Aggiornamento a giugno 2024 dei prezzi dell'urea

Forte differenza tra il prezzo delle esportazioni cinesi di urea ed il relativo prezzo interno

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Fertilizzanti Determinanti dei prezzi

L'urea è il fertilizzante azotato più diffuso al mondo, grazie alla sua elevata concentrazione di azoto (46%) che la rende più efficiente per l'agricoltura. L'elevata percentuale di azoto consente all'urea di fornire maggiori nutrienti rispetto agli altri fertilizzanti, a parità di quantità utilizzata. Un altro vantaggio dell'urea è che rispetto agli altri fertilizzanti azotati è un prodotto relativamente economico. Questi fattori la rendono una materia prima importante, soprattutto per il settore agricolo europeo, che è un settore fortemente dipendente dalle importazioni estere di urea.

In questa analisi forniremo un aggiornamento a giugno 2024 dei prezzi dell'urea, mostrando la relazione presente tra i prezzi finanziari e quelli fisici, rilevati alle dogane delle 3 principale aree geografiche mondiali: Unione Europea, Stati Uniti e Cina. Forniremo inoltre, un'analisi sui principali paesi esportatori a livello mondiale di urea per verificare quali hanno percepito degli aumenti inferiori dei prezzi nel corso del ciclo 2021-2022, quando si è determinato un forte squilibrio a livello mondiale tra domanda e offerta di urea.

Prezzi dell'urea sui mercati finanziari

All'interno dei mercati finanziari l'urea è negoziata sia sui mercati regolamentati che su quelli non regolamentati, definiti anche con il termine "Over The Counter" (OTC)1. Un prezzo finanziario dell'urea rilevato sui mercati OTC è disponibile sul sito di Trading Economics, mentre quello presente sui mercati finanziari regolamentati è quotato alla borsa cinese Zhengzhou Commodity Exchange (ZCE).
Nel grafico che segue si riporta il confronto tra il prezzo cinese quotato allo Zhengzhou Commodity Exchange (ZCE) ed il prezzo OTC di fonte Trading Economics.

Confronto tra i prezzi finanziari dell'urea
Confronto tra i prezzi finanziari dell'urea

Dal confronto tra le due serie e storiche emerge come il prezzo sul mercato interno cinese, rappresentato dalle quotazioni al ZCE, sia stato maggiormente protetto dal rincaro dei prezzi nel biennio 2021-2022 che ha portato i prezzi OTC a raggiungere dei livelli di prezzo doppi rispetto a quelli presenti sul mercato finanziario ZCE.

Per effettuare un'analisi più approfondita sulla dinamica dei prezzi, si riporta una tabella contenente le medie annue dei due prezzi finanziari dal 2019 al 2024.

Medie annue dei prezzi finanziari dell'urea
201920202021202220232024
F+-Consegna a 1 mese-Urea Cina (ZCE) N.A. 210 310 378 315 279
O-Trading Economics-Urea (Trading Economics) 231 216 426 717 354 315

Entrambe le serie storiche presentano una dinamica di prezzo simile, ad eccezione del biennio 2021-2022 in cui i prezzi OTC hanno registrato dei rialzi molto maggiori.
A fronte di livelli dei prezzi quasi identici nel 2020, la media annua dei prezzi OTC è aumentata più del doppio nell'arco di un anno rispetto alla crescita della media annua che si è verificata sul mercato finanziario cinese ZCE. Questa variazione nella crescita dei prezzi è ancora più evidente nel 2022, in cui il prezzo finanziario cinese è aumentato solamente di 68 euro/tonnellata, mentre quello OTC è cresciuto di quasi 300 euro/tonnellata.

 

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Analisi dei prezzi doganali dell'urea

Nel grafico che segue si riporta il confronto tra i prezzi fisici rilevati alle dogane europee, statunitensi e cinesi.

Confronto tra i prezzi doganali dell'urea
Confronto tra i prezzi finanziari dell'urea

Dall'analisi del grafico si evidenzia il forte allineamento tra i prezzi europei, americani e cinesi sia in termini di dinamiche che in termini di livelli. La correlazione presente tra le varie serie storiche non è mai inferiore a 0.95 (su un massimo di uno), indicando la presenza di un mercato mondiale dell'urea caratterizzato da forti contaminazioni di prezzo tra i vari mercati doganali.

Confrontando i prezzi doganali delle esportazioni cinesi di urea con i prezzi finanziari precedentemente riportati emerge che i prezzi delle esportazioni cinesi di urea risultano significativamente più elevati rispetto a quelli presenti sul mercato interno, quotati allo ZCE. I prezzi delle esportazioni doganali cinesi si sono, infatti, allineati al livello dei prezzi presente sugli altri mercati regionali. Quest'ultimo aspetto è ancora più evidente dall'analisi della tabella delle medie mobili annuali dei prezzi doganali dell'urea.

Medie annue dei prezzi doganali dell'urea
201920202021202220232024
D-Last Price EU-Urea 243 219 385 689 361 349
D-Storico USA-Urea - Import 261 229 370 590 377 317
D-Storico Cina-Urea (Cina FOB) 258 225 338 543 363 301

La tabella evidenzia che i prezzi doganali sopra riportati, oltre ad essere caratterizzati da una dinamica comune tra loro, condividono dei livelli di prezzo relativamente simili. Tra il 2019 e il 2020 si registra una debole caduta dei prezzi, seguita da una ripresa che porta al raggiungimento di nuovi punti di massimo nell'anno 2022. Successivamente si è registrata una riduzione dei prezzi che è continuata fino ad oggi.
Le variazioni più intense hanno riguardato soprattutto i prezzi europei, che nel biennio 2021-2022 hanno subito dei forti rincari dovuti all'aumento dei costi di produzione. In quegli anni, infatti, i prezzi del gas naturale europeo e dell'ammoniaca (utilizzati entrambi come input produttivi per l'urea) sono cresciuti notevolmente, comportando una crescita dei prezzi dell'urea.
I prezzi americani e cinesi hanno seguito anch'essi la stessa dinamica di quelli europei, ma hanno registrato dei rialzi leggermente più bassi durante il ciclo 2021-2022.
Altro dato che emerge è che i prezzi delle esportazioni cinesi, nel 2022, si sono rivelati superiori di 165 euro/tonnellata rispetto a quelli presenti sul mercato interno riportati nella tabella precedentemente analizzata.

Principali esportatori mondiali di urea nel 2023

Di seguito si riporta un grafico a barre orizzontale rappresentate i principali esportatori mondiali di urea nel 2023.

Grafico a barre orizzontali sui principali paesi esportatori di urea
Confronto tra i prezzi finanziari dell'urea

Dal grafico a barre orizzontali emerge che la Cina è il terzo esportatore mondiale di urea dopo Russia e Quatar. La capacità della Cina di riuscire ad essere autonoma per la produzione di urea le ha consentito di mantenere una dinamica dei prezzi dell'urea sul mercato interno più stabile durante il biennio 2021-2022. Questa stabilità dei prezzi interni non si è però mantenuta sui prezzi delle esportazioni di urea, che si sono adattati ai restanti prezzi internazionali, pur mantenendo dei livelli leggermente più bassi.

L'Europa non essendo un produttore di urea è rimasta fortemente vincolata dall'offerta proveniente dalla Russia durante il biennio 2021-2022. Questo aspetto ha comportato una forte crescita del prezzo in Europa dovuta a possibili timori di un'eventuale carenza di offerta causata dallo scoppio della guerra in Ucraina. In quegli anni, infatti, seppur le esportazioni Russe in Europa non siano diminuite, si è verificato un azzeramento delle importazioni europee provenienti dall'Ucraina e dalla Bielorussia. L'Europa ha quindi cercato di ridurre la propria dipendenza dalla Russia aumentando le importazioni di urea provenienti dall'area MENA (Middle East-North Africa).
Quest'ultimo aspetto, unito al venir meno dei timori legati alla carenza di offerta sul mercato UE, ha contribuito a riportare i livelli dei prezzi europei in linea con quelli registrati negli altri mercati regionali già a partire dal 2023.

Conclusioni

L'elevata correlazione tra i vari prezzi regionali dell'urea ha confermato l'ipotesi dell'esistenza di un mercato internazionale dell'urea caratterizzato da prezzi simili tra loro.
Durante la fase di eccesso di domanda nel biennio 2021-2022 la Cina, uno dei principali produttori ed esportatori di urea, ha mantenuto i prezzi interni dell'urea quotati al mercato finanziario ZCE relativamente bassi (378 euro/tonn.), ma ha adeguato i prezzi delle sue esportazioni al prezzo presente sul mercato mondiale (543 euro/tonn.).
Il paese ad aver subito gli incrementi maggiori di prezzo è stata l'Unione Europea per via della sua eccessiva dipendenza dalle esportazioni russe, che ha portato l'UE ad una corsa agli acquisti dell'urea causata dai timori di una possibile riduzione dell'offerta russa.


[1] Per un approfondimento sui mercati non regolamentati si rimanda all'articolo: "Prezzi delle commodity: rilevazioni da fonti primarie";
[2] Si veda l'articolo: "Il prezzo dell'urea tra timori di scarsità e costi elevati";
[3] Si veda l'articolo: "Prezzo europeo dell'urea verso la normalizzazione"