Aggiornamento Congiuntura Settembre 2024

È stato pubblicato l'aggiornamento dei prezzi mensili delle commodity PricePedia di settembre 2024. In aggregato le commodity hanno registrato un ulteriore calo delle quotazioni pari al -3.5%, accentuando la dinamica discendente dello scorso agosto.

Nel grafico che segue si riporta l'evoluzione dei prezzi delle materie prime in Europa per i principali aggregati PricePedia: Totale Commodity^[1], Industriali^[2], Totale Energetici e Totale Alimentari, con base 100 i rispettivi livelli di gennaio 2022.

Ad eccezione delle materie prime Alimentari, che registrano un aumento pari al +1.5% rispetto ad agosto scorso, tutti gli altri aggregati mostrano un calo, a dimostrazione del proseguimento della fase di debolezza della domanda di commodity in Europa.
Il calo più evidente si osserva nei prezzi, in euro, degli Energetici, pari al -6.9% rispetto ad agosto 2024, influenzati principalmente dalla dinamica del prezzo del petrolio, che a settembre è sceso anche sotto i 70 dollari al barile, discostandosi dal prezzo target di 80 dollari, perseguito dall'OPEC+.
Le commodity Industriali core hanno registrato anch'esse un calo dei prezzi in euro, ma relativamente contenuto e di intensità simile a quello registrato ad agosto 2024 (-1%).

I prezzi delle commodity per singola merceologia

La debolezza dell'attività manifatturiera, testimoniata anche dagli ultimi dati relativi al PMI europeo che si muove ancora al di sotto della soglia di 50 che separa la valutazione di crescita da quella di flessione (si veda Le misure di stimolo della Cina spingono al rialzo i prezzi dei metalli industriali) continua a produrre incertezza in merito a quando una nuova fase di crescita della domanda di materie prime potrà portare ad un significativo rialzo dei prezzi.

Di seguito vengono illustrate le variazioni registrate a settembre 2024, rispetto al mese precedente, dei prezzi, in euro, delle singole merceologie disponibili in PricePedia.

Dal grafico emerge una prevalenza delle variazioni negative rispetto alle variazioni positive. Tuttavia, se si considera l'intensità delle variazioni, si può notare come la maggior parte di esse sia inferiore all'1%, in valore assoluto, denotando una sostanziale stabilità dei prezzi.
Più intense risultano, invece, le riduzioni dei prezzi, in euro, registrate dai metalli Ferrosi, -3.2%, e dai prodotti Chimici Organici, -2.1%, che sono tra le merceologie maggiormente soggette all'attuale pressione al ribasso esercitata dai prezzi cinesi.

Ciò emerge dal confronto, riportato nella tabella che segue, tra i tassi di variazione annui dei prezzi in euro dei due mercati.

Tabella: Tassi di variazione annui (%) dei prezzi, in euro, degli indici di prezzo aggregati Europa e Cina

I prezzi cinesi dei metalli Ferrosi hanno subito una caduta del -12.8%, a causa della crisi del settore delle costruzioni, da cui proviene la loro maggiore quota di domanda. Ciò comporta, come nel caso descritto nell'articolo Come la maggiore offerta cinese di acciaio impatta sui prezzi siderurgici europei, una pressione al ribasso da parte dei prodotti cinesi a basso costo nei confronti dei prezzi del mercato europeo.
Dinamica simile per i Chimici Organici e per Plastiche ed Elastomeri, le cui variazioni annue nel 2024 in Cina sono più forti rispetto ai corrispondenti prezzi in Europa.

Per quanto riguarda i prodotti Chimici Inorganici, invece, si registra una riduzione dei prezzi in Europa leggermente maggiore a quella cinese. Questo maggior allineamento nel 2024 deve essere letto in relazione a quanto accaduto lo scorso anno, quando prezzi in Cina dei prodotti della chimica inorganica sono diminuiti del -22.9% , a fronte di un calo in Europa di "solo" il -7.9%.