Acido stearico: analisi dei rischi di mercato

L'eccessiva carenza di offerta potrebbe mettere a rischio il commercio mondiale di acido stearico

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Acidi organici Chimici Organici Strumenti e Metodologie

Nell'articolo Friendshoring e rischio di mercato dei materiali di acquisto, è stata presentata una metodologia per il calcolo dello score di rischio di mercato di una commodity, legato alla possibile frammentazione del mondo in blocchi caratterizzati da una maggiore integrazione economica e politica intra-blocco rispetto a quella tra blocchi diversi.
Dal punto di vista del rischio di mercato derivante dalle caratteristiche dei paesi esportatori, questo rappresenta solo uno dei possibili fattori di rischio.

Un secondo fattore, frequentemente discusso nella letteratura economica, è la concentrazione dell'offerta. Se infatti l'offerta globale di una commodity è concentrata in pochi paesi esportatori che detengono quote elevate del commercio, il mercato della commodity può subire forti turbolenze in caso di cambiamenti imprevisti nell'offerta, anche da parte di uno solo dei principali paesi esportatori.

Un terzo fattore di rischio, più generico, può essere calcolato analizzando il saldo commerciale netto dell'UE rispetto al resto del mondo. Un saldo commerciale positivo indica che l'UE è autosufficiente per la commodity in esame. Al contrario, un saldo commerciale negativo segnala che l'offerta nel mercato UE dipende anche dalle scelte di paesi terzi, e quindi è soggetta a cambiamenti nelle loro politiche di offerta.

Questi tre fattori di rischio possono essere sinteticamente descritti come fattori dovuti alla "struttura del commercio internazionale".
Questo articolo fornisce un'analisi dell'applicazione di questi tre criteri di calcolo dello score di mercato al caso dell'acido stearico.

L'acido stearico

L'acido stearico è un agente addensante e stabilizzante, che oltre ad essere relativamente economico, trova applicazioni in numerosi settori industriali.
Tra questi, i principali riguardano:

  • il settore cosmetico e farmaceutico: in cui viene utilizzato come tensioattivo ed emulsionante;
  • l'industria della plastica: in cui viene utilizzato come lubrificante e agente ammorbidente;
  • l'industria alimentare: in cui viene utilizzato come additivo alimentare e agente di rivestimento per migliorare la consistenza e l’aspetto dei prodotti alimentari.
  • l'industria della carta: in cui viene impiegato nella produzione di carta e cartone per migliorare la resistenza e le proprietà di finitura.

Lo score di rischio mercato

Di seguito sono illustrati i tre criteri utilizzati per calcolare lo score di mercato dell'acido stearico.

Score basato sulla contrapposizione tra blocchi

Lo scatter ball che segue riporta i principali paesi importatori ed esportatori netti, differenziati in base al loro livello di vicinanza con l'area occidentale del mondo.

Il grafico è interattivo: al posizionamento del mouse su un paese, appare una tabella con le informazioni ad esso relative

Sull'asse delle ascisse è riportata la quota del commercio mondiale [1], mentre sull'asse delle ordinate è riportato l'indice di vicinanza del paese all'area occidentale del mondo. [2] La dimensione dei cerchi varia unicamente per i paesi esportatori (colorati in rosa) e indica l'importanza del paese come esportatore nell'UE. Nello scatter plot è inoltre tracciata una linea orizzontale corrispondente al valore 60 dell'indice di vicinanza all'area occidentale. Questo valore è stato scelto unicamente per motivi grafici, in modo da distinguere meglio i paesi più vicini all'occidente da quelli più lontani.

Dal grafico si rileva che lo score associato a questo primo indicatore di rischio risulta relativamente basso. Esso, infatti, presenta un livello pari ad 11 su una scala compresa tra 0 e 100, indicando quindi che il rischio di mercato dovuto a un'ipotetica contrapposizione tra blocchi è relativamente contenuto.

Una seconda importante informazione che si può estrarre dal grafico è che, seppur l'Indonesia sia il paese esportatore con la quota di commercio mondiale maggiore, essa è un esportatore poco rilevante per l'Unione Europea (la dimensione del suo cerchio è piccola). Questo aspetto è coerente con la recente introduzione del dazio antidumping che l'Unione Europea ha introdotto nei confronti delle imprese con produzione in Indonesia. L'aggiunta di questo dazio è stata introdotta col regolamento di esecuzione 2023/1111, a seguito di un'inchiesta avviata dall'Unione Europea nel novembre 2021.

Durante l'inchiesta sono emerse delle prove di dumping per l'immissione sul mercato europeo di acidi grassi (tra cui l'acido stearico) a prezzi inferiori alla media di mercato, causando un notevole pregiudizio all'industria dell'Unione Europea. La denuncia, presentata dalla Coalition against Unfair Trade in Fatty Acid (CUTFA), ha portato all'adozione di dazi antidumping volti a contrastare la concorrenza sleale praticata dai produttori indonesiani. L'aliquota massima raggiungibile da questo dazio antidumping è attualmente pari al 46.4%.

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Score basato sul grado di concentrazione dell'offerta

Questo secondo metodo di misura dello score di mercato di una commodoty derivante dalla struttura del commercio mondiale si focalizza sul grado di concentrazione dell'offerta mondiale. Per avere una prima visione sul grado di concentrazione dell'offerta mondiale di un prodotto, può essere utile graficare i principali paesi esportatori e importatori netti.
Il grafico che segue riporta i primi 6 paesi esportatori ed importatori netti1 nel 2023 di acido stearico.

Quote di commercio mondiale 2023 dell'acido stearico

Dal grafico riportato a sinistra emerge che Indonesia e Malesia insieme controllano oltre il 90% delle esportazioni globali di acido stearico, con l'Indonesia che da sola detiene più del 60% di tale quota. Questi dati evidenziano una notevole concentrazione delle esportazioni in questi due paesi, suggerendo che eventuali problemi nella fornitura dall'Indonesia o dalla Malesia potrebbero mettere a rischio l'intero commercio mondiale di acido stearico.

Tra i paesi importatori netti, si distingue la Cina, che detiene quasi il 30% delle importazioni globali di acido stearico. Seguono la Turchia e la Corea del Sud, con quote di importazione rispettivamente del 6,5% e del 6%. Tutti gli altri paesi, invece, registrano importazioni nette inferiori al 5% del totale mondiale.

Questi dati evidenziano come l'equilibrio attuale del mercato globale dell'acido stearico sia strettamente legato alle esportazioni di due singoli paesi. Pertanto lo score basato sul grado di concentrazione dell'offerta presenta un punteggio massimo pari a 100 su 100. Questo dato è ancora più preoccupante considerando le recenti introduzioni di dazi antiduping da parte della UE sulle importazioni dall'Indonesia. Infatti, a parità di altre condizioni, aumenta ancora di più il rischio di sconvolgimenti dell'offerta dell'UE derivate da possibili politiche di offerta da parte dei paesi esportatori.

Score basato sul saldo commerciale UE

Un ultimo indicatore che può essere utile analizzare è dato dal deficit commerciale UE della commodity considerata, normalizzato con il suo interscambio estero (X+M). Il deficit è naturalmente calcolato come totale importazioni meno totale esportazioni.
Nel caso dell'acido stearico questo indicatore risulta essere pari al 33%.
Ciò significa che il deficit commerciale dell'Unione Europea dell'acido stearico rappresenta il 33% dell'intero volume del commercio estero (Totale Esportazioni + Totale Importazioni), segnalando un grado di dipendenza significativa della UE dall'offerta mondiale dei paesi terzi.

Conclusioni

Per avere uno score sintetico del rischio di mercato dell'acido stearico dovuto alla struttura del commercio internazionale bisogna considerare un'aggregazione dei tre indicatori riportati nell'articolo.
Il primo indicatore registra che il rischio legato ad un'eventuale contrapposizione tra blocchi è relativamente limitato, con uno score pari a 11.
Il secondo indicatore, al contrario, è caratterizzato da uno score legato al grado di concentrazione dell'offerta che è massimo ed pari al 100. Questo dato è giustificato dal fatto che l'Indonesia e la Malesia controllano da sole oltre il 90% del commercio mondiale di acido stearico.
L'ultimo indicatore ha rilevato un deficit commerciale dell'Unione Europea pari al 33%,un dato abbastanza preoccupante se confrontato con i valori di altre commodity.
Assemblare questi 3 indicatori in un unico indice sintetico può risultare complesso, dato che i pesi da associare ai diversi indici di rischio possono variare in funzione degli obiettivi.
Nel complesso si può però concludere che l'acido stearico ha un rischio di mercato dovuto principalmente alla concentrazione dell'offerta che dipende unicamente da due paesi esportatori. Se dovessero sorgere eventuali problemi in uno dei due paesi esportatori si verrebbe a creare una mancanza di offerta a livello mondiale.


[1] In questa analisi, abbiamo deciso di focalizzarci sulle esportazioni e importazioni nette per ottenere una visione più chiara del ruolo di un paese nel mercato. Le esportazioni di un paese possono infatti includere beni che sono stati precedentemente importati e poi riesportati, il che può distorcere la reale dimensione del suo contributo. Considerando solo le esportazioni e importazioni nette, possiamo escludere l'effetto di questi beni importati e riesportati, fornendo così una valutazione più precisa della partecipazione effettiva di ciascun paese nel mercato.
[2] Come prima ipotesi, abbiamo semplicemente moltiplicato l'Indice di Libertà Economica della Heritage Foundation per 1.2 per i paesi che hanno votato a favore delle varie risoluzioni e per 0.8 per i paesi che si sono astenuti o hanno votato contro. È evidente che questa misura è suscettibile di molti miglioramenti, ma come ipotesi iniziale di lavoro ci è sembrata adeguata.