Materie prime critiche: analisi del rischio di mercato del tellurio
Tra le oltre 700 commodity monitorate da PricePedia il tellurio è quella che presenta il rischio di mercato più elevato
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Strumenti Materie Prime CriticheNell’articolo “Rischio di mercato delle commodity PricePedia” si è segnalato che il tellurio è la commodity con lo score di rischio di mercato più elevato tra le oltre 700 commodity monitorate e analizzate da PricePedia.
Questo metallo estremamente raro è considerato "critico" sia dalla Commissione Europea, sia dal governo degli Stati Uniti che dal governo del Canada[1]
La sua produzione è strettamente legata a quella del rame, poiché il tellurio viene principalmente recuperato come sottoprodotto della raffinazione elettrolitica di questo metallo piuttosto che attraverso l'estrazione di minerali. Negli ultimi anni, il mercato del tellurio ha registrato una crescita significativa e gli analisti prevedono che l'offerta futura potrebbe non riuscire a soddisfare la domanda in continua espansione.
All’interno dell’industria moderna il tellurio viene utilizzato:
- per la produzione di pannelli solari(40%): la principale applicazione del tellurio è legata produzione di pannelli solari a film sottili di tellururo di cadmio CdTe;
- per la produzione di dispositivi termoelettrici (30%): per la generazione di energia, come pompa calore o per il raffreddamento;
- come additivo nelle leghe metallurgiche (15%): migliora la lavorabilità delle leghe di acciaio o di rame e migliora la forza, la durezza e la resistenza alle vibrazioni delle leghe di piombo;
- per la vulcanizzazione della gomma (15%): come agente vulcanizzante e acceleratore nella lavorazione della gomma.
Analisi del commercio mondiale
Per valutare la criticità del tellurio può essere utile utile analizzare le quote di commercio mondiale dei vari paesi, al fine di identificare eventuali rischi di approvvigionamento legati alla concentrazione delle esportazioni globali di questo metallo.
La tabella che segue riporta i primi 5 paesi esportatori ed importatori netti[2] di tellurio a livello mondiale.
I principali paesi esportatori netti di tellurio a livello mondiali sono: Cina, Singapore, Canada, Filippine e Corea del Sud, che assieme insieme rappresentano oltre l'85% delle esportazioni nette globali di tellurio.
In particolare, la Cina, il maggiore produttore mondiale, si distingue detenendo da sola oltre il 35% delle esportazioni nette totali.
L'analisi dei principali importatori netti mostra invece il predominio della Germania, che da sola importa più dell'80% delle importazioni nette totali globali di tellurio.
Questi dati evidenziano una forte concentrazione del commercio mondiale di tellurio, con pochi paesi che controllano la maggior parte delle esportazioni nette.
Nel caso dell'Unione Europea, il 90% dell'approvvigionamento di tellurio dipende esclusivamente dal Canada (56%) e dalla Cina (34%). Un'interruzione delle forniture da parte di uno di questi paesi sarebbe sufficiente a compromettere l'offerta di tellurio sul mercato europeo.
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Analisi degli score di rischio di mercato
PricePedia sta sviluppando indici di rischio per valutare quantitativamente i rischi di mercato delle commodity, espressi tramite score che vanno da 0 a 100, dove 100 indica il massimo livello di rischio.
Sulla base delle prime analisi condotte, per il tellurio è stato stimato un punteggio di rischio pari a 60, posizionandolo al vertice della classifica delle commodity a maggior rischio di mercato.
Questo livello elevato è il risultato di diversi fattori:
- le forti e inattese accelerazioni della domanda che hanno caratterizzato questo mercato, soprattutto all'inizio di questo secolo;
- l'assenza di una produzione autonoma europea;
- l'elevata concentrazione dell'offerta a livello mondiale;
- l'elevata distanza media dalla UE dei principali produttori mondiali.
Analisi dei prezzi
Il grafico che segue riporta la dinamica dei prezzi doganali europei del tellurio, rilevati presso le dogane dei 27 paesi appartenenti all’Unione Europea.
Serie storica dei prezzi doganali europei del tellurio, in euro/tonnellata
Dall’analisi del grafico emerge l’elevata volatilità dei prezzi del tellurio.
La diffusione delle celle fotovoltaiche al tellururo di cadmio (CdTe) ha portato a una forte crescita dei prezzi, culminata nel primo semestre del 2011, quando il tellurio ha raggiunto un picco di 180 mila euro per tonnellata, oltre 100 volte superiore ai livelli registrati all'inizio degli anni 2000. Negli anni successivi si è verificata una fase di discesa dei prezzi dovuta a una molteplicità di fattori, tra cui:
- un'adozione più lenta del previsto delle tecnologie solari, comprese quelle delle celle fotovoltaiche CdTe;
- alcuni significativi miglioramenti tecnologici che hanno ridotto la quantità di tellurio necessaria per la produzione di pannelli solari CdTe;
- lo sviluppo di tecnologie solari alternative, come le celle in silicio e le celle a perovskite.
Dal 2020, l’aumento della produzione di pannelli solari al tellururo di cadmio (CdTe) ha portato a una ripresa dei prezzi del tellurio, che si sono stabilizzati intorno ai 75 mila euro per tonnellata. Sebbene la volatilità dei prezzi del tellurio sia notevolmente diminuita negli ultimi due anni, l’elevato rischio di mercato potrebbe causare dei nuovi importanti shock dei prezzi.
Conclusioni
Dall’analisi dei dati è emerso l’elevato rischio di mercato del tellurio, un metallo definito critico sia dalla Commissione Europea che dai governi di Stati Uniti e Canada.
Secondo lo score di rischio di mercato di PricePedia, il tellurio presenta un punteggio complessivo di 60 su un massimo di 100, il più elevato tra le oltre 700 commodity analizzate da PricePedia.
Questo elevato livello di rischio è attribuibile in gran parte alla forte concentrazione del commercio mondiale e all'assenza di produzione all'interno dell'Unione Europea.
L’analisi dei prezzi ha evidenziato una significativa riduzione della volatilità negli ultimi due anni, con i prezzi del tellurio che si sono stabilizzati intorno ai 75 mila euro per tonnellata. Tuttavia, la concentrazione dell'offerta ha determinato nella storia tensioni di mercato tali da produrre carenze elevate di materiale e prezzi in forte crescita. Non è possibile escludere il ripresentarsi di situazioni di forte tensioni simili anche in futuro, nel caso di accelerazioni inattese della domanda.
[1] Il tellurio è incluso nella liste delle “Critical Raw Materials” della Commissione Europea, dei “Critical Minerals” degli Stati Uniti e dei “Canadian Critical Minerals Strategy” del Canada.
[2] In questa analisi, abbiamo preferito considerare le esportazioni e le importazioni nette perché sono misure più precise del ruolo che un paese svolge in un determinato mercato. Infatti, a volte, almeno una parte delle esportazioni può essere composta da materiali non prodotti nel paese, ma importati dall'estero. Considerare le esportazioni e le importazioni nette permette di eliminare il segnale potenzialmente distorsivo dei materiali importati per poi essere riesportati.