Misurare la scarsità di una commodity: il caso dello stirene

Come il confronto tra costi e prezzi rivela la scarsità di una commodity

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Chimici Organici termoplastiche di base Strumenti e Metodologie

L'analisi dei meccanismi di formazione dei prezzi nei mercati globali delle commodity individua tre principali categorie di fattori determinanti:

  • i costi di produzione,
  • la scarsità del bene sul mercato.
  • le aspettative sui prezzi futuri.

Questi tre fattori hanno un’influenza variabile a seconda del tipo di commodity. Ad esempio, nel caso del petrolio, i costi di produzione rivestono un'importanza relativamente minore, poiché il prezzo è maggiormente influenzato dalla scarsità del petrolio e, soprattutto, dalle aspettative sui prezzi futuri.

Al contrario, per le commodity non quotate in borsa, il prezzo fisico è influenzato solo indirettamente dalle aspettative sui prezzi futuri. In questi casi, le aspettative possono incidere sul prezzo attuale soltanto se determinano un cambiamento nelle scorte desiderate, modificando così la scarsità del bene. Solo in presenza di un mercato finanziario strutturato le aspettative sui prezzi futuri possono incidere direttamente sui prezzi attuali, grazie alle operazioni di arbitraggio intertemporale compiute dai trader.

L'analisi delle tre principali categorie di fattori è fondamentale per comprendere il comportamento dei mercati e i meccanismi di determinazione dei prezzi delle commodity. Come già accennato, i mercati delle commodity trattate in una borsa merci sono più complessi da analizzare, a causa delle interazioni tra i prezzi finanziari e i prezzi fisici. In questo articolo ci concentreremo esclusivamente sui mercati delle commodity non quotate, i cui prezzi sono determinati principalmente dai costi di produzione e dalla scarsità del bene.

Analisi dei mercati delle commodity non quotate

Il primo passo per analizzare il comportamento di un mercato consiste nel misurare con precisione i fattori chiave che lo influenzano. Senza una misurazione attendibile di questi fattori, è difficile verificare qualsiasi ipotesi, rendendo complessa la distinzione tra ipotesi valide e ipotesi non attendibili.

Dal punto di vista della raccolta dati, prezzi e costi sono relativamente semplici da misurare, mentre risulta molto più complesso stimare la scarsità del bene. Tuttavia, è possibile ottenere una misura indiretta della scarsità confrontando l’andamento dei prezzi con quello dei costi. Se i prezzi tendono a crescere più rapidamente dei costi, questo può indicare un aumento della scarsità del bene. Al contrario, se i prezzi aumentano più lentamente dei costi o diminuiscono più rapidamente di essi, ciò può suggerire una riduzione della scarsità.

La dinamica del rapporto tra prezzi e costi può quindi essere considerata una misura indiretta della variazione della scarsità del bene nel tempo.

La stima dei costi di produzione di una commodity è spesso un’attività complessa e soggetta a un certo margine di imprecisione. In alcuni casi, tuttavia, è possibile rilevare i costi direttamente sul mercato, osservando il prezzo di un input che rappresenta una quota significativa dei costi totali di produzione della commodity in esame. Un esempio è quello dello stirene, i cui costi di produzione dipendono in gran parte dal prezzo dell’etilbenzene, un componente essenziale nel processo di produzione.

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Il caso dello stirene

Lo stirene è un monomero fondamentale per la produzione di termoplastiche e tecnopolimeri, tra cui polistirene, resine ABS, resine SAN e molti altri polimeri. Viene prodotto principalmente attraverso il processo di deidrogenazione dell'etilbenzene, che a sua volta si ottiene combinando etilene e benzene. Gli impianti di produzione di stirene sono generalmente integrati e utilizzano come input primari etilene e benzene.

Il mercato dell'etilbenzene è significativamente più ristretto rispetto a quello dello stirene, ma non del tutto irrilevante. Esistono infatti applicazioni dell'etilbenzene diverse dalla produzione di stirene, creando un mercato fisico dove domanda e offerta determinano il prezzo dell'etilbenzene.

Poiché il processo di deidrogenazione dell'etilbenzene comporta costi relativamente contenuti, il prezzo di mercato dell'etilbenzene può essere considerato una buona approssimazione dei costi di produzione dello stirene.
Il grafico che segue confronta il prezzo doganale dello stirene con quello dell'etilbenzene, evidenziando la correlazione tra le dinamiche dei due prezzi. Le variazioni nel prezzo dell'etilbenzene tendono infatti a tradursi in variazioni proporzionali nel prezzo dello stirene, segnalando la forte dipendenza di quest'ultimo dai costi di produzione.

Nel grafico è inoltre rappresentata in rosa l'area compresa tra i due prezzi. Questa visualizzazione consente di identificare le fasi in cui il prezzo dello stirene è aumentato significativamente più del prezzo dell'etilbenzene, evidenziando momenti di scarsità dello stirene sul mercato europeo.

Prezzo dell'etilbenzene e dello stirene in euro/tonn

Prezzo dell'etilbenzene e dello stirene in euro/tonn

Il confronto tra i prezzi dello stirene e i suoi costi di produzione (misurati attraverso il prezzo dell'etilbenzene) evidenzia quattro significative fasi di scarsità. Tutte queste fasi si sono verificate nei mesi primaverili, suggerendo una maggiore reattività del mercato in questo periodo dell'anno a potenziali situazioni di carenza della commodity.
Le prime due fasi, avvenute nelle primavere del 2015 e del 2017, sono state causate da un aumento dei consumi di stirene negli Stati Uniti, che ha comportato una riduzione delle esportazioni verso l'Unione Europea. La fase del 2021 riflette invece la crisi della logistica navale internazionale e la forte domanda da parte delle imprese europee, che hanno aumentato le scorte per precauzione. Infine, la fase del 2022 è stata strettamente legata all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e alle successive sanzioni europee.

Il ciclo dei prezzi dello stirene nel 2022

La quarta fase di significativo aumento dei prezzi dello stirene, sproporzionato rispetto alle variazioni dei suoi costi di produzione, si è verificata in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. Già a marzo, l'Unione Europea ha introdotto sanzioni contro la Russia, inclusa la proibizione per le imprese europee di importare stirene. Gli effetti sono stati immediati: le importazioni di stirene dalla Russia verso l'UE si sono rapidamente ridotte, fino ad azzerarsi (linea arancione del grafico qui riportato).

Importazioni UE di stirene dai principali partner

Importazioni UE di stirene dai principali partner

 

A questa situazione si è aggiunta la consueta contrazione stagionale delle importazioni dagli Stati Uniti (linea rossa del grafico), aggravando ulteriormente la carenza di stirene sul mercato europeo. Questa scarsità ha spinto alcuni importatori a rivolgersi a fonti alternative, come l'Arabia Saudita (linea verde) e la Cina (linea blu), per aumentare le forniture di stirene.
Nel corso dell'estate, la situazione ha iniziato a stabilizzarsi, ma senza un calo significativo dei prezzi dello stirene a causa dell'aumento dei prezzi dell'etilbenzene avvenuto nel frattempo. Solo in autunno, grazie all'incremento delle importazioni di stirene dagli Stati Uniti e al calo del prezzo dell'etilbenzene, si sono create le condizioni per un crollo del prezzo dello stirene, registrato a settembre 2022.

La situazione a fine 2024

Il confronto tra le recenti informazioni sui prezzi dello stirene e dell'etilbenzene indica che il mercato europeo attualmente non presenta condizioni di scarsità per lo stirene. Questa osservazione è confermata dall'analisi dei flussi di importazione, che risultano storicamente elevati, sia per quelli provenienti dagli Stati Uniti sia, in misura ancora maggiore, per quelli dall'Arabia Saudita.
Salvo eventuali incrementi nei costi di produzione (ad esempio, derivanti da un aumento del prezzo del petrolio), non si prevedono aumenti significativi del prezzo dello stirene nei prossimi mesi.

Conclusioni

L'analisi dei fattori che determinano i prezzi di una commodity diventa molto più agevole quando è possibile misurare in modo affidabile i diversi elementi che intervengono. Mentre costi e prezzi sono relativamente facili da quantificare, offerta e domanda sono variabili per le quali raramente si dispongono di misure quantitative complete e sufficientemente dettagliate per periodi prolungati, rendendo complessa la lettura delle loro dinamiche.

Dal punto di vista dell'analisi delle forze di mercato, non è sempre indispensabile disporre di misure separate di domanda e offerta. È possibile invece ricorrere a una loro combinazione, definita come "scarsità del bene".
Nel caso di commodity non quotate sui mercati finanziari e per le quali esiste una misura affidabile dei costi di produzione, il rapporto tra prezzi e costi può essere considerato una valida proxy della scarsità.

Il caso di studio dello stirene descritto in questo articolo rappresenta un esempio di come questa proxy della scarsità possa essere utilizzata per interpretare in modo puntuale le dinamiche di mercato. Questo approccio consente di estrarre informazioni utili, come l'individuazione delle stagioni in cui è più probabile che si verifichino situazioni di carenza di offerta (ad esempio, la primavera), o lo stato attuale dell'equilibrio tra offerta e domanda sul mercato europeo.