Rischio di mercato delle commodity PricePedia

Su un totale di 700 commodity, 84 hanno uno score superiore a 30

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Strumenti Procurement Gestione dei rischi di approvvigionamento

La ripresa post-pandemia ha generato un forte shock alla supply chain, costringendo molte imprese a riconoscere i rischi elevati associati all'approvvigionamento di materie prime e beni di base. Nonostante i mercati delle commodity siano attualmente in una fase di apparente stabilità, questa tranquillità è solo superficiale. Molti dei fattori che hanno causato lo shock tra il 2021 e il 2022 sono ancora presenti e potrebbero riemergere con forza in qualsiasi momento. Da un lato, le politiche di scorte precauzionali delle imprese possono cambiare repentinamente, provocando aumenti o riduzioni significative della domanda; dall'altro, le attuali tensioni geopolitiche e la vulnerabilità del sistema logistico globale possono causare restrizioni nell'offerta di molte commodity a livello locale.

Prevedere quando e con quale intensità questi fattori influenzeranno i mercati delle commodity è difficile. Tuttavia, è possibile studiare le caratteristiche dei mercati delle diverse commodity per definire misure in grado di segnalare i rischi di mercato più o meno elevati associati a ciascuna.
Abbiamo quindi applicato l'approccio descritto in Rischio di mercato di una commodity per quantificare una misura (score) del rischio per oltre 700 commodity monitorate e analizzate da PricePedia.

Lo score di rischio di mercato

La commodity che presenta lo score di rischio di mercato più elevato (pari a 60, in un range da 0 a 100) è il tellurio. Il tellurio è uno degli elementi più rari del pianeta ed è considerato un "metallo critico" sia dalla Commissione Europea che dai governi di Stati Uniti e Canada. Oltre al tellurio, altre 84 commodity mostrano uno score di rischio superiore a 30, che può essere considerata la soglia oltre la quale il rischio diventa rilevante. Altre 91 commodity registrano uno score superiore a 20, che indica un rischio significativo. Complessivamente, circa 1/4 delle materie prime e dei beni di base acquistati dalle imprese europee presentano un rischio di mercato che può essere considerato significativo (meritevole di analisi e monitoraggio) o rilevante (che richiede una gestione attenta).

Il grafico seguente mostra le diverse famiglie di commodity definite da PricePedia, ordinate in base al livello di rischio associato a ciascuna [1].

Rischio di mercato per famiglia di commodity PricePedia

La famiglia che, in media, presenta il livello di rischio più elevato è quella delle fibre tessili. Questo posizionamento è dovuto al fatto che molte fibre tessili vengono prodotte in pochi paesi, spesso geograficamente e, talvolta, politicamente distanti dall'Unione Europea. Un esempio emblematico di questa situazione è rappresentato dal cashmere, la cui offerta è fortemente concentrata a livello di paesi, con una quota significativa del commercio mondiale detenuta dalla Cina.
Altre quattro famiglie di commodity (Energetici, Preziosi, Componentistica elettronica e Componentistica elettrica) registrano uno score rappresentativo superiore a 20. Tutte le altre famiglie (ad eccezione dei chimici inorganici, che si collocano in una posizione intermedia) mostrano un livello medio di score relativamente basso, compreso tra 7 e 13.

Tuttavia, l'analisi del valore medio dello score rappresentativo delle diverse famiglie fornisce solo una visione parziale del rischio associato a ciascuna famiglia di commodity. Un'informazione molto più completa si ottiene esaminando la distribuzione dello score di rischio all'interno di ciascuna famiglia. Questa distribuzione può essere sintetizzata attraverso l'analisi dei quantili più significativi:

  • Q10: rappresenta il valore dello score che distingue il 10% delle commodity con valori più bassi dal restante 90% con valori più alti;
  • Q25: rappresenta il valore dello score che distingue il 25% delle commodity con valori più bassi dal restante 75% con valori più alti;
  • Q50: rappresenta la mediana, ovvero il valore dello score che divide le commodity in due gruppi di uguale numerosità;
  • Q75: rappresenta il valore dello score oltre il quale si collocano il 25% delle commodity con i valori più alti;
  • Q90: rappresenta il valore dello score oltre il quale si collocano il 10% delle commodity con i valori più elevati.

La tabella seguente riporta i valori dei 5 quantili per le diverse famiglie di commodity. Per facilitare l'interpretazione della tabella, le celle sono colorate con diverse tonalità di rosso, che aumentano di intensità all'aumentare dello score.

Quantili della distribuzione degli score per famiglia

Famiglia di commodityQ10Q25Q50Q75Q90
Chimica: Specialty2.53.77.317.122.8
Legno e Carta3.34.97.511.415.2
Plastiche ed Elastomeri3.45.37.613.125.6
Ferrosi4.87.310.016.323.8
Prodotti di base per costruzioni5.26.510.313.217.4
Componentistica meccanica6.69.310.921.423.8
Alimentari6.07.911.021.336.3
Commerciali3.87.011.015.916.8
Chimici Organici6.48.512.316.923.6
Non Ferrosi5.67.812.726.335.1
Chimici Inorganici5.29.415.527.442.7
Componentistica elettrica10.211.721.133.037.9
Componentistica elettronica12.018.824.432.337.9
Preziosi16.920.024.632.741.8
Energetici13.216.825.230.030.9
Fibre Tessili8.411.225.934.539.6
 

L'analisi della tabella permette di far emergere alcuni aspetti di particolare interesse.

  • Considerando l'intera distribuzione degli score, le famiglie di commodity complessivamente meno rischiose sono quelle del Legno e carta, Materiali per costruzioni e Commerciali, caratterizzate dal fatto che oltre il 90% delle commodity presenta uno score di rischio inferiore a 20.
  • Tra le famiglie di commodity con rischi significativi rientrano anche quelle degli Alimentari e, in particolare, dei Metalli non ferrosi. In entrambi i casi, il 25% delle commodity ha uno score superiore a 20, e per una parte di esse (il 10%), lo score supera il livello di 35.
  • La famiglia dei Chimici Inorganici può essere senza dubbio inclusa nel gruppo delle famiglie a maggior rischio, poiché una parte, seppur piccola ma significativa (il 10%), delle commodity chimiche inorganiche presenta uno score di rischio che supera il livello di 42.

Conclusioni

Le prime elaborazioni per il calcolo di una misura in grado di indicare il livello di rischio di mercato di una commodity segnalano un numero significativo di commodity con rischio rilevante o significativo.
Le famiglie che raggruppano le commodity più rischiose sono quelle dei beni Energetici, dei beni Preziosi, della Componentistica elettronica e Componentistica elettrica. A questo gruppo si aggiungono anche le commodity chimiche inorganiche, data l'elevata percentuale di prodotti chimici associati a un rischio significativo. Anche le famiglie dei metalli non ferrosi e degli alimentari presentano rischi non trascurabili.


[1] Come valore rappresentativo del rischio per famiglia, in questo caso si è preferito utilizzare la mediana per neutralizzare eventuali effetti causati da outlier o valori mancanti.