Prosegue lo "stop and go" dei prezzi delle commodity

Migliorano lentamente le aspettative di crescita mondiale ma l'inflazione non è ancora del tutto domata

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Politica Monetaria

L'economia americana continua a stupire per la sua resilienza alla fase di debolezza del ciclo economico mondiale. Il recente Summary of Economic Projections1 ha evidenziato al rialzo le previsioni dell'economia americana sul PIL, ma anche quelle sul deflatore core, e ha ridimensionato le proiezioni del tasso di disoccupazione[2].

La riunione del FOMC del 19-20 marzo ha confermato le previsioni degli analisti di un mantenimento degli attuali tassi di interesse degli Stati Uniti.
Durante la conferenza stampa il presidente Powell ha mantenuto un tono accomodante, non dimostrandosi particolarmente preoccupato dal nuovo rialzo imprevisto dell'inflazione core USA, che potrebbe essere dovuto a effetti stagionali. La FED sembra quindi confermare l'intenzione di effettuare 3 tagli da 25 punti base entro la fine dell'anno. Il presidente Powell ha però evidenziato che l'evoluzione della politica monetaria dovrà certamente dipendere dall'andamento dei dati sul tasso di inflazione e non sarà possibile effettuare un taglio al costo del denaro se non si sarà fiduciosi che l'inflazione si muoverà in modo sostanziale verso il 2%. Ad eccezione di particolari shock imprevisti sul fronte inflazione, il mercato continua ad attendersi un primo taglio dei tassi a partire da giugno 2024.

Produzione Industriale globale

Dai nuovi dati sulle stime flash del PMI composito europeo è emerso che l'economia dell'eurozona si è quasi stabilizzata nel mese di marzo. La stima del PMI composito è infatti salita da 49.2 a 49.9, allontanandosi di un solo punto decimale dal valore soglia di 50 punti, che rappresenta lo spartiacque tra crescita economica e contrazione. L'aumento del PMI composito è attribuibile principalmente al settore dei servizi, il cui PMI è aumentato da 50.2 a 51.1. Continua invece a soffrire il settore manifatturiero che registra una contrazione per il dodicesimo mese consecutivo.
Altro dato emerso riguarda il possibile calo del costo dei servizi e dei prezzi alla produzione nel mese di marzo. Quest'ultimo dato potrebbe essere particolarmente importante per avere un'ulteriore conferma che il primo taglio dei tassi da parte della BCE avverrà nel mese di giugno 2024.

Rimanendo nell'ambito della produzione industriale, questa settimana sono usciti dei nuovi dati riguardanti l'economia cinese. Secondo il Bureau of Statistics cinese la produzione industriale è aumentata del 7% su base annua nel mese di febbraio. Il dato superiore alle aspettative è attribuibile principalmente all'accelerazione della produzione generalizzata, specialmente per quanto riguarda le industrie private e il settore dell'elettronica. Emerge inoltre un aumento degli investimenti fissi nominali che, nel mese di febbraio, salgono del 4.2% su base annua.
Nei primi due mesi dell'anno la contrazione degli investimenti del settore immobiliare si è ridotta al -9% a/a rispetto al -11%a/a registrata negli ultimi due mesi dello scorso anno. Questo dato continua ad indicare una situazione critica dell'economia cinese, che tuttavia sta lentamente migliorando.

Mercati delle commodity

L'incertezza sull'intensità del rallentamento dell'inflazione nei paesi industrializzati e sulla effettiva debolezza del ciclo economico mondiale si riflette sui prezzi delle commodity e sulle veloci prese di profitto dopo brevi periodi di tendenza registrati dai prezzi. In quest'ultima settimana, infatti, i prezzi di alcune commodity hanno registrato delle oscillazioni contrarie a quelli che apparivano come tendenze in atto. Questo aspetto ha riguardato sopratutto la famiglia dei metalli: i metalli ferrosi hanno interrotto il loro trend decrescente di prezzo, mentre i metalli non ferrosi hanno registrato un calo, ad inizio settimana, contrario alla loro tendenza rialzista delle settimane precedenti.
Anche il prezzo dell'oro ha interrotto la fase di crescita, senza tuttavia registrare significativi movimenti in direzione opposta. L'incertezza sul prezzo dell'oro è dato dal fatto che gli investitori avevano timori che la Federal Reserve avrebbe attuato solamente 2 tagli dei tassi da 25 punti base entro la fine dell'anno (a causa dei dati sull'inflazione della scorsa settimana), ma dopo l'atteggiamento accomodante di Powell si sono tranquillizzati.
Di seguito è riportato l'andamento della serie storica dei prezzi dell'oro, quotati al Chicago Mercantile Exchange (CME).

Prezzo spot dell'oro quotato al Chicago Mercantile Exchange (CME)
Prezzo spot dell'oro quotato al Chicago Mercantile Exchange (CME)

[1] Rapporto realizzato dalla Federal Reserve sulle previsioni dei principali indicatori macroeconomici.
[2] Per il 2024 la crescita del PIL è stata rivista dall'1.4% al 2.1%, per il 2025 dall'1.9% al 2% e per il 2026 dall'1.9% al 2%.
Il deflatore core per il 2024 è stato rialzato a un valore di 2.6% (rispetto al 2.4% precedentemente stimato), mentre si sono confermati i due dati del 2025 (2.2%) e del 2026 (2%).
Il tasso di disoccupazione per il 2024 e per il 2026 è stato abbassato dal 4.1% al 4%, mentre la stima del 2025 è mantenuta al 4.1%.

ENERGIA

Questa settimana l'indice finanziario dei prodotti energetici ha registrato delle oscillazioni di breve periodo causate dagli ultimi attacchi ucraini alle raffinerie di petrolio russe. Dopo questo inizio rialzista, dovuto all'aumento temporaneo dei prezzi del petrolio, l'indice degli energetici ha subito nuovamente una correzione che ha riabbassato il livello dei prezzi.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heamap dei prodotti energetici segnala un aumento più accentuato dei prezzi del gas e di alcuni derivati del petrolio (propano e butano).
I prezzi del Brent, nonostante il rialzo avvenuto ad inizio settimana, non segnalano un aumento significativo, dato che sono tornati a calare già dalla giornata di mercoledì e a fine settimana si sono riavvicinati al livello di 85 $/barile.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi dei degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario delle materie plastiche quotate in Cina rimane caratterizzato da un trend positivo, ma conclude questa settimana con una correzione al ribasso.

Indice Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

FERROSI

Questa settimana i due indici dei metalli ferrosi hanno interrotto la loro dinamica decrescente dei prezzi. In particolare, l'indice dei ferrosi Cina, che nell'ultimo periodo è stato carattirazzato da un ribasso più intenso, ha subito un lieve aumento nel corso di quest'ultima settimana.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Questa settimana i due indici dei metalli non ferrosi registrano un calo significativo, in controtendenza rispetto alla dinamica delle settimane precedenti.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Dalla heatmap dei non ferrosi industriali emerge un calo dei prezzi di piombo e nickel, avvenuto principalmente nei primi giorni settimanali.

HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali

 

ALIMENTARI

Questa settimana l'indice finanziario degli alimentari tropicali prosegue la sua dinamica di aumento dei prezzi, guidata dalle preoccupazioni delle prossime previsioni metereologiche.
L'indice finanziario degli oli alimentari continua a registrare un trend crescente, ma inizia a subire delle piccole correzioni al ribasso.
L'indice finanziario dei cereali inizia, invece, a discostarsi dal suo recente trend ribassista, registrando un aumento dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia degli alimentari
CEREALI

La heatmap dei cereali segnala una crescita dei prezzi di frumento, mais e soia, a fronte di un calo dei prezzi dell'avena.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi dei cereali

TROPICALI

La heatmap degli alimentari tropicali continua a evidenziare una crescita dei prezzi del cacao. Si evidenzia, inoltre, una dinamica differente tra i prezzi delle due tipologie di caffè. Il caffè arabica risulta in calo a causa di un surplus di offerta, mentre quello robusta è in aumento per via di un deficit previsto per la raccolta della stagione 2024/2025.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi degli alimentari tropicali