Seconda settimana di riduzione dei prezzi finanziari delle commodity
La posticipazione al 2025 della fase significativa di riduzione dei tassi di interesse ha indebolito le spinte al rialzo dei prezzi
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimePrimo taglio dei tassi di interesse della BCE
Nella giornata di giovedì 6 giugno la Banca Centrale Europea (BCE) ha attuato il primo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, come già largamente anticipato dagli analisti.
Il nuovo tasso sui depositi è del 3.75%, quello sulle operazioni di rifinanziamento è del 4.25% e quello sul rifinanziamento marginale del 4.5%.
La scelta attuata dalla BCE di effettuare un primo taglio dei tassi è giustificata dalla riduzione dell'inflazione e dal calo delle aspettative future sulla crescita dei prezzi. La presidente Christine Lagarde ha però precisato che la scelta del taglio dei tassi non è stata presa all'unanimità.
La BCE sembra, infatti, restare cauta sull'andamento futuro della politica monetaria, evitando di dichiarare esplicitamente quando avverrà il prossimo taglio dei tassi di interesse. L'approccio della banca centrale rimarrà fortemente incentrato sui dati e le decisioni per eventuali tagli verranno prese di riunione in riunione.
Attualmente il mercato si attende un prossimo taglio dei tassi per la riunione del 12 settembre, mentre rimane più incerta la data per il terzo taglio. Se i dati sull'inflazione dovessero mostrare dei cali evidenti una prima data possibile potrebbe essere il 12 dicembre, altrimenti verrà rimandato al 2025.
Nonostante questa prima riduzione dei tassi di interesse da parte delle BCE, è opinione condivida dagli analisti finanziari che bisognerà attendere il 2025 per registrare una diminuzione significativa dei tassi su entrambe le sponde dell'Atlantico.
Crescita del PMI servizi Cina
I nuovi dati rilevati da Caxin segnalano una crescita imprevista del PMI cinese sui servizi che nel mese di maggio arriva a 54 punti, contro i 52.5 registrati ad aprile. Questa crescita è sicuramente più intensa rispetto a quella rilevata dal NBS, che attestava un aumento del PMI sui servizi da 50.3 a 50.5.
Entrambe le rilevazioni confermano comunque un miglioramento del settore terziario cinese che resta in una fase espansiva[1] per il diciassettesimo mese consecutivo.
Andamento delle materie prime
I mercati finanziari delle commodity hanno registrato una riduzione generale del livello dei prezzi particolarmente intensa nei primi giorni della settimana, fatta eccezione per il settore degli alimentari tropicali che continua a seguire un trend rialzista.
I settori che hanno subito le maggiori variazioni al ribasso ad inizio settimana sono gli energetici, i non ferrosi e i cereali, con la differenza che gli energetici hanno mostrato una maggiore ripresa nel corso degli ultimi giorni. I mercati dei metalli ferrosi e degli oli alimentari hanno registrato anch'essi delle riduzioni nei primi giorni settimanali, ma più contenute rispetto a quelle dei settori sopra citati.
Dinamica dei prezzi del petrolio
Una commodity che ha registrato un forte calo dei prezzi ad inizio settimana è il petrolio, che nonostante l'estensione dei tagli alla produzione dell'OPEC per il 2025 è tornato ad un livello di prezzo inferiori a 80 $/barile.
Di seguito si riporta la serie storica dei prezzi del petrolio quotati all'Intercontinental Exchange (ICE). Nel grafico
è stata inserita una linea in corrispondenza del livello di 80$/barile per evidenziare i periodi in cui il
prezzo del Brent è risultato superiore o inferiore.
Prezzi spot del Brent in dollari al barile, quotati all'Intercontinental Exchange (ICE)
Dall'analisi del grafico emerge come, al netto di qualche oscillazione di breve periodo, il prezzo del petrolio continua a restare attorno agli 80 $/barile, considerato il prezzo informale di riferimento che guida le decisioni dell'OPEC+.
In una fase di forti incertezza sia economica che politica, questa relativa stabilità del prezzo del petrolio è anche il risultato
di una maggiore capacità dell'OPEC nel formulare scenari credibili della futura domanda sul mercato petrolifero e di adeguare
la propria offerta alle condizioni di mercato.
L'OPEC, infatti, prevede una significativa ripresa della domanda mondiale di petrolio solo per la fine del 2025.
Per questo motivo, nella riunione di domenica 2 giugno sono stati estesi fino a dicembre 2025 i tagli produttivi obbligatori
per tutti i paesi dell'Organizzazione, fatta eccezione per gli Emirati Arabi Uniti che hanno ottenuto un aumento del tetto alla produzione per via del riconoscimento della crescita della loro capacità estrattiva. Ai tagli di produzione obbligatori si aggiungono
quelli volontari,
fatti da alcuni paesi. Anche questi saranno mantenuti per tutto il 2024 per poi essere gradualmente ridotti nel corso del 2025.
[1] Si parla di fase espansiva quando il valore dell'indice è superiore ai 50 punti.
ENERGIA
L'indice dei prodotti energetici registra un forte crollo nei primi giorni della settimana, per poi riprendersi parzialmente dalla giornata di mercoledì.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Dalla heatmap degli energetici si evidenzia la caduta generale dei prezzi, fatta eccezione per l'Henry Hub (gas naturale USA), il carbone termico e il PUN (Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica italiana)
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
MATERIE PLASTICHE
L'indice finanziario delle materie plastiche ha seguito una discesa dei prezzi in linea con l'andamento delle quotazioni del petrolio.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
FERROSI
Gli indici dei ferrosi registrano una caduta dei prezzi dovuta alla discesa dei minerali di ferro.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Prosegue la riduzione dei prezzi dei metalli industriali non ferrosi quotati su entrambe le borse finanziarie (London Metal Exchange e Shanghai Futures Exchange), a fronte del loro recente aumento che era stato amplificato da fattori speculativi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Dalla heatmap dei non ferrosi si rileva una variazione settimanale negativa della media mobile a 3 giorni per quasi tutti i prezzi dei non ferrosi, ad eccezione per il molibdeno e le leghe di alluminio secondario.
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro
ALIMENTARI
Dall'analisi degli indici finanziari degli alimentari emerge una caduta dei cereali e degli oli, a fronte di un aumento dell'indice dei tropicali.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari | |
Cereali e Oli | Tropicali |
CEREALI
La heatmap dei cereali evidenzia la discesa dei prezzi di frumento e avena.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
TROPICALI
La heatmap di seguito riportata segnala un aumento settimanale dei prezzi di tutti gli alimentari tropicali presenti su PricePedia.