L'importanza dell'antimonio e il rischio di approvvigionamento per l'Unione Europea
L'assenza di un'industria europea dell'antimonio espone l'UE all'offerta internazionale della Cina
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Non Ferrosi Materie Prime CriticheL'antimonio è un metallo semilucido di colore grigio-argento che quando viene riscaldato reagisce con l'ossigeno per formare il triossido di antimonio, un composto chimico ampiamente utilizzato come ritardante di fiamma nelle plastiche, nelle gomme, nelle vernici e nei tessuti.
L'utilizzo di antimonio come ritardante di fiamma rappresenta circa il 43% del consumo mondiale di antimonio, gli altri principali usi all'interno dell'industria moderna sono:
- per la produzione di batteria al piombo (32% del consumo mondiale): l'aggiunta di antimonio migliora la resistenza alla trazione e le caratteristiche di carica, riducendo la produzione di idrogeno indesiderato durante la carica;
- leghe di piombo (14% del consumo mondiale): utilizzate nella produzione di cuscinetti nel settore automobilistico e in oggetti domestici e decorativi;
- catalizzatore per la produzione di polietilene tereftalato (PET) (6% del consumo mondiale);
- nella produzione di vetro chiaro di alta qualità (5%): l'antimonio viene utilizzato come agente di degassamento per rimuovere le bolle d'aria intrappolate nel vetro durante la fase di raffreddamento.
L'Unione Europea ha riconosciuto l'importanza strategica dell'antimonio e lo ha inserito all'interno della lista delle Critical Raw Materials1 per via del suo elevato rischio fornitura. L'UE risulta, infatti, fortemente dipendente dalle esportazioni di minerali di antimonio da parte della Turchia, che da sola rappresenta la maggioranza delle importazioni europee di minerali di antimonio. Ma, soprattutto, è fortemente dipendente dalla Cina sia per le importazioni di ossido di antimonio che di antimonio metallico.
Principali Esportatori di antimonio
Nella tabella di seguito riportata si mostrano due grafici a barre orizzontali indicanti i principali esportatori mondiali di minerali di antimonio e di antimonio greggio nel 2023.
Principali esportatori mondiali di minerali di antimonio nel 2023 | Principali esportatori mondiali di antimonio greggio nel 2023 |
Dall'analisi dei grafici a barre orizzontali emerge che nel 2023, il principale esportatore di antimonio è stata la Russia, seguita dal Tagikistan e dalla Cina.
La Cina, che in passato possedeva più della metà della produzione mondiale di antimonio, ha ridotto la propria capacità estrattiva per via dell'esaurimento delle miniere e delle normative ambientali più severe che hanno comportato la chiusura di miniere illegali non conformi alle normative ambientali. La Russia ed il Tagikistan, al contrario, hanno visto la propria capacità produttiva espandersi nel corso degli ultimi anni ed al momento sono considerati i principali esportatori di minerali di antimonio.
La Cina è prevista continuare ad essere il principale fornitore per l'offerta futura di minerali di antimonio, anche se al momento ha volontariamente ridotto le proprie esportazioni per evitare un esaurimento delle proprie scorte nazionali.
Per quanto riguarda l'antimonio greggio i principali esportatori a livello mondiale sono il Tagikistan e la Cina. Anche i Paesi Bassi registrano delle elevate esportazioni, che riguardato soprattutto re-esportazioni di materiale precedentemente importato dalla Cina.
La Turchia, il principale partner commerciale dell'UE per le importazioni di minerali di antimonio, non rientra tra i principali esportatori a livello mondiale. L'Unione Europea potrebbe quindi cercare di diversificare maggiormente le proprie importazioni, al fine di attenuare il rischio fornitura derivante dalla concentrazione delle importazioni da un unico paese terzo.
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Analisi dei prezzi doganali dell'antimonio
All'interno del mercato doganale dell'Unione Europea l'antimonio viene commercializzato sotto forma di: antimonio greggio, minerali di antimonio e ossidi di antimonio.
Nella tabella che segue si riportano le medie dei prezzi annui doganali del mercato europeo per ognuna delle tipologie di antimonio commerciate in UE.
Tabella delle medie annue dei prezzi doganali europei dell'antimonio
2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | |
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D-Last Price EU-Minerali di antimonio | 4790 | 3093 | 5958 | 7498 | 6491 | 7407 |
D-Last Price EU-Ossidi di antimonio | 6082 | 5180 | 7722 | 10923 | 10188 | 10095 |
D-Last Price EU-Antimonio greggio in polveri | 6002 | 4955 | 8783 | 12396 | 10892 | 11059 |
I prezzi doganali europei dell'antimonio presentano dei livelli molto simili tra loro, fatta eccezione per i minerali di antimonio che risultano più economici visto che necessitano di una maggiore lavorazione.
Dal 2019 al 2020 si è registrato un calo generale dei prezzi dell'antimonio, a cui è seguita una forte fase di crescita nel biennio 2021-2022. Nel 2023, i prezzi dell'antimonio hanno subito un leggero calo per poi tornare a rialzarsi nei primi mesi del 2024, ad eccezione dell'ossido di antimonio che ha mantenuto il prezzo costante. Attualmente i prezzi dell'antimonio greggio e degli ossidi di antimonio risultano di 11 mila e 10 mila euro/tonnellata, mentre quello dei minerali di antimonio è di 7400 euro/tonnellata.
Per verificare se il mercato dell'antimonio è un mercato mondiale oppure un mercato regionale si possono confrontare i vari prezzi degli ossidi di antimonio delle principali aree mondiali.
Nel grafico che segue si riporta la serie storica dei prezzi alle esportazioni cinesi degli ossidi di antimonio, confrontata con i prezzi doganali dell'Unione Europea e i prezzi delle importazioni degli Stati Uniti, per verificare come i primi influenzino gli altri.
Serie storiche dei prezzi doganali degli ossidi di antimonio
Dall'analisi delle tre serie storiche emerge la forte correlazione tra i vari prezzi doganali degli ossidi di antimonio, che suggeriscono la presenza di un mercato mondiale unico caratterizzato da una forte contaminazione dei prezzi, in cui la Cina svolge un ruolo di leadership.
Conclusioni
L'aumento delle norme a tutela della sicurezza comporterà una crescita della domanda mondiale di antimonio come ritardante di fiamma utilizzato per la prevenzione degli incendi.
I principali esportatori mondiali di minerali di antimonio sono la Russia, il Tagikistan e la Cina. La Cina, seppur abbia ridotto fortemente la propria produzione di antimonio nel corso degli ultimi anni, rimarrà probabilmente il principale fornitore per l'offerta futura, che al momento è prevista in calo. Con aspettative di crescita della domanda e di riduzione dell'offerta, è logico attendersi possibili situazioni di crisi mercato al lato dell'offerta.
L'Unione Europa è un'importatrice netta di antimonio che dipende dalle esportazioni dei minerali provenienti dalla Turchia e per le esportazioni cinesi per gli ossidi di antimonio e per l'antimonio metallico. Per attenuare i rischi di approvvigionamento l'UE sta investendo sul riciclo e il recupero di antimonio proveniente da materiali secondari e sta progettando di diversificare le proprie importazioni per limitare eventuali carenze di offerta futura del metallo.
[1] Per un approfondimento sulle Critical Raw Materials si rimanda all'articolo: "Materie Prime Critiche: l'importanza dei beni sostituti"