Previsioni e misurazione del rischio: due strumenti complementari nella gestione del rischio

Come combinare previsioni e misurazione del rischio per affrontare l'incertezza e ottimizzare le decisioni aziendali

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Procurement Gestione dei rischi di approvvigionamento

In un ambiente economico sempre più dinamico e incerto, caratterizzato da fluttuazioni dei mercati, eventi geopolitici imprevedibili e repentini cambiamenti normativi, le imprese devono affrontare molte incertezze, sia interne che esterne. Le decisioni strategiche e operative richiedono la capacità di prevedere gli eventi futuri e gestire i rischi associati. Due strumenti fondamentali per affrontare queste sfide sono le previsioni delle variabili di interesse e la misurazione dei rischi associati alle decisioni.

Le incertezze di fonte esterna del procurement

I fattori esterni di incertezza che gravano sul procurement possono essere raggruppati in quattro macro aree:

  • Rischi di mercato: riguardano le possibili fluttuazioni dei prezzi e delle valute, nonché le potenziali barriere agli scambi commerciali tra paesi;
  • Rischi legati ai fornitori: dovuti a problemi nella qualità, puntualità delle consegne, difficoltà finanziarie o cambiamenti nella gestione dei fornitori;
  • Rischi logistici: derivano da interruzioni della catena di fornitura (dovuti a disastri naturali, pandemie, scioperi o incidenti industriali) o da problemi di trasporto e spedizione (dovuti a congestione portuale, problemi di trasporto intermodale o aumenti improvvisi dei costi di spedizione);
  • Rischi normativi: rappresentati da nuove leggi e regolamenti che impongono requisiti aggiuntivi (ambientali, doganali, di sicurezza o etici) o restrizioni commerciali e sanzioni che limitano l'accesso a determinati mercati o materie prime.

In questo articolo ci concentriamo sui rischi di mercato e sugli strumenti utili alla loro gestione: previsioni e misurazione del rischio.
Un esempio concreto riguarda la gestione delle scorte di materiale. La scelta dei volumi ottimali di scorte e i conseguenti programmi di acquisto dipendono, da un lato, dalle previsioni sui prezzi di mercato del materiale e, dall'altro, dalla valutazione dei danni potenziali in caso di materializzazione dei rischi. A parità di condizioni, aumenti (o diminuzioni) previsti dei prezzi porterebbero a un aumento (o riduzione) del livello medio di scorte. Allo stesso modo, i danni previsti derivanti dal verificarsi di rischi elevati o modesti influenzerebbero la quantità di scorte mantenute dall'azienda.

Lo strumento della previsione

Nel secolo scorso, lo sviluppo dell'informatica ha facilitato, da un lato, la raccolta sempre più ampia di dati relativi a molteplici fenomeni economici e, dall'altro, la creazione di modelli di previsione sempre più sofisticati. L'incremento della quantità di dati disponibili e il miglioramento dei modelli hanno consentito di ottenere previsioni via via più robuste e precise.

Per lungo tempo, la professionalità e l'esperienza del team di previsione sono state fondamentali per migliorare la qualità delle previsioni. Tuttavia, negli ultimi anni, l'avvento dei big data e dell'intelligenza artificiale ha reso possibile lo sviluppo di algoritmi capaci di produrre previsioni accurate, talvolta con un intervento umano limitato.

Un limite fondamentale delle previsioni, però, risiede nella loro dipendenza dal cosiddetto passato regolare. In altre parole, i modelli di previsione funzionano bene in condizioni in cui i dati storici seguono schemi riconoscibili e prevedibili. Tuttavia, quando si verificano eventi straordinari o discontinuità — il cosiddetto passato irregolare — i modelli di previsione, per loro natura, non possono anticiparli, proprio perché tali eventi sfuggono alle dinamiche regolari osservate in precedenza.

Il grande vantaggio nell'uso delle previsioni è che, nel lungo periodo, la loro media tende a essere precisa. Anche se una singola previsione può essere soggetta a incertezze, l'uso sistematico delle previsioni nei processi aziendali permette di ottenere risultati più affidabili nel tempo, massimizzando i benefici e minimizzando i costi.

Gli strumenti di misurazione dei rischi

Tutte le attività aziendali sono soggette a rischi di varia natura, derivanti dalla possibilità che si verifichino eventi futuri imprevedibili, capaci di influenzare in modo significativo l'andamento e i risultati dell'azienda. L'imprevedibilità di tali eventi risiede nel fatto che non seguono schemi di regolarità riscontrabili nei dati storici, rendendoli difficili da prevedere con i metodi tradizionali.

L'elemento di maggiore incertezza è quasi sempre il momento in cui tali eventi si verificano. Viceversa, la loro intensità può essere stimata analizzando la gravità di eventi straordinari già accaduti in passato. Questo permette di misurare l'entità potenziale dei danni che tali eventi potrebbero causare, fornendo alle imprese una base per valutare l'opportunità di implementare misure di protezione o strategie di mitigazione.

I possibili strumenti di misurazione dei rischi si suddividono in due grandi aree:

  • Analisi qualitative: basate sull'esperienza, sul giudizio di esperti e sull'analisi di casi storici, queste tecniche valutano i rischi in termini di probabilità e impatto, ma senza quantificazioni rigorose. Sono utili quando i dati quantitativi sono limitati o quando i rischi emergenti non hanno precedenti storici chiari;
  • Metodi quantitativi: basati sull'analisi dei dati storici e sull'individuazione di eventi passati che i modelli di previsione non sono stati in grado di catturare. Tra i metodi quantitativi più utilizzati troviamo il Value at Risk (VaR), che stima la perdita massima attesa con un certo livello di confidenza, e l'Expected Shortfall (ES), che misura la perdita media nei casi peggiori, oltre la soglia del VaR.

Benefici dell’integrazione di previsioni e misurazione del rischio

L'esempio sulla gestione delle scorte suggerisce che l'integrazione di previsioni e misurazione del rischio, se utilizzate insieme in modo complementare, migliora la capacità decisionale delle imprese, consentendo una gestione più efficace dei rischi.
Le previsioni offrono risultati ottimali in contesti di relativa stabilità, ma non garantiscono la stessa accuratezza di fronte a eventi straordinari o discontinuità improvvise. In questi casi, sono necessari strumenti complementari di gestione del rischio, che permettano di proteggere l'impresa da tali eventi o di limitarne l'impatto negativo.

L'approccio PricePedia

Per fornire un servizio informativo completo alle imprese e supportare i processi decisionali legati al procurement, PricePedia ha avviato un progetto per la misurazione del rischio di mercato delle commodity, aggiungendo questa informazione alle previsioni di prezzo.
Questo consentirà alle imprese abbonate alla piattaforma di accedere a entrambe le informazioni: previsioni dei prezzi delle commodity di interesse e valutazione del relativo rischio di mercato.
Il rischio sarà misurato tramite uno score (compreso tra 0 e 100), omogeneo tra le diverse commodity, che indicherà quali siano maggiormente soggette a rischi di aumenti repentini dei prezzi o possibili difficoltà di approvvigionamento.

Conclusioni

Nessuno può prevedere il futuro con certezza, e l'unico modo per esplorarlo è facendo tesoro degli eventi passati. Gli eventi che presentano una certa regolarità sono preziosi, poiché permettono di formulare previsioni relative agli scenari più probabili.
Tuttavia, anche gli eventi irregolari sono altrettanto preziosi, se non di più. Sebbene non consentano di prevedere con esattezza quando un nuovo evento straordinario potrebbe verificarsi, forniscono indicazioni sulla loro possibile intensità. Ciò permette alle imprese di concentrarsi su quei rischi che potrebbero generare i danni maggiori.

L'integrazione tra previsioni e misurazione del rischio offre un set informativo più completo, necessario alle imprese per ottimizzare i propri processi decisionali e gestire con efficacia l'incertezza.