Dinamiche sparse dei prezzi delle commodity in attesa di lumi sulla politica monetaria
Aumentano le probabilità di un ritardo del taglio dei tassi di interesse
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeDinamica dell'inflazione USA
I nuovi dati riguardanti la dinamica dell'inflazione USA segnalano un ulteriore aumento dei prezzi nel mese di febbraio.
Secondo i dati dell'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) statunitense la crescita dell'inflazione headline è stata dello 0.4% m/m, in linea con quanto atteso dagli analisti. Sorprende invece, leggermente al rialzo, il dato dell'IPC core1, che registra un aumento dello 0.4% m/m, rispetto allo 0.3% m/m atteso dagli analisti.
Analizzando i dati su base tendenziale, la situazione che emerge non è migliore: l'indice generale dei prezzi registra una crescita dal 3.1% al 3.2% a/a, mentre l'indice core rallenta, ma meno del previsto, raggiungendo un valore del 3.8% dal 3.9% a/a.
La causa principale della persistenza dell'inflazione è ancora dovuta ai servizi non abitativi che continuano a registrare un tasso di crescita dello 0.6% m/m. I servizi abitativi, invece, seppur crescendo lievemente meno, continuano comunque a registrare dei tassi di crescita ancora troppo elevati dell'ordine dello 0.4% m/m e del 5.7% a/a. Oltre a ciò, si aggiunge anche una ripresa dei prezzi dei prodotti energetici, che a causa dell'aumento della benzina registrano una crescita su base mensile del 2.3%.
Questi dati segnalano quindi che il problema dell'inflazione USA è ancora lontano dall'essere risolto dato che la crescita dei prezzi dal lato dei servizi non ha ancora accennato a fermarsi.
Politica monetaria della Federal Reserve
La prossima settimana nelle date del 19-20 marzo si terrà la prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), dalla quale ci si attende dei tassi di interesse invariati. Come per quanto detto nella riunione della BCE, della scorsa settimana, l'importanza nell'osservare le dichiarazioni della FED, non sarà tanto per avere la conferma del mantenimento degli attuali tassi di interesse, ma per notare se ci sarà o meno un cambio dei toni durante le dichiarazioni ufficiali. Il mercato si attende, infatti, che a fronte dei nuovi dati sull'IPC USA, il presidente Powell si mostrerà meno accomodante rispetto al meeting di gennaio.
Attualmente il mercato si aspetta ancora un primo taglio dei tassi nella riunione del 12 giugno 2024, con 3 tagli da 25 punti base entro la fine di quest'anno. Non mancano tuttavia alcuni analisti che hanno già iniziato a posticipare la data del taglio dei tassi alle riunioni di luglio e settembre.
Per poter riuscire a prevedere in anticipo, con relativa sicurezza, quando avverrà il primo taglio dei tassi, sarà fondamentale osservare i dati sull'inflazione di marzo. Ci si attende, infatti, che anche la FED, proprio come la BCE, adotterà un approccio strettamente dipendente dai dati e, molto probabilmente, eviterà di dichiarare in modo esplicito la data in cui avverrà l'allentamento della politica monetaria restrittiva. Se i dati di marzo non mostreranno un primo rallentamento concreto dell'inflazione è molto probabile che la data del cambio di politica monetaria, slitterà nel mese di luglio o settembre.
Andamento dei prezzi delle commodity
In quest'ultimo periodo, nei mercati delle commodity, iniziano a intensificarsi dinamiche differenti dei prezzi, sia per l'andamento della tendenza (rialzista o ribassista), sia per le determinanti macroeconomiche che influenzano le varie famiglie di prezzo.
Il settore dell'energia risulta essere quello più sensibile ai fenomeni di breve periodo e continua a registrare oscillazioni legate principalmente agli attuali rischi geopolitici.
Il settore dei metalli, al contrario, è guidato maggiormente da fattori macroeconomici, ma registra delle tendenze, anche molto differenti, a seconda della tipologia di metallo presa in considerazione. La famiglia dei ferrosi è al momento caratterizzata da una tendenza ribassista, dovuta principalmente a un eccesso di offerta derivato dalla debolezza della domanda cinese. Al contrario, i metalli non ferrosi sembrano iniziare a seguire una tendenza all'aumento dei prezzi.
Altro caso ancora riguarda il prezzo dell'oro, considerato il bene rifugio per eccellenza. Questo comporta che i suoi prezzi sono molto sensibili all'andamento della politica monetaria e, infatti, quando c'è stata la notizia di un possibile taglio dei tassi a giugno, il suo prezzo è fortemente aumentato.
Di seguito si riporta la dinamica dei prezzi dell'oro, quotati al Chicago Mercantile Exchange (CME).
Prezzo spot dell'oro quotato al Chicago Mercantile Exchange (CME)
Dal grafico si evidenzia che, dopo il forte rialzo avvenuto la scorsa settimana (influenzato per lo più dalle dichiarazioni riguardanti la politica monetaria), i prezzi dell'oro hanno continuato ad oscillare rimanendo attorno agli attuali livelli di prezzo. Sicuramente, la notizia di un possibile ritardo del primo taglio dei tassi non ha sostenuto la recente dinamica crescente dei prezzi dell'oro.
Ci si aspetta che i prezzi dell'oro continueranno a rimanere volatili e fortemente legati alle prossime dichiarazioni riguardanti i temi della politica monetaria.
[1] Indice dei prezzi al consumo depurato dalle sue componenti più volatili: energia e inflazione.
ENERGIA
Questa settimana l'indice finanziario dei prodotti energetici ha registrato una svolta verso l'alto, attribuibile al recente andamento dei prezzi petroliferi.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
La heamap dei prezzi energetici segnala un aumento settimanale della media mobile a 3 giorni dei prezzi del petrolio e dei suoi derivati. Questa crescita è stata influenzata ancora una volta da restrizioni dal lato dell'offerta e dagli attuali rischi geopolitici. Le restrizioni dal lato dell'offerta derivano dall'annuncio della compagnia nazionale saudita Saudi Aramco, che ha dichiarato di voler ridurre la fornitura di greggio a causa della manutenzione dei giacimenti petroliferi. Per quanto riguarda, invece, gli attuali rischi geopolitici, gli ultimi attacchi dei droni ucraini, contro i 3 impianti petroliferi russi, hanno contribuito fortemente all'aumento del prezzo del petrolio avvenuto negli ultimi giorni.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
MATERIE PLASTICHE
L'indice finanziario delle materie plastiche quotate in Cina subisce anch'esso una svolta positiva. Anche in questo caso la sua dinamica sembra essere stata influenzata prevalentemente dall'andamento del Brent e dagli altri prezzi petroliferi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
FERROSI
I due indici finanziari dei metalli ferrosi continuano a seguire una chiara tendenza alla diminuzione, che risulta molto più accentuata per il mercato cinese rispetto a quello europeo. Ormai da tempo, infatti, il mercato cinese risulta caratterizzato da un eccesso di offerta, derivato dalla debolezza della domanda interna. Questo aspetto è particolarmente evidente nel caso dei minerali di ferro, i cui prezzi quotati al CME sono tornati a registrare dei livelli di 110 $/tonnellata.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Dalla heatmap dei ferrosi si evidenziano le caduti dei prezzi: dei minerali di ferro Cina, dei tondini di acciaio e dei coils a caldo Cina.
HeatMap dei prezzi dei metalli ferrosi in euro
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Gli indici dei prezzi finanziari dei non ferrosi industriali accentuano la loro dinamica crescente dei prezzi.
Un contributo importante è stato sicuramente attribuito dalla dinamica dei prezzi del rame, che è stata influenzata da nuove notizie recenti sul mercato cinese. Secondo i dati di Shanghai Metals Market (SMM), la produzione cinese di rame raffinato è scesa del 2% nel mese di febbraio e ci si aspetta che continuerà a scendere anche nei prossimi mesi. La China Nonferrous Metals Industry Association ha infatti dichiarato, che questo mercoledì, 19 imprese produttrici di rame hanno concordato di ridurre
la produzione, prolungando i lavori di manutenzione e ritardando la messa in funzione di nuovi impianti.
decisione di coordinarsi per ridurre la produzione: l’attività – spiega una nota – sarà rallentata, anche anticipando e prolungando le manutenzioni primaverili, e la messa in funzione di nuovi impianti verrà rinviata.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Dalla heatmap dei non ferrosi industriali emerge una crescita dei prezzi generalizzata che riguarda non solo il rame, ma anche nichel, piombo e zinco.
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro
ALIMENTARI
Questa settimana i due indici finanziari dei tropicali e dei cereali hanno registrato delle lievi oscillazioni che si sono opposte alla loro attuale tendenza. Queste variazioni non risultano tuttavia sufficienti per poterne modificare la dinamica.
D'altro canto continua ad accentuarsi la recente crescita degli oli alimentari.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
TROPICALI
La heatmap degli alimentari tropicali continua a evidenziare una variazione positiva della media mobile dei prezzi del cacao.
Si registra, invece, un calo dei prezzi del caffè, a fronte dell'aumento avvenuto nella settimana precedente.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
OLI
La heatmap degli oli alimentari mette in evidenzia i prezzi che stanno contribuendo ad aumentare la tendenza al rialzo dell'indice finanziario degli oli. Tra essi emerge principalmente quello dell'olio di semi di soia, la cui produzione è prevista al ribasso per l'annata 2023/2024.