Correlazione tra i prezzi finanziari dei cereali

Analisi delle possibili relazioni di causalità

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Alimentari Determinanti dei prezzi

L'analisi empirica delle variazioni settimanali dei prezzi finanziari dei cereali evidenzia una significativa correlazione tra essi. Questa correlazione è confermata sia dall'analisi grafica di lungo periodo, che dalla misurazione statistica della correlazione tra i loro prezzi.

Analisi grafica

Nel grafico che segue si riporta un confronto tra le serie storiche mensili dei prezzi finanziari di mais, frumento, avena e riso grezzo, quotati al Chicago Mercantile Exchange (CME) ed espressi in euro/tonnellata.

Confronto tra prezzi finanziari dei cereali
Confronto tra prezzi finanziari dei cereali

Dall'analisi del grafico emerge una significativa relazione nelle dinamiche dei prezzi finanziari dei cereali.
Il ciclo più intenso è iniziato verso la fine del 2020, con un forte rialzo dei prezzi finanziari dei cereali, che hanno raggiunto dei nuovi massimi storici nel primo semestre del 2022. Dopo questo picco è seguita una successiva fase di calo, conclusasi nell’agosto 2024.
Tra i prezzi finanziari analizzati, il riso grezzo è quello che si è discostato maggiormente dalla dinamica comune dei prezzi dei cereali. Infatti, nell'ultima fase di ribasso, la flessione del suo prezzo è stata meno marcata rispetto a quella registrata dagli altri cereali.

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Correlazioni parziali

Una misura più precisa della relazione tra questi prezzi finanziari è data dalla matrice di correlazione parziale. Quest’ultima, a differenza della matrice di correlazione semplice, permette di isolare la relazione presente tra due prezzi, escludendo gli effetti dovuti a legami con le altre variabili considerate all’interno dell’analisi di correlazione
La tabella seguente riporta la matrice delle correlazioni parziali per i quattro prezzi finanziari oggetto di questa analisi.

Matrice di correlazione parziale tra prezzi finanziari dei cereali

Matrice di correlazione parziale tra prezzi finanziari dei cereali

La matrice di correlazione parziale segnala che la correlazione più elevata è quella tra i prezzi del mais e del frumento, con un coefficiente di correlazione parziale pari a 0.58 su un massimo di 1.
Il secondo coefficiente più elevato si registra tra frumento e avena, con un valore di 0.48.
Al contrario, il cereale con le correlazioni parziali più basse è il riso grezzo. Quest’ultimo è caratterizzato da una correlazione parziale debole con mais (0.28) e frumento (0.24) e quasi nulla con l’avena (0.07).

Le correlazioni presenti tra i prezzi di queste commodity possono essere attribuite all’impatto di fattori comuni che influenzano le loro funzioni di domanda, offerta e costi. Alcuni esempi includono:

  • Shock climatici comuni: condizioni climatiche estreme come siccità e inondazioni influenzano similmente le produzioni di diverse tipologie di cereali nelle principali regioni produttrici
  • Shock sugli input agricoli: la variazione dei costi degli input agricoli, come ad esempio i fertilizzanti, tende ad impattare sui prezzi dei cereali in modo relativamente omogeneo.
  • Politiche agricole e sussidi all'agricoltura: molti paesi adottano politiche agricole e sussidi che incidono in modo analogo sui diversi cereali. Ciò è dovuto alla presenza di obiettivi comuni come: la stabilizzazione dei prezzi agricoli, la garanzia di un reddito minimo per gli agricoltori, la sicurezza alimentare e la promozione dell’uso sostenibile delle risorse.

Un ulteriore elemento che contribuisce alla correlazione tra i prezzi dei cereali, oltre ai vari fattori comuni, è la loro sostituibilità sia dal lato della domanda che dell’offerta.
Nell’articolo: L'elasticità incrociata dei prezzi quale strumento aggiuntivo all'analisi di mercato si è analizzata l’elasticità tra i prezzi di due prodotti sostituti. Dall’analisi è emerso come, da un punto di vista teorico, l’elasticità tra i prezzi di due prodotti sostituti dovrebbe essere positiva. All’aumentare del prezzo di uno dei due prodotti aumenterà la domanda del suo bene sostituto, perché le imprese utilizzatrici tenderanno a preferire il prodotto più economico. L'aumento della domanda del bene sostituto si tradurrà in un aumento del suo prezzo determinando una correlazione positiva tra le variazioni dei due prezzi.

Un esempio concreto di sostituibilità dal lato della domanda è data dalla sostituibilità dei cereali nei mangimi e negli alimenti trasformati. In particolare alcuni cereali, come mais, frumento e avena, possono essere sostituibili sia nell’alimentazione animale che in quella umana. Di conseguenza, i produttori di mangimi e i consumatori tendono a sostituire un cereale con l'altro al modificarsi delle condizioni di convenienza.

Dal lato dell’offerta, un esempio di sostituibilità è la concorrenza per le risorse produttive. La diversa domanda di cereali incide sulle scelte colturali degli agricoltori, influenzando l'offerta relativa e i prezzi di mercato delle colture stesse. Un aumento della domanda di mais può portare a destinare una maggiore superficie di terreno alla sua coltivazione, a scapito della produzione di altri cereali. Ciò genererà un calo dell’offerta che si tradurrà in un aumento dei prezzi degli altri cereali.

Regressione statistica

Studiare la correlazione tra i diversi prezzi di più commodity e le loro determinanti è il primo passo per verificare la possibilità di utilizzare la conoscenza di un prezzo per prevedere la possibile evoluzione degli altri.
Dal punto di vista statistico, questa verifica può essere fatta regredendo il prezzo di un prodotto sui possibili ritardi degli altri.
Se il modello che include i ritardi è più efficace nello spiegare l’andamento della variabile dipendente, questo suggerisce che la variabile esplicativa anticipa in modo significativo la dinamica della variabile dipendente.

Da questo approccio è emerso che nessun prezzo finanziario dei cereali è sistematicamente in grado di prevedere l’andamento degli altri. È probabile che l'assenza di un segnale estraibile dalle dinamiche dei prezzi finanziari su un periodo di 25 anni sia dovuta al fatto che, nel tempo, i prezzi considerati “guida” dai mercati finanziari siano cambiati. Una verifica di questa ipotesi potrebbe essere sviluppata andando a considerare i risultati di regressione su sotto-campioni temporali. Tuttavia, tale analisi non rientra negli obiettivi di questo articolo.

Conclusioni

Le evidenze empiriche sulla correlazione dei prezzi e l'analisi delle loro determinanti indicano l'esistenza di relazioni significative tra i prezzi finanziari dei cereali. È probabile che alcuni di questi prezzi possano anticipare le variazioni degli altri. Tuttavia, un'analisi condotta su un periodo di 25 anni non consente di estrarre alcun segnale chiaro di "anticipazione" tra i prezzi finanziari dei cereali.