Analisi del mercato dei metalli: un approccio per cluster

Ai fini dell'analisi del mercato, è utile distinguere i metalli in tre diversi cluster

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Ferrosi Non Ferrosi Strumenti e Metodologie

I metalli rappresentano un numero elevato di elementi presenti in natura. Nella tavola periodica, su 118 elementi, 91 sono considerati metalli e 7 semimetalli.
Tra questi elementi definiti all'interno della famiglia dei metalli si possono distinguere vari sottogruppi composti da elementi omogenei tra loro.
Al fine dell'analisi economica dei mercati, in cui i diversi metalli sono scambiati, è utile distinguere le cinque tipologie di materiali in cui un metallo può essere commercializzato:

  • minerale: materia prima dalla quale si lavora e si estrae il metallo primario;
  • rottame: materie prima alternativa al minerale; la sua importanza sta aumentando grazie allo sviluppo dell'economia circolare;
  • metallo puro: tipologia di metallo caratterizzato da una forma metallica e composto da atomi di un singolo elemento;
  • lega metallica: metallo caratterizzato da una forma metallica e composto da atomi di più elementi;
  • ferrolega: lega del metallo con il ferro usata come input produttivo nei processi metallurgici;
  • composto chimico: tipologia di metallo legato chimicamente ad altri elementi, come ad esempio: ossigeno, cloro o zolfo.

Un elemento importante per condurre un'analisi di mercato è individuare dei cluster statistici, ovvero degli insiemi di elementi con caratteristiche omogenee, suddivisi sulla base di criteri specifici.
La scelta più complessa per effettuare un'analisi con un approccio per cluster è riuscire a stabilire dei criteri efficaci per suddividere il mercato in gruppi composti da elementi il più possibile omogenei tra loro.
In questa analisi si propongono due indici che permettono di suddividere il mercato dei metalli in differenti tipologie di cluster:

  • Il primo è dato dal rapporto tra il prezzo del metallo puro ed il prezzo del metallo nella forma di minerale;
  • Il secondo è dato dal rapporto tra il prezzo del metallo nella forma di ossido e il suo prezzo nella forma di minerale.

Sulla base dei risultati di questi due semplici indicatori, sono state individuate tre sottoclassi che possono essere utilizzate per analizzare i diversi mercati dei metalli.
Il grafico che segue raffigura l'analisi statistica sul mercato dei metalli, che utilizza un approccio per cluster basato sui due indicatori precedentemente descritti.

Divisione del mercato dei metalli in 3 cluster statistici
Divisione del mercato dei metalli in 3 cluster statistici

Nel grafico le sigle dei principali metalli sono circondate da cerchi con grandezze e colori differenti tra loro.
La grandezza del cerchio è una variabile data dal livello del prezzo del metallo, più esso è elevato, maggiore è l'area del cerchio che lo circonda. Ad esempio, dato che il cobalto (CO) ha dei livelli di prezzo che sono circa 10 volte quelli dell'alluminio (AL), è caratterizzato da un cerchio di diametro 10 volte maggiore.
Il colore del cerchio indica, invece, il cluster al quale appartiene il metallo in questione.

Un'altra caratteristica che si evidenzia dal grafico è la presenza di una bisettrice gialla che taglia il grafico in due parti.
Dove per bisettrice si intende il luogo geometrico che identifica i casi in cui il valore dell'asse delle ascisse (rapporto tra il prezzo del metallo puro ed il prezzo del minerale) è identico al valore dell'asse delle ordinate (rapporto tra il prezzo dell'ossido ed il prezzo del minerale).

La legenda rappresentata nel rettangolo situato sotto al grafico, evidenzia i colori dei tre cluster individuati:

  • il primo cluster è colorato in blu;
  • il secondo cluster è colorato in verde;
  • il terzo cluster è colorato in rosa.

Di seguito si riporta una descrizione dettagliata per ogni tipologia di cluster che è stata individuata.

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Cluster 1

In questo cluster sono raggruppati quegli elementi caratterizzati da un prezzo dell'ossido significativamente inferiore a quello del metallo puro.
Il posizionamento sullo scatter ball di questi elementi è, infatti, molto al di sotto della bisettrice, segnalando come il rapporto tra il prezzo dell'ossido e del minerale è significativamente inferiore al rapporto tra il prezzo del metallo puro e quello del minerale.
Questo suggerisce che gli elementi appartenenti a questo cluster sono caratterizzati da trasformazioni da minerali in ossido che sono meno complesse e costose rispetto alle trasformazioni da minerale a metallo puro.

Questa differenza nei rapporti tra prezzi significa che il prezzo dell'ossido è maggiormente dipendente dal prezzo del minerale di quanto non lo sia il metallo.

I metalli analizzati che sono stati raggruppati in questa tipologia di cluster sono: il cromo, l'alluminio, il titanio e il magnesio.

Cluster 2

In questo cluster sono raggruppati gli elementi caratterizzati da un prezzo dell'ossido simile quello del metallo puro.
Il posizionamento dei diversi elementi in funzione del rapporto prezzo metallo/prezzo minerale e prezzo ossido/prezzo minerale è, infatti, molto vicino alla bisettrice tracciata nel grafico, indicando, appunto, un prezzo dell'ossido simile a quello del metallo.
Ciò che caratterizza questi elementi è un rapporto relativamente elevato tra il prezzo del metallo (e dell'ossido) rispetto a quello del minerale. La trasformazione dal minerale in ossido o in metallo è, quindi, relativamente complessa e onerosa.
Questo significa anche che prezzo del metallo e dell'ossido sono relativamente poco dipendenti dal prezzo del minerale.

I metalli analizzati che rientrano in questa seconda tipologia di cluster sono il rame e il cobalto.

Cluster 3

In questo cluster sono raggruppati quegli "elementi" che, come nel caso del cluster 2, sono caratterizzati da un rapporto tra prezzo del metallo e prezzo del minerale, simile al rapporto tra prezzo dell'ossido e prezzo del minerale.
Diversamente però dal cluster 2, il rapporto tra il prezzo del metallo (e dell'ossido) rispetto al prezzo minerale è relativamente basso, indicando dei costi più economici (rispetto a quelli del cluster 2) per trasformare il minerale in metallo o ossido.
Questo significa anche che prezzo del metallo e dell'ossido sono relativamente più dipendenti dal prezzo del minerale.

Una caratteristica che accomuna il cluster 2 e il cluster 3 è che (ad eccezione dell'antimonio e del cobalto che sono principalmente commercializzati nella forma di composto chimico) tutti gli altri elementi appartenenti a questi cluster (rame, zinco, nichel, molibdeno e piombo) sono commercializzati prevalentemente sotto forma di metalli puri, i cui prezzi finanziari sono quotati al London Metal Exchange (LME)

Conclusione

L'analisi svolta in questo articolo suggerisce un approccio pratico per l'analisi del mercato dei metalli con l'utilizzo di cluster statistici.
Dall'analisi è emerso come i prezzi appartenenti al primo cluster sono caratterizzati da trasformazioni da minerali in ossido che sono meno complesse e costose rispetto alle trasformazioni da minerale a metallo puro.
Viceversa, i metalli del secondo e del terzo cluster hanno dei costi di trasformazione simili tra la forma da minerale ad ossido e quella da minerale a metallo puro. La differenza che però distingue il secondo cluster rispetto al terzo è che il secondo è caratterizzato da costi di trasformazione più elevati dalla forma di minerale a quella di ossido o metallo.