Tariffe e prezzi delle commodity

L'ipotesi di una crescita delle tensioni commerciali tra USA, Cina e UE aumenta il rischio di prezzi delle commodity più elevati

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Procurement Tariffe sulle importazioni

La decisione della Commissione Europea di procedere verso l'applicazione di tariffe aggiuntive all'attuale 10% sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore tensione commerciale tra le principali aree economiche del pianeta.

La Commissione Europea ha sempre utilizzato lo strumento tariffario all'interno delle regole stabilite dall'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC, o World Trade Organization - WTO). Queste regole, tuttavia, sono tutt'altro che stringenti, lasciando ampi margini di azione ai singoli paesi. È possibile, quindi, che si vada verso un periodo di aumento delle tariffe da parte dell'UE, soprattutto sulle importazioni dalla Cina.
Poiché la Cina è uno dei principali paesi da cui l'UE importa materie prime, il rischio di aumenti dei prezzi delle commodity legati a possibili aumenti tariffari non è trascurabile. Può essere, quindi, utile una breve disamina dei diversi tipi di misure tariffarie che la Commissione Europea può utilizzare e come queste sono state, fino ad ora, applicate nell'ambito delle importazioni di materie prime nell'UE.

Diversi tipi di misure tariffarie

Oltre alle normali misure tariffarie, che seguono il principio OMC della Nazione più Favorita (Most-Favoured-Nation, MFN), e alle tariffe ridotte nell'ambito di accordi bilaterali di libero scambio (Free Trade Agreements - Tariffe preferenziali), l'UE ha sviluppato nel tempo molte altre misure tariffarie "speciali". Tra, queste, le misure che possono portare ad un aumento dei prezzi delle materie prime importate sono molteplici e possono essere raggruppate nelle seguenti categorie:

  1. dazi e misure antidumping e/o compensative: sono misure specifiche adottate per proteggere l'industria europea da pratiche commerciali sleali, come il dumping (vendita di prodotti a prezzi inferiori al costo di produzione) e le sovvenzioni ingiuste da parte di paesi terzi;
  2. dazi supplementari: possono essere imposti oltre ai normali dazi doganali. Spesso sono misure di salvaguardia (safeguard), imposte per proteggere un'industria nazionale da un aumento improvviso e significativo delle importazioni che minaccia di causare un grave danno. Sono temporanei e destinati a dare alle industrie locali il tempo di adeguarsi alle nuove condizioni di mercato;
  3. quote tariffarie: sono misure che stabiliscono limiti quantitativi per l'importazione di specifici beni a tariffe ridotte o nulle. Le quote tariffarie possono essere preferenziali, basate su accordi commerciali specifici, oppure non preferenziali, applicate in modo non discriminatorio a tutte le importazioni;
  4. controlli e restrizioni alle importazioni: sono misure adottate per controllare e limitare l'importazione di determinati prodotti per motivi di sicurezza, ambientali, sanitari, di rispetto delle normative internazionali o per rispettare standard europei riguardanti massa netta, unità supplementari, peso netto, e altre caratteristiche fisiche o legali;
  5. meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism - CBAM): questo meccanismo, introdotto a maggio 2023, mira a equiparare le merci importate alle merci prodotte nell'UE in termini di oneri dovuti per le emissioni di CO2.

Queste misure tariffarie rappresentano strumenti cruciali per la politica commerciale dell'UE, utilizzati per garantire una concorrenza leale e per proteggere le industrie locali da pratiche commerciali sleali o da importazioni che possono causare danni economici significativi.

Misure tariffarie in essere sulle importazioni di commodity

Al fine di valutare quale è stata la politica tariffaria dell'UE e come questa potrà svilupparsi nei prossimi anni, può essere utile una mappatura di quali sono le tariffe generali UE applicate sulle diverse commodity importate e quali sono le misure speciali attualmente in essere.

Tariffe generali

Le tariffe generali sono quelle applicate alle importazioni di materie prime (commodity) e, più in generale, di merci secondo il principio dell'OMC della Nazione più Favorita. Questo principio stabilisce che un paese membro dell'OMC deve estendere qualsiasi riduzione tariffaria concessa a un altro paese membro a tutti gli altri membri dell'OMC, ad eccezione dei casi in cui tale riduzione sia parte di accordi bilaterali o regionali di libero scambio (tariffe preferenziali[1]).

Nella tabella che segue sono riportate, per le varie famiglie di prezzi di PricePedia, la numerosità delle commodity che ricadono nei diversi intervalli di tariffa indicati nelle colonne. Poiché non tutte le tariffe sono espresse come percentuale del valore dell'importazione (tariffe ad valorem), ma alcune sono specifiche (ossia calcolate come un importo fisso per unità di merce importata, indipendentemente dal valore della merce), nella tabella è presente una colonna che conteggia le commodity con tariffe di questo tipo.

Numerosità di commodity per livello di tariffa

Famiglia commodityNulla<2%2%-5%5%-9%SpecificheTotale
Energetici111203035
Ferrosi883760104
Non Ferrosi2502516066
Chimici Organici1201172297
Plastiche ed Elastomeri130040053
Chimici Inorganici11214760103
Chimica: Specialty10729037
Alimentari625113156
Fibre Tessili132196040
Legno e Carta54028065
Componentistica meccanica00127019
Componentistica elettrica10130014
Componentistica elettronica35000035

Dall'analisi presentata in tabella risulta evidente come una quota molto elevata (quasi il 40%) delle commodity importate sia esente da dazi sulle importazioni. Tra queste, le famiglie che presentano la percentuale maggiore di prodotti con tariffa nulla sono quelle dei Ferrosi, del Legno e Carta e, soprattutto, della Componentistica elettronica. Le tariffe nulle sulle importazioni di carta e legno trovano giustificazione nella scarsità della materia prima legno sul territorio europeo. Le tariffe nulle sulle componenti elettroniche riflettono l'elevata dipendenza dell'UE dall'Asia per questi beni intermedi. Meno giustificate sembrano le tariffe nulle sulla quasi totalità delle importazioni dei ferrosi. Questa anomalia è compensata da una elevata numerosità di interventi speciali in vigore sui prodotti di questa famiglia.
All'opposto, le famiglie che rientrano nell'industria chimica presentano aliquote tariffarie mediamente elevate, segnalando una speciale attenzione dell'Unione a salvaguardare, anche tramite tariffe generali, questo importante comparto industriale.

Misure speciali

Le misure tariffarie speciali dell'UE (sopra descritte), attualmente in vigore sulle importazioni di commodity nell'UE, sono molteplici e riguardano molti paesi. Tra questi, una elevata numerosità di misure riguardano le importazioni dalla Cina.
Nella tabella che segue è riportata, per le diverse famiglie di prodotti della classificazione PricePedia, la numerosità dei prodotti interessati dai vari tipi di misure attuammente in vigore sulle importazioni dalla Cina.

Numerosità di commodity per misura in vigore sulle importazioni dalla Cina

Famiglia commodityAntidumpingAntidumpingControlliNessunaTotale
e quotee quotemisura
Energetici0003535
Ferrosi5291033104
Non Ferrosi5005964
Chimici Organici4009397
Plastiche ed Elastomeri1005253
Chimici Inorganici300100103
Chimica: Specialty1003637
Alimentari0015556
Fibre Tessili1003940
Legno e Carta0006565
Componentistica meccanica7001219
Componentistica elettrica1001314
Componentistica elettronica0003535

Su 722 prodotti analizzati, sono 95 le commodity oggetto di interventi speciali dell'UE sulle importazioni dalla Cina. La maggior parte riguarda misure di dazi antidumping e compensativi applicati quasi interamente su commodity della famiglia dei ferrosi. I prodotti interessati vanno dai lamierini magnetici ai coils di acciaio, laminati sia a caldo che a freddo, sia legati che ferritici e austenitici, dalla vergella ad alcuni tipi di tubi saldati di acciaio non legato. Tra le commodity delle altre famiglie figurano prodotti come la melamina, il diossido di titanio, le lamiere di alluminio e il polietilene tereftalato (PET).

Conclusioni

Dal 2018, con lo scoppio della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, è cambiato l'orientamento delle principali economie del mondo in termini di politiche tariffarie. Si è passati da una visione globale dell'economia mondiale, in cui tutti gli interventi finalizzati a sostenere gli scambi internazionali avevano ricadute positive su tutti i paesi del mondo, a una visione in cui il commercio internazionale è diventato un'area di scontro tra "The West and the Rest".
In questo nuovo contesto, la politica tariffaria è diventata uno strumento cruciale per sostenere le imprese nazionali e proteggerle dalla competizione, soprattutto se scorretta, delle imprese estere.

Le tariffe doganali sono ora utilizzate strategicamente per combattere le pratiche commerciali sleali, come il dumping e i sussidi statali distorsivi. L'Unione Europea, seguendo questa tendenza globale, ha adottato misure antidumping e compensative su varie commodity, in particolare quelle della famiglia dei ferrosi.

È probabile che nel prossimo futuro non saranno pochi i casi di aumenti delle tariffe sulle importazioni da parte dell'UE, soprattutto attraverso l'uso di dazi antidumping e compensativi. Questa tendenza riflette una crescente attenzione alla protezione delle industrie strategiche europee e alla promozione di condizioni di concorrenza più eque sul mercato globale. Le tariffe potranno essere aumentate anche per altre categorie di prodotti, replicando quanto già fatto per molte commodity della famiglia dei ferrosi.
Inoltre, l'introduzione di meccanismi come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) evidenzia l'intenzione dell'UE di integrare considerazioni ambientali nelle sue politiche commerciali, cercando di equilibrare la protezione economica con gli obiettivi di sostenibilità. Questo approccio integrato potrebbe diventare un modello per altre nazioni.

Gli effetti dei cambiamenti in atto sui prezzi europei delle commodity potrebbero non essere marginali.


[1] Le tariffe preferenziali sono tariffe ridotte applicate nell'ambito di accordi di libero scambio (Free Trade Agreements, FTA) bilaterali o regionali, che non devono necessariamente essere estese a tutti i membri dell'OMC.