Prezzi delle commodity: fasi di trend sempre più brevi

Preoccupazioni per il commercio marittimo globale

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

Nell’articolo della scorsa settimana "Rimbalzo positivo dei prezzi finanziari delle commodity" si era evidenziato un aumento dei prezzi per tutte le principali famiglie merceologiche del mercato delle commodity. Questa settimana, la dinamica rialzista dei prezzi ha rigurdato solo la famiglia degli alimentari tropicali, per via degli aumenti dei prezzi del cacao e del caffè. Tutte le altre famiglie di prezzo hanno registrato delle riduzioni settimanali del livello dei prezzi, specialmente gli energetici.
L'indebolimento dell'uragano Beryl ha, infatti, attenuato alcune preoccupazioni dal lato fornitura, facendo tornare i livelli del Brent (ICE) attorno agli 85 $/barile.
Al momento i prezzi delle commodity continuano ad essere caratterizzati da oscillazioni dei prezzi determinate principalmente da fattori di breve periodo, piuttosto che da cambiamenti strutturali di domanda e offerta. Prima di poter assistere ad una ripresa duratura dei prezzi delle commodity sarà necessario un maggior allentamento della politica monetaria da parte della BCE e della FED, in modo da incentivare maggiormente la ripresa della domanda mondiale.

Con l'ultima riunione, la Banca Centrale Europea ha iniziato ad avviare una fase di politica monetaria espansiva effettuando un taglio da 25 punti base. La BCE rimane tuttavia molto cauta nell'effetture ulteriori tagli dei tassi e mantiene un'approccio legato fortemente all'andamento dei dati sull'inflazione. Per la riunione del 18 luglio della prossima settimana non ci si attende una variazione dagli attuali tassi dell'interesse. Il prossimo taglio si effettuerà probabilmente per il mese di settembre, a patto che ci siano ulteriori conferme sul raggiungimento del target del tasso di inflazione.

La Federal Reserve, al contrario della BCE, non ha ancora iniziato ad allentare la propria politica monetaria e non ha espressamente dichiarato quando avverrà il prossimo taglio dei tassi di interesse. Per questo motivo diventa importante analizzare la dinamica dell'inflazione in modo da riuscire ad anticipare quale sarà la data più probabile per il primo taglio dei tassi di interesse.

Dinamica dell’inflazione

USA

I dati riguardanti l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) degli Stati Uniti hanno segnalato una riduzione dell’inflazione nel mese di giugno, superiore alle previsioni degli analisti.
L’indice IPC ha registrato un calo dei prezzi su base mensile del – 0.1% m/m, contro le aspettative di un aumento dei prezzi dello 0.1% m/m.
La variazione dei prezzi su base annua ha evidenziato un rallentamento dell’inflazione al 3% a/a, rispetto al 3.3% a/a dello scorso mese.
L’indice core, ovvero il dato depurato dai beni più volatili (energetici ed alimentari), ha registrato una crescita su base mensile dello 0.1% m/m, contro lo 0.2% stimato dagli analisiti. Su base annua l’indice ha segnato un rialzo dei prezzi del 3.3% a/a, al di sotto rispetto al dato di maggio (3.4% a/a)

Questi dati rassicuranti sull’inflazione statunitense rafforzano le aspettative di un primo taglio dei tassi della FED per il mese di settembre 2024. La notizia che ha incoraggiato particolarmente il mercato è stata il calo dei prezzi registrato dall’IPC USA su base mensile. Se nei prossimi mesi si dovessero registrare ulteriori riduzioni dell’inflazione americana, la FED potrebbe effettuare addirittura due tagli entro la fine dell’anno.

Cina

L’Indice dei Prezzi al Consumo cinese segnala un rallentamento dell’inflazione a 0.2% a/a per il mese di giugno 2024, rispetto al dato precedente di 0.3%. Il rallentamento dell’inflazione è attribuibile all’attuale deflazione nel comparto degli alimentari (-2.1% a/a) e dei trasporti e telecomunicazioni (-0.3% a/a), oltre che al rallentamento dell’inflazione dei carburanti dal 6.3% a/a, al 5.6% a/a. L’inflazione core è rimasta invariata su base annua allo 0.6% a/a, ma ha subito una riduzione su base mensile dello -0.1% m/m.
Per i prossimi mesi ci si aspetta che la variazione dei prezzi al consumo rimanga positiva e al di sotto dell’1%, almeno fino alla fine del 2024.

Aumento del costo del trasporto navale

La riduzione della navigazione attraverso il Mar Rosso e il Canale di Panama, sta mettendo sotto pressione il commercio marittimo globale da ormai più mesi. Da quando è scoppiata la guerra in Medio Oriente, i costi del trasporto navale sono continuati ad aumentare e fino ad oggi il World Container Index, una misura della dinamica mondiale dei costi del trasporto marittimo, non ha mostrato alcun segnale di riduzione dei prezzi.
Da aprile, infatti, i prezzi delle principali rotte commerciali con partenza da Shanghai che transitano per il Mar Rosso, hanno continuato a salire e ad oggi raddoppiano ampiamente i loro livelli precedenti.
Dall'analisi del Baltic Dry index (BDI), l’indice di riferimento mondiale delle navi portarinfuse, emergono numerosi periodi di rialzo dei prezzi con l'ultimo massimo relativo raggiunto ad inizio del mese di luglio. Il BDI, essendo un indice volatile, ha registrato diverse fasi caratterizzate da variazioni negative dei prezzi, ma osservando l'andamento della dinamica al netto delle oscillazioni si evince comunque un forte rialzo rispetto ai livelli di inizio 2024.
Di seguito si riportano i grafici raffiguranti i due indici appena descritti.

Wolrd Container Index (WCI) Baltic Dry Index (BDI)
Wolrd Container Index (WCI) Baltic Dry Index (BDI)

ENERGIA

L'indice finanziario dei prezzi energetici PricePedia registra una riduzione dei prezzi nei primi giorni della settimana, seguita da un leggero recupero nei giorni finali.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

L'indebolirsi dell'uragano Beryl ha attenuato le preoccupazioni sulla fornitura, favorendo la discesa dei prezzi energetici.
Fortunatamente la maggior parte delle infrastrutture energetiche sembra esserne uscita indenne ed alcune infrastrutture stanno già riprendendo le operazioni, come ad esempio il porto di Corpus Christi, un importante hub di esportazione per il greggio degli Stati Uniti.
Di seguito si riporta la heatmap dei prezzi energetici espressi in euro, per mostrare le principali riduzioni registrate nel corso della settimana.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

La heatmap dei prezzi energetici PricePedia si colora in verde, ad eccezione del PUN che registra una crescita, tuttavia non significativa perchè dipendente dalla forte variabilità infrasettimanale dei prezzi.

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario delle materie plastiche quotate in Cina subisce una riduzione settimanale allineata con la riduzione dei prezzi petroliferi, seguita anch'essa da un recupero negli ultimi giorni.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

L'heatmap delle materie plastiche e degli elastormeri evidenzia una riduzione generale di tutti i prezzi finanziari contenuti nell'indice sopra graficato.

HeatMap dei prezzi delle materie plastiche in euro
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche in euro

FERROSI

Questa settimana entrambi gli indici dei metalli ferrosi tornano a seguire una dinamica di riduzione dei prezzi, più accentuata per l'indice cinese.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi dell'heatmap emerge una riduzione dei prezzi dei metalli ferrosi soprattutto sul mercato cinese.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi
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NON FERROSI INDUSTRIALI

Gli indici finanziari dei metalli non ferrosi quotati sui mercati finanziari del London Metal Exchange (LME) e dello Shanghai Futures Exchange (SHFE) mostrano una riduzione dei prezzi dei metalli non ferrosi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

Ad eccezione dello stagno e delle leghe di alluminio, che recuperano la caduta dei prezzi della settimana precedente, i prezzi dei non ferrosi risultano maggiormente caratterizzati da variazioni settimanali negative. Tra queste rientra anche la riduzione dei prezzi del Nichel, nonostante le recenti chiusure di miniere dovute a un eccesso di offerta da parte dell'Indonesia.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

Dopo le oscillazioni positive registrate nella settimana scorsa i prezzi degli indici dei cereali e degli oli alimentari tornano a seguire delle dinamiche ribassiste. Persiste invece la crescita dell'indice dei tropicali guidata dall'aumento dei prezzi del caffè e del cacao.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Cereali e Oli Tropicali
Indice PricePedia prezzi alimentari cereali e oli Indice PricePedia prezzi alimentari tropicali

CEREALI

Fatta eccezione per l'avena e soprattutto del riso, l'heatmap dei cerali segnala una riduzione settimanale del livello dei prezzi.

HeatMap dei prezzi in euro dei cerali
HeatMap dei prezzi in euro dei cerali

TROPICALI

Dalla heatmap dei tropicali si evidenzia in rosso l'aumento dei prezzi del caffè e del cacao, a fronte di un calo dei prezzi dello zucchero.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

La heatmap degli oli alimentari segnala una discesa dei prezzi che si oppone alla crescita registrata nella settimana precedente.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari