Elevata produzione da rinnovabili e calo della domanda mettono pressione ai prezzi del gas

Andamento settimanale delle commodity energetiche

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Gas Naturale

Le quotazioni del contratto TTF front-month sono calate di -0.5 €/MWh venerdì con la chiusura a 30 €/MWh.
Di seguito vengono illustrate anche le variazioni delle quotazioni di venerdì 10 maggio sul mercato del gas naturale, rispetto al venerdì precedente:

  • TTF Olanda 30.0 €/MWh (-0.5 €/MWh)
  • NBP Regno Unito 28.9 €/MWh (-0.8 €/MWh)
  • HenryHub USA 7.1 €/MWh (+0.3 €/MWh)
  • PSV Italia 30.4 €/MWh (-1.4 €/MWh)
  • JKM Asia 33.2 €/MWh (-0.1 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Il calo dei prezzi è dovuto al fatto che i fondamentali favorevoli sono tornati a guidare i partecipanti al mercato: temperature più elevate e forte produzione da rinnovabili hanno alleviato le preoccupazioni delle scorse settimane. La graduale riduzione della domanda unita ad un lieve aumento dell’offerta sta favorendo un incremento dell’attività di riempimento degli stoccaggi, dopo il rallentamento dei giorni scorsi. Per quanto riguarda i flussi norvegesi, si segnala che dal 21 maggio partirà una nuova serie di manutenzioni programmate, le quali si estenderanno anche nel mese di giugno.

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Petrolio

Dopo la più grande perdita in tre mesi avvenuta settimana scorsa, i futures del Brent hanno chiuso a 82.8 $/bbl mentre il WTI a 78.3 $/bbl, rispettivamente con un calo dello 0.2% ed un aumento dello 0.2% su base settimanale.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

La prospettiva di un mantenimento degli attuali tassi d’interesse per un periodo più lungo del previsto, fattore che potrebbe danneggiare la domanda di petrolio, ha portato ad un crollo dei prezzi nel fine settimana, controbilanciato però dall’assenza di un accordo tra Israele ed Hamas nonostante le intense trattative ed i continui attacchi con droni ucraini verso le raffinerie russe. Il mercato ha inoltre risentito dei dati sugli inventari statunitensi, che hanno mostrato un’inattesa crescita degli stock di benzina e distillati, confermando la percezione di una domanda stagnante.
I commenti della Fed nel fine settimana hanno evidenziato una certa riluttanza nel tagliare i tassi d'interesse nel breve termine. Tuttavia, se i prezzi della benzina rimarranno stabili durante l'estate, soprattutto se le raffinerie statunitensi aumenteranno la produzione, la Fed potrebbe considerare un taglio dei tassi in anticipo rispetto alle previsioni. Il calo dei margini di raffinazione, specialmente per il diesel, ha suggerito l’ipotesi di tagli alla produzione: in Asia alcuni raffinatori hanno già ridotto il loro output, mentre l’OPEC+ valuta se ridurre ulteriormente la produzione nella seconda metà dell’anno, pur trovando in disaccordo alcuni membri, in particolare l’Iraq.

Carbone Termico

Il prezzo futures del carbone API2 (contratto di giugno) è rimasto stabile nel corso della settimana chiudendo venerdì a 106.9 $/t.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

Le esportazioni statunitensi sono in aumento nella costa orientale, mentre proseguono le operazioni per ripulire il canale di Baltimora dopo la caduta del ponte. Nel frattempo, la domanda di carbone in Europa rimane molto debole, con la Germania che nel 2024 ha ridotto la produzione di energia elettrica da carbone del 70% rispetto all’anno precedente.
Riguardo ad API2, i prezzi sembrano essere ben supportati dal lato dell’offerta, specialmente dopo le ultime sanzioni degli USA sulle aziende produttrici di carbone russe, che han creato problematiche ai paesi che ancora lo importano. Riguardo la produzione, Glencore ha riportato un calo del 7% su base trimestrale e del 2% su base annua: quest’ultimo dato segnala un indebolimento della domanda, che insieme a livelli elevati di scorte sui mercati e prezzi più bassi del gas e GNL, ci fanno ipotizzare una visione neutrale se non ribassista nel medio lungo periodo.