Tassi d'interesse stabili ritardano il possibile rialzo delle materie prime
L'aumento delle stime sull'inflazione futura USA sposta in avanti la fase di riduzione significativa dei tassi
Pubblicato da Luca Sazzini. .
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La debolezza della domanda mondiale di materie prime si contrappone ai mercati finanziari, guidati dai fondi, che spingono per una nuova fase rialzista dei loro prezzi. In questo contesto, l'ago della bilancia è sempre più rappresentato dalle variazioni dei tassi di interesse. Nei prossimi mesi, potremmo assistere a movimenti significativi nei prezzi di alcune materie prime. Tuttavia, senza una riduzione significativa dei tassi di interesse, è improbabile che si verifichi un aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime.
In questo contesto, è cruciale l'analisi dell'inflazione nelle principali economie mondiali e delle decisioni delle relative autorità monetarie.
Inflazione USA
I dati sul Consumer Price Index (CPI) degli Stati Uniti hanno registrato una diminuzione dell'inflazione nel mese di maggio.
L'indice headline è rimasto stabile su base mensile, ma su base annua è sceso dal 3.4% al 3.3%.
L'indice core, che esclude i beni più volatili come energia e alimentari, è diminuito su base mensile dallo 0.3% allo 0.2% e su base annuale dal 3.6% al 3.4%.
Un dato particolarmente positivo riguarda la significativa moderazione dei prezzi dei servizi non abitativi. Dopo un calo nel secondo semestre del 2023, i prezzi avevano ripreso a salire, suscitando preoccupazione tra gli analisti. A maggio, tuttavia, la variazione mensile dei servizi abitativi è stata nulla, un netto miglioramento rispetto agli aumenti dello 0.2% di aprile e dello 0.8% di marzo.
Politica monetaria FED
La riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) di questa settimana si è conclusa con il mantenimento degli attuali tassi di interesse.
Le previsioni dell'inflazione per il biennio 2024-2025 sono state riviste rispettivamente al 2.6% e al 2.3%, entrambe in aumento rispetto alle stime precedenti del 2.4% e del 2.2%. Anche le previsioni dell'inflazione core sono state riviste al rialzo, con una crescita nel 2024 dal 2.6% al 2.8% e nel 2025 dal 2.2% al 2.3%.
Queste revisioni non sono attribuibili ai dati sull'inflazione di maggio e aprile, ma alla crescita inattesa dei prezzi registrata nel primo trimestre del 2024. Durante la conferenza stampa, Powell ha riconosciuto i recenti miglioramenti dell'inflazione, ma ha sottolineato che non sono ancora sufficienti per garantire che l'inflazione stia effettivamente convergendo verso l'obiettivo prefissato.
Dalla riunione del FOMC è emersa una notevole incertezza sul numero dei tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve entro la fine dell'anno. Come di consueto, la banca centrale rimarrà fortemente dipendente dai dati. Se i prossimi dati sull'inflazione continueranno a essere positivi come quelli degli ultimi due mesi, potrebbero verificarsi due tagli dei tassi nei mesi di settembre e dicembre 2024. In caso contrario ci sarà un unico taglio dei tassi entro la fine del 2024, che resta previsto per la riunione di settembre.
Dinamica dei prezzi delle materie prime
Questa settimana le variazioni più intense sui mercati finanziari delle commodity hanno riguardato i prezzi del petrolio e dei suoi derivati, che hanno recuperato le cadute dei prezzi registrate la scorsa settimana.
Il rialzo dei prezzi petroliferi è stato supportato sia dal calo delle scorte negli Stati Uniti che dall'annuncio del Dipartimento dell'Energia (DoE) USA di voler acquistare 6 milioni di barili di petrolio greggio per aumentare la riserva strategica.
Il mercato dei metalli industriali, specialmente quello dei non ferrosi, consolida un trend ribassista che capovolge
la tendenza alla crescita
dei prezzi dei non ferrosi dei mesi scorsi, amplificata da fattori speculativi.
I prezzi degli alimentari registrano una maggiore stabilità, ad eccezione del cacao che rimane ancora caratterizzato da un forte trend rialzista.
ENERGIA
Dopo la caduta della scorsa settimana l'indice dei prezzi energetici registra una ripresa trainata dal prezzo del petrolio.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
La heatmap evidenzia un forte aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e del gas naturale
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
MATERIE PLASTICHE
Dopo la forte oscillazione positiva di venerdì scorso, l'indice finanziario delle materie plastiche riprende la sua discesa dei prezzi.
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FERROSI
Continua la caduta degli indici finanziari dei metalli ferrosi. Da inizio 2024 i due indici dei ferrosi, Europa e Cina, sono diminuiti in dollari rispettivamente del -12% e -14%.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Persiste la riduzione dei prezzi dei metalli industriali non ferrosi quotati sui mercati finanziari London Metal Exchange (LME) e Shanghai Futures Exchange (SHFE).
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
La heatmap dei non ferrosi segnala la caduta dei prezzi di nichel, alluminio e piombo, a fronte di un aumento dei prezzi dello stagno.
HeatMap dei prezzi dei metalli non ferrosi industriali in euro
ALIMENTARI
Dall'analisi degli indici finanziari degli alimentari emerge il trend rialzista dei prodotti tropicali guidati dalla crescita dei prezzi del cacao.
I prezzi dei cereali e degli oli alimentari hanno subito delle variazioni settimanali per lo più laterali che non ne hanno alterato la dinamica.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari | |
Cereali e Oli | Tropicali |
CEREALI
La heatmap dei cereali evidenzia un aumento dei prezzi di mais, riso e farina, a fronte della riduzione di frumento e avena.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
TROPICALI
La heatmap di seguito riportata segnala la forte crescita dei prezzi del cacao, che continua a sostenere la dinamica rialzista dell'indice dei tropicali.