Prezzi delle commodity industriali: un anno di calma piatta

È stato pubblicato l'aggiornamento dei prezzi mensili delle commodity PricePedia di luglio 2024. Da un anno a questa parte ciò che si evidenzia in aggregato è un andamento piatto dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda le commodity industriali, a fronte di una domanda globale che continua ad essere debole. Ciò trova riscontro sia sul mercato europeo, sia sul mercato cinese (si veda La domanda cinese abbatte i prezzi dei metalli industriali).

Il grafico che segue riporta il confronto degli indici di prezzo delle commodity Industriali^[1] per le due aree geografiche.

Entrambi gli indici risultano sostanzialmente stabili sui rispettivi valori di luglio 2023. I livelli di prezzo appaiono, però, relativamente più alti in Europa rispetto alla Cina, con i prezzi di quest'ultima che stanno esercitando sul mercato europeo un ruolo calmieratore, come indicato nell'articolo PricePedia allarga la sua base dati: ora disponibili i prezzi Doganali Cina.

La calma piatta che contraddistingue l'indice aggregato delle commodity industriali può essere approfondita considerando le singole famiglie merceologiche presenti in PricePedia.

Nel grafico che segue si riporta la variazione percentuale di luglio 2024 rispetto a luglio 2023 degli indici in euro per singola famiglia merceologica.

La dinamica delle famiglie merceologiche non industriali (Energetici, Preziosi e Alimentari) appare differenziata rispetto a quello della categoria Industriali (si veda l'articolo Aumentano le divergenze tra i prezzi delle commodity). Se si osservano le merceologie legate a quest'ultima si nota che il numero delle merceologie che registrano variazioni positive (Non Ferrosi, Legno e Carta, Chimici Organici) nell'ultimo anno è uguale a quello delle merceologie che registrano variazioni negative (Fibre Tessili, Chimici Inorganici, Ferrosi e Chimica Specialty).

Se si considera la dinamica dei prezzi a partire dal 2021 è possibile suddividere il campione di prodotti analizzati in PricePedia in quattro cluster:

• cluster 1: è il più numeroso e raggruppa i prezzi che hanno avuto una dinamica caratterizzata da una forte crescita nel biennio 2021-2022, seguita da un quasi completo riaggiustamento dei prezzi nel corso della seconda parte del 2023-2024. Attualmente i prezzi di questo cluster presentano un livello superiore di circa il 10-20% rispetto a quello precedente al 2020, mostrando, in alcuni casi, segnali di ripresa nel corso della parte centrale del 2024;
• cluster 2: prezzi che hanno avuto un forte aumento nel biennio 2021-2022, ma un riaggiustamento solo parziale. Le ragioni del riaggiustamento parziale sono dovute a tre possibili fattori:
1. legami con i prezzi finanziari che sono rimasti relativamente elevati, come il petrolio e il rame;
2. possibilità dei produttori di differenziare il prezzo e avere un relativo potere contrattuale che consente loro di sostenere i prezzi;
3. limitata concorrenza tra le grandi aree geografiche industrializzate (Asia, Europa e Nord America) a causa del basso livello di prezzo e all'alta incidenza dei costi di trasporto, nonché alla presenza di barriere al commercio;
• cluster 3: prezzi che non sono cresciuti nel biennio 2021-2022. Essi riguardano un numero limitato di casi;
• cluster 4: prezzi che sono cresciuti nel biennio 2021-2022 seguendo un trend di crescita di lungo periodo e che non hanno registrato nel recente passato un riaggiustamento dei livelli di prezzo.

Esempi relativi al cluster 4 sono i prezzi dei pneumatici e delle vernici, di seguito riportati.

Pneumatici

Vernici