Prezzi delle commodity in equilibrio tra bassa domanda e restrizione d'offerta
Le attese di riduzione dei tassi di interesse sostengono i prezzi dei metalli
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeSintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity
Questa settimana, i mercati delle materie prime hanno generalmente registrato una generale debolezza, con il prezzo del petrolio che è sceso significativamente al di sotto degli 80 dollari al barile.
La debolezza dei mercati finanziari delle materie prime è legata all'aumento delle preoccupazioni per un rallentamento economico globale, guidato dalle due maggiori economie mondiali: Stati Uniti e Cina. Negli Stati Uniti, i dati deludenti di luglio sul mercato del lavoro, comprese sostanziali revisioni al ribasso dei mesi precedenti, hanno alimentato i timori che l'economia statunitense sia meno resiliente di quanto sperato. In Cina, i dati del secondo trimestre sulla crescita del PIL, più deboli del previsto, hanno confermato una perdita di slancio nel più grande consumatore di materie prime al mondo. Inoltre, i mercati hanno notato come Pechino non abbia utilizzato né la conferenza del "Terzo Plenum" di metà luglio né la successiva riunione del Politburo per rivitalizzare l'economia con nuovi stimoli.
Le preoccupazioni per l'economia americana e cinese si sono aggiunte a quelle per l'industria europea penalizzata da significative riduzioni dei livelli di attività.
L'eccezione dell'alluminio e dello zinco
I prezzi dell'alluminio e dello zinco hanno rappresentato due importanti eccezioni, chiudendo la settimana rispettivamente a 2.500 e 2.850 euro/tonnellata, recuperando quasi completamente la flessione registrata a luglio. Il sostegno a questi prezzi deriva da notizie riguardanti possibili riduzioni dell'offerta. Per quanto riguarda l'alluminio, i mercati hanno reagito alla notizia della chiusura di due importanti impianti di produzione in Svizzera a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito il paese nelle prime settimane di luglio e della parziale esondazione del Rodano.
Le possibili carenze di offerta dello zinco riguardano invece l'Asia, e in particolare la Cina, che produce quasi la metà dello zinco raffinato mondiale. L'aumento dei prezzi dei minerali di zinco nel corso del 2024 ha ridotto i margini delle raffinerie, spingendo le principali raffinerie cinesi a pianificare la manutenzione degli impianti e a sospendere i progetti di ampliamento della capacità produttiva. Gli effetti si sono già manifestati con una forte riduzione delle scorte presso i magazzini SHFE.
Entrambi i prezzi, così come quelli dei metalli in generale, hanno inoltre riflesso le crescenti aspettative per l'inizio di una fase di riduzione dei tassi di interesse a livello mondiale a partire da settembre, come confermato dalle recenti dichiarazioni del presidente della Fed, Powell. Nel suo discorso alla conferenza annuale della Fed di Kansas City a Jackson Hole, nel Wyoming, Powell ha dichiarato che è giunto il momento di ridurre i tassi di interesse poiché i rischi di inflazione sono diminuiti mentre sono aumentati quelli legati alla disoccupazione. I mercati considerano quasi certa una prima riduzione dei tassi nella prossima riunione della FED del 18 settembre. L'incertezza riguarda ora l'entità della riduzione, che potrebbe essere di 50 punti base se i prossimi dati sul mercato del lavoro americano confermeranno il quadro preoccupante recentemente emerso.
L'eccezione dell'oro
Un'altra importante eccezione alla tendenza al ribasso dei prezzi delle commodity è rappresentata dal prezzo dell'oro, che questa settimana ha oscillato intorno ai 2.500 dollari per oncia troy (equivalenti a poco più di 80 dollari al grammo). Considerando che prima della pandemia il prezzo dell'oro superava a malapena i 1.500 dollari per oncia troy, è evidente l'importanza che l'oro ha assunto in questi anni come bene rifugio.
ENERGIA
E' proseguita nei primi giorni di questa settimana la fase di riduzione dei prezzi energetici mondiali, guidati dalla speranza di un accordo di tregua nel conflitto in corso Israeliano-Palestinese e dalla verifica che l'occupazione e il controllo da parte dell'Ucraina della centrale del gas di Sudzha nella regione russa di Kursk non interromperà le forniture russe di gas all'Europa che passano per quella centrale.
Gli ultimi giorni della settimana hanno registrato alcuni riaggiustamenti soprattutto nel prezzo del petrolio, a fronte dell'ipotesi che l'OPEC+ possa mantenere più a lungo le attuali restrizione dell'offerta.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
La headmap di seguito riportata evidenza la generalizza flessione che sta caratterizzando in questa fase la quali totalità dei prezzi delle materie prime energetiche, con la significativa eccezione del prezzo del gas liquefatto scambiato sui mercati asiatici.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
MATERIE PLASTICHE
L'indice PricePedia dei prezzi finanziari della materie plastiche quotate in Cina questa settimana si è mosso lateralmente, interropendo la fase di leggere riduzione registrata in luglio e nella prima parte del mese di agosto.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
FERROSI
L'indice dei prezzi finanziari delle commodity ferrose ha interrotto il trend negativo che lo caratterizzava da oltre due mesi. Saranno le dinamiche dei prezzi delle prossime settimane che ci indicheranno se questo è l'inizio di un nuovo periodo di equilibrio oppure una temporanea interruzione della fase di difficoltà dell'industria siderurgica mondiale.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
La heatmap che segue evidenza la generale sostanziale stabilità dei prezzi dei ferrosi, con poche eccezioni: la prosecuzione della diminuzione dei prezzi dei coils e della vergella in Cina e, da lato opposto, un rimbalzo del prezzo dei tondini sempre sul mercato cinese, da leggersi come un rimbalzo rispetto ai livelli molto bassi raggiunti nella scorsa settimana.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Come risulta dall'indice PricePedia dei prezzi finanziari dei metalli non ferrosi è proseguita questa settimana la fase, per ora breve, di aumento dei prezzi nei metalli non ferrosi. Anche nel caso di questa settimana, le motivazioni riguardano possibili carenze momentanee dal lato dell'offerta, come già sopra illustrato.
Le prospettive dell'avvio a breve di una fase di riduzione dei tassi di interesse a livello mondiale
si sono aggiunte negli ultimi giorni della settimana quale ulteriori fattore di sostegno dei prezzi.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
La heatmap sottostante evidenzia nei prezzi dell'alluminio, dello zinco e del piombo le aree con i maggiori aumenti.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
ALIMENTARI
Mentre prosegue senza interruzioni la fase di diminuzione dei prezzi finanziari dei cereali, si sono registrati questa settimana segnali di una possibile inversione di tendenza per l'indice dei prezzi degli oli.
Più consiste e prolungata è, invece, l'attuale fase di crescita dell'indice PricePedia dei prezzi finanziari dei prodotti tropicali.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari | |
Cereali e Oli | Tropicali |
CEREALI
La heatmap sottostante segnala che l'attuale fase di riduzione coinvolge i prezzi di tutti i cereali, con una accentuazione nell'ultima settimana per il prezzo del grano.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
OLI
La heatmap relativa ai prezzi degli oli evidenza come tutti i prezzi si siamo mossi nell'ultima settimana nella direzione di una leggera crescita.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
TROPICALI
La heatmap dei prezzi degli alimentari tropicali segnala questa settimana una crescita particolarmente significativa del prezzo del cacao e del caffè robusta.
L'eccezionalità del prezzo del cacao è certamente il fattore che ha maggiormente segnato il mercato degli alimentari tropicali nel corso del 2024. Non meno eccezionale è, tuttavia, l'attuale fase di aumento che sta registrando il prezzo del caffè robusta, che ha superato questa settimana i 5000 $ alla tonnellata. Se si considera che in questo secolo il prezzo del caffè robusta non era mai andato oltre i 2500 $/ton, risulta chiaro il livello particolarmente elevato dei prezzi di questa settimana. Con questa forte crescita il prezzo del caffè robusta si è avvicinato a quello del caffè arabica, mettendo in dubbio un fattore ritenuto strutturale del mercato del caffè che vede il prezzo dell'arabica essere sempre significativamente molto maggiore del prezzo del caffè robusta.