l’analisi dell’elasticità incrociata dei prezzi è possibile studiare quattro diverse casistiche.
Beni sostituti
Il primo caso riguarda l’analisi degli effetti di sostituibilità tra due commodity che possono essere utilizzate l'una in sostituzione dell'altra. Quando due beni sono sostituti, un aumento del prezzo di un bene porterà ad un aumento della domanda del bene sostituto, perchè le imprese utilizzatrici preferiranno il bene più economico. Un possibile esempio di beni sostituti è rappresentato dal PET vergine e dal PET riciclato, due plastiche molto usate nella produzione di bottiglie per bevande (per un'analisi di questo caso si veda l'articolo Le quotazioni del PET vergine e riciclato ).
L'elasticità incrociata dei prezzi di due commodity sostituti è naturalmente positiva.
La figura sopra riportata, illustra gli effetti sui mercati dei beni sostituti A e B nel caso in cui la diminuzione dell'offerta del bene A porti ad un aumento del suo prezzo e ad un aumento della domanda del bene sostituto B.
Beni complementari
Al contrario, i beni complementari sono beni con una elasticità incrociata dei prezzi negativa, in quanto se il prezzo di un bene aumenta, la domanda del bene complementare tenderà a diminuire. Ad esempio, il litio e il cobalto sono commodity complementari nella produzione delle batterie elettriche: entrambi i metalli sono infatti cruciali per la produzione di batterie agli ioni di litio, usate in dispositivi elettronici e veicoli elettrici. Se il prezzo del litio aumenta, la sua domanda per la produzione di batterie diminuirà. Questo comporterà una diminuzione anche della domanda di cobalto, determinando una riduzione del suo prezzo. Le variazioni dei prezzi del litio e del cobalto tendono quindi, ceteris paribus, a muoversi in senso opposto.
La figura sopra riportata, illustra gli effetti sui mercati dei beni complementari A e B. In questo caso una riduzione dell'offerta del bene A, porta ad un aumento del suo prezzo e ad una riduzione della sua domanda. Data la complementarietà del bene B, la sua domanda si ridurrà determinando una riduzione del suo prezzo. A fronte di un aumento del prezzo del bene A, la complementarietà dei beni porta quindi ad una riduzione del prezzo del bene B[1].
Beni congiunti
L’elasticità incrociata dei prezzi può anche essere utilizzata anche per l’analisi dei beni prodotti congiuntamente. Due beni si dicono congiunti se sono prodotti contemporaneamente attraverso lo stesso processo produttivo e gli stessi input; un esempio è rappresentato dalla benzina, che viene prodotta congiuntamente al gasolio all’interno delle raffinerie di petrolio. Un aumento della domanda di benzina porterà ad un contemporaneo aumento del suo prezzo e della sua offerta. Poichè il gasolio è prodotto congiuntamente alla benzina, l'offerta del gasolio registrerà un aumento senza che contemporaneamente aumenti la sua domanda. Il mercato del gasolio dovrà necessariamente trovare un nuovo punto di equilibrio attraverso la riduzione del prezzo.
La figura sopra riportata, illustra gli effetti sui mercati dei beni congiunti A e B, nel caso in cui aumenti la domanda del bene A. Questo determina un aumento del prezzo e dell'offerta. La maggior produzione del bene A determina a sua volta una maggiore offerta del bene B e la riduzione del suo prezzo.
Costi di produzione
Infine l’elasticità incrociata dei prezzi è particolarmente utile quale strumento di analisi della relazione tra prezzo degli input e prezzo di produzione della commodity considerata. Un aumento dei prezzi degli input si traduce infatti in un aumento dei costi di produzione e in uno spostamento verso l'alto della curva di offerta. Ad ogni livello di produzione considerato, infatti, sono necessari prezzi più alti per rendere conveniente all'impresa quel volume di offerta. L’elasticità incrociata tra i prezzi degli input (costi di produzione) e i prezzi di output di una commodity è quindi positiva.
Uno schema di sintesi
Lo schema che segue sintetizza il segno delle diverse elasticità incrociata dei prezzi nei quattro casi di analisi considerati.
Conclusioni
L’utilizzo dell'elasticità incrociata dei prezzi integra l'analisi di base, riguardante la domanda e l'offerta di un mercato, consentendo uno studio più completo delle determinati che concorrono a formare il prezzo di una commodity. Solo considerando anche questo strumento di analisi è possibile formulare scenari di previsione con una elevata probabilità di realizzazione.
[1] Anche nel caso di un aumento dell'offerta del bene A, i prezzi dei due beni variano in senso opposto, con una diminuzione del prezzo del bene A e un aumento del prezzo del bene B.