Solo i metalli preziosi sembrano immuni dall'attuale fase di incertezza

Dopo oro e argento, le possibili sanzioni alla Russia spingono in alto il prezzo del palladio

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Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

In questo contesto storico caratterizzato da elevati rischi geopolitici, i mercati finanziari delle materie prime tendono a seguire dinamiche di breve periodo, con oscillazioni frequenti dettate per lo più dalle ultime notizie pubblicate. I beni rifugio come oro e argento fanno però eccezione, riuscendo a mantenere trend di crescita duraturi anche nei momenti di maggiore incertezza.
Di seguito si riportano le serie storiche dei due prezzi spot di oro e argento, quotati entrambi sul mercato finanziario del Chicago Mercantile Exchange (CME).

Prezzo spot dell'oro CME, in $/oncia troy Prezzo spot dell'argento CME in $/oncia troy
Prezzo spot dell'oro CME, in $/oncia troy Prezzo spot dell'argento CME in $/oncia troy

Dall'analisi dei grafici emergono forti rialzi dei prezzi, che contraddistinguono le dinamiche di questi due metalli preziosi.
Il prezzo dell’oro continua a raggiungere dei nuovi massimi storici, con una crescita superiore al 30% da inizio anno.
L’argento registra dei rialzi dei prezzi ancora maggiori rispetto a quelli dell’oro, con un aumento del 40% rispetto ai livelli di gennaio 2024.

Fatta eccezione per i beni rifugio, risulta più complesso individuare dei trend duraturi nei mercati finanziari delle commodity durante i periodi di forte incertezza.
I prezzi più volatili risultano quelli degli energetici, che spesso subiscono oscillazioni opposte in base alle ultime news settimanali. Ad esempio, i prezzi del petrolio hanno iniziato la settimana in rialzo a causa di un attacco con droni lanciato da Hezbollah dal Libano contro la residenza privata del primo ministro israeliano.
La preoccupazione più grande è quella di possibili reazioni da parte di Israele sia contro Hezbollah che contro lo stesso Iran. Questa notte Israele ha concretizzato il proposito di colpire le installazioni militari in Iran. Non risultano colpiti nè i siti nucleari nè gli impianti petroliferi e questo consente di sperare di evitare un’ulteriore escalation in Medio Oriente.

Nella giornata di mercoledì, il sentiment di mercato sembrava cambiato, con la richiesta dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) di un urgente cessate il fuoco nella striscia di Gaza. La nuova speranza di un possibile allentamento delle tensioni in Medio Oriente ha temporaneamente invertito la dinamica del mercato del petrolio, che al momento rimane caratterizzato da una forte debolezza della domanda.

Diversamente da quanto avvenuto sul mercato del petrolio, nessuna inversione di tendenza si è verificata nel mercato del gas naturale, che ha continuato a seguire un percorso di crescita a causa di un incidente presso la piattaforma norvegese Sleipner B.

I mercati dei metalli industriali hanno rallentato la loro dinamica decrescente, mantenendo dei livelli dei prezzi relativamente simili a quelli della scorsa settimana. Gli ultimi dati della World Steel Association (WSA) hanno indicato un calo della produzione globale di acciaio, che ha attenuato parzialmente l’attuale fase di discesa dei prezzi dei metalli ferrosi.
Il rallentamento del mercato dei non ferrosi è invece attribuibile all'aumento delle scommesse rialziste dei money manager sui prezzi finanziari di alluminio e zinco all'interno della borsa finanziaria London Metal Exchange (LME).

Il settore alimentare continua a presentare un’elevata volatilità, influenzata principalmente dalle condizioni meteorologiche. I prezzi dei cereali e degli oli sono risaliti, al contrario di quelli tropicali che hanno proseguito la loro fase decrescente dei prezzi.

Possibili sanzioni sul palladio e sul titanio russi

Gli Stati Uniti sono intenzionati a chiedere agli altri paesi del G7 di considerare possibili sanzioni sul palladio e sul titanio russi. A seguito di queste notizie, il palladio, l’unico dei due metalli quotato sui mercati finanziari regolamentati, ha registrato un rialzo di oltre il 6% nella sola giornata di giovedì.
Il colosso russo Nornickel controlla circa il 40% della produzione mondiale di palladio: eventuali sanzioni nei confronti della Russia potrebbero comportare forti tensioni di mercato e aumenti dei prezzi del palladio.

PMI

Questa settimana sono uscite le stime preliminari dei Purchasing Managers Index (PMI) dell’eurozona e degli Stati Uniti, relativi al mese di ottobre.

Eurozona

Le stime degli indici PMI dell’area euro continuano a segnalare una stagnazione dell’economia europea.
Il settore più debole risulta quello manifatturiero, con un indice PMI pari a 45.9. Questo dato, seppur in crescita rispetto a quello del mese di settembre (45) e a quello stimato dagli analisti (45.1), segnala comunque una contrazione del settore manifatturiero. Infatti, un valore del PMI al di sotto della soglia dei 50 punti è da interpretare come una fase di contrazione, al contrario di un valore superiore a questa soglia che suggerisce un'espansione economica.
Il settore dei servizi continua a essere il motore trainante dell'eurozona, con un indice PMI di 51.2. Tuttavia, la crescita dei servizi ha deluso le attese degli analisti, che prevedevano un PMI di 51.4, e mostra un rallentamento rispetto al dato di settembre (51.4).

Nel complesso il PMI composito flash dell’area euro è stato stimato a 49.7, in crescita rispetto al mese di settembre (49.6), ma in calo rispetto alle attese degli analisti (49.8).

Stati Uniti

I dati sui PMI flash degli Stati Uniti sono più incoraggianti rispetto a quelli europei e segnalano una lieve crescita economica nel mese di ottobre.
Il PMI composito è aumentato a 54.3 punti, dai precedenti 54.
Il PMI dei servizi è salito a sorpresa a 55.3, mentre quello manifatturiero è arrivato a 47.8 punti, dai precedenti 47.3.

Nell’insieme si registra un miglioramento dell’economia statunitense, anche se persiste una debolezza all’interno del settore manifatturiero.

ENERGIA

L'indice finanziario dei prodotti energetici PricePedia segnala una crescita dei prezzi medi dell'energia nel corso dell'ultima settimana.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici evidenzia una crescita dei prezzi generalizzata con tassi maggiori per il gas naturale, inizialmente causata dall'attacco di Hezbollah alla residenza di Netanyahu e successivamente accentuata dall'interruzione della produzione presso la piattaforma norvegese Sleipner B.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice PricePedia delle materie plastiche e degli elastomeri registra questa settimana un leggero recupero, attribuibile soprattutto alla ripresa dei prezzi finanziari della gomma naturale.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

FERROSI

Gli indici finanziari dei metalli ferrosi rallentano la fase di riduzione dei prezzi e registrano una lieve oscillazione positiva nel fine settimana.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

La heatmap dei ferrosi segnala una decrescita dei prezzi dei tondini di acciaio e della vergella, quotati sulla borsa finanziaria di Shanghai (SHFE).

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Gli indici finanziari dei metalli non ferrosi industriali registrano questa settimana alcune oscillazioni che non ne alterano significativamente il livello dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

La heatmap sottostante evidenzia una riduzione dei prezzi del nichel, a fronte di una ripresa di quelli di alluminio e zinco.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

I prezzi finanziari dei cereali e degli oli registrano un generale rialzo settimanale, al contrario dei tropicali che proseguono la loro fase di discesa dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Cereali e Oli Tropicali
Indice PricePedia prezzi alimentari cereali e oli Indice PricePedia prezzi alimentari tropicali

CEREALI

La heatmap dei cereali evidenzia un aumento del prezzo del mais, attribuibile alle nuove stime della National Association of Cereal and Grain Exporters (ANEC) che segnalano una possibile riduzione delle esportazioni di mais da parte del Brasile.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

Tropicali

La heatmap evidenzia la discesa dei prezzi finanziari del caffè e, soprattutto, del cacao.
Il miglioramento delle condizioni climatiche in Ghana e Costa d'Avorio hanno aumentato le stime per il raccolto del 2024/2025 ed hanno consentito un incremento delle consegne delle fave di cacao nei porti ivoriani, precedentemente ostacolate dalle alluvioni.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

Dall'analisi della heatmap emerge una crescita settimanale generalizzata dei prezzi finanziari degli oli alimentari.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari