Misure sintetiche dei mercati finanziari delle commodity

Come estrarre segnali trasversali alle dinamiche dei prezzi finanziari delle commodity

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Dispersione prezzi Strumenti e Metodologie

I prezzi finanziari di una commodity riflettono spesso fattori specifici legati alle sue caratteristiche uniche. Tuttavia, è ragionevole supporre che essi siano influenzati anche da dinamiche comuni a gruppi più o meno ampi di commodity.
Un metodo per individuare e misurare questi fattori comuni consiste nell'uso di indici aggregati, calcolati come la media dei prezzi di un insieme di commodity considerate omogenee. In genere, si tende a separare i mercati dei metalli, delle materie prime energetiche e delle materie prime agricole o alimentari. Questa distinzione si basa sull'influenza di fattori ritenuti comuni a ciascun gruppo: ad esempio, i metalli sono spesso condizionati dalle aspettative sui cicli economici, mentre i prezzi delle materie prime agricole dipendono in larga misura dalle previsioni meteorologiche e dai loro potenziali effetti sulla produzione agricola.
Questi indici aggregati servono dunque a catturare la presenza di fattori trasversali che contribuiscono a determinare l’andamento dei prezzi delle diverse commodity.

In questo articolo ci concentreremo sull’estrazione di ulteriori informazioni ricavabili dall’elaborazione di un ampio insieme di dati relativi ai prezzi finanziari delle commodity. In particolare, approfondiremo tre aspetti chiave:

  • La prevalenza dei trend (positivi o negativi) osservati nei diversi prezzi, come indicatore degli impulsi di mercato generati dagli speculatori che adottano strategie di trend following;
  • La diffusione delle situazioni di backwardation nei prezzi future, considerata una misura della trasversalità delle aspettative di riduzione dei prezzi;
  • La dispersione delle variazioni di prezzo, vista come un indicatore dell’incertezza dominante nei mercati finanziari delle commodity.

Trend following

Lo sviluppo dei mercati finanziari ha visto prevale gli strumenti di analisi tecnica quali fonte di informazioni a supporto delle decisioni degli speculatori.
Tra gli strumenti di analisi tecnica che hanno avuto un certo successo all'interno dei mercati delle commodity un ruolo importante è data dalle strategie di trend following. Queste strategie sono basate su un'analisi in grado di misure i trend dei prezzi e di segnalare l'approssimarsi della fase di inversione. Se non vi sono indicazioni di possibili inversioni, allora, la probabilità di guadagnare acquistando (vendendo) titoli i cui prezzi presentano un trend in crescita (in calo) è elevata secondo questa strategia. Poichè è possibile replicare queste analisi per tutti i prezzi finanziari delle commodity, è possibile attribuire a ciascun prezzo, in ogni momento, un suo status in termini di trend seguito: in crescita, in calo o incerto.

L’indice globale dei trend delle commodity, elaborato da PricePedia, misura il numero complessivo di trend rialzisti e ribassisti rilevati tra le diverse commodity in un dato giorno. Questo indice consente di determinare quale decisioni saranno prevalentemente prese dagli speculatori che seguono strategie di "trend following".
Un valore positivo dell’indice indica una predominanza di trend rialzisti nel mercato delle commodity, mentre un valore negativo riflette una prevalenza di trend ribassisti. [1]
Di seguito si riporta il grafico dell’indice globale dei trend delle commodity elaborato da PricePedia.

Indice Globale Trend Commodity
Indice Globale Trend Commodity

Il grafico evidenzia in rosa le fasi caratterizzate da una prevalenza di trend ribassisti e in grigio quelle dominate da trend rialzisti. Poiché attualmente il valore dell’indice è inferiore a zero, ciò indica che i trader che adottano strategie di trend following stanno esercitando, ceteris paribuis, una pressione al ribasso sui prezzi delle materie prime.

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Aspettativa di riduzione prezzi

Nell’articolo: Situazioni di backwardation: una fonte di informazione è stato evidenziato come la bacwardation ricavata dai prezzi finanziari possa essere utilizzata come fonte di informazione sulle aspettative degli operatori finanziari.
Un mercato viene definito in backwardation quando i prezzi spot del sottostante risultano superiori a quelli dei rispettivi prezzi futures. Questo fenomeno suggerisce che gli operatori finanziari si aspettano una diminuzione futura dei prezzi spot. In caso contrario, i venditori non sarebbero disposti ad accordarsi ad oggi, per la vendita futura di un determinato prodotto, ad un prezzo inferiore rispetto a quello attuale di mercato.
Per avere una misura complessiva delle situazioni di backwardation all’interno del mercato delle commodity, PricePedia ha elaborato l’Indice Globale Backwardation Commodity, di seguito graficato.

Indice Globale Backwardation Commodity
Indice Globale Backwardation Commodity

L'indice può assumere solo valori negativi ed è nullo quando nessun prezzo è in una situazione di backwardation. Man mano che aumentano (in valore assoluto) i valori negativi, l'indice segnala che stanno aumentando i casi di backwardion all’interno del mercato delle commodity.
Attualmente, l'indice mostra che il biennio 2021-2022 è stato il periodo con il maggior numero di situazioni di backwardation. Da allora, i casi di backwardation sono progressivamente diminuiti, tornando ai livelli registrati nel 2020.

Incertezza sui mercati delle commodity

In finanza si usa generalmente una misura di volatilità associato ad un singolo titolo finanziario per misurare l'incertezza dei suoi rendimenti nel tempo. Più elevata è la volatilità del titolo e più incerto è il suo rendimento: esso può generale ricavi elevati, ma anche perdite elevate.
Esistono anche misure di volatilità che si riferiscono a un insieme di titoli, per misurare la turbolenza attesa nei loro rendimenti. Ad esempio, l'indice di volatilità Chicago Board OptionsExchange (CBOE) misura l'incertezza sui rendimenti attesi della media dei titoli che compongono il S&P 500.

Estrapolando il concetto di volatilità da un gruppo di titoli finanziari ad un gruppo di prezzi di commodity, PricePedia ha sviluppato un indice di volatilità che misura l'incertezza che, in un dato momento, grava sulle dinamiche dei prezzi delle commodity. Esso è basato sulla dispersione tra le variazioni di prezzo delle diverse commodity. In particolare, maggiore è l'entità delle variazioni di prezzo in direzioni opposte tra le diverse commodity, più elevato è il valore dell'indice di volatilità.
Tale indice inoltre incorpora al suo interno anche il concetto di incertezza relativa a variazioni elevate dei prezzi delle commodity. Infatti, nel caso in cui tutte le commodity, in un determinato momento storico, registrano simultaneamente variazioni di prezzo identiche ma di elevata intensità, l’indice di volatilità non risulta comunque nullo perchè tiene conto anche dell'incertezza legata alle forti variazione dei prezzi.2
Nel grafico che segue si riporta l’indice di volatilità elaborato da PricePedia.

Indice di volatilità PricePedia del mercato delle commodity
Indice di volatilità PricePedia del mercato delle commodity

Conclusioni

La disponibilità di un set ampio di prezzi finanziari rilevati giornalmente consente di definire degli indicatori che consentono di estrarre fatto trasversali ad ampi gruppi di prezzi. Questo può essere fatto definendo degli indici aggregati che raggruppano in un unico incide la dinamica media di più prezzi.
E' possibile, inoltre, sviluppare altri indici che estraggono dalle dinamiche dei prezzi delle commodity informazioni quali:

  • probabili effetti sui prezzi delle strategie di trend following seguite dagli speculatori;
  • misura della rilevanza dei casi in cui gli operatori finanziari si attendono riduzione dei prezzi;
  • misura del grado di incertezza sull'evoluzione futura dei prezzi che grava in un dato momento sui mercati finanziari delle commodity.

[1] Per un approfondamento più dettagliato di questo indice si rimanda all’articolo: Gli effetti sui prezzi fisici delle strategie di trend following;
[2] Da un punto di vista tecnico, l'indice è costruito in modo tale che, se il primo e l'ultimo quantile registrano variazioni di prezzo dello stesso segno, la variazione di minore entità in valore assoluto verrà considerata nulla. Questo garantisce che la dispersione tra la variazione dell'altro quantile e il valore nullo rimanga comunque elevata, evitando che l'indice raggiunga un valore pari a zero.