Determinanti del prezzo europeo del gas a 50 euro/MWh
L'analisi di queste determinanti ci può aiutare a prevedere i possibili sviluppi nel 2025
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Gas Naturale Determinanti dei prezziIntroduzione – Perché il prezzo del gas è tornato a 50€/MWh?
A partire da marzo 2024, il prezzo del gas ha intrapreso una fase di crescita costante, culminando a fine gennaio 2025 con il superamento della soglia dei 50 euro/MWh al punto di scambio TTF olandese. Per comprendere le determinanti di questa dinamica e valutarne l’evoluzione futura, è utile suddividere questa fase in due periodi distinti.
Il primo periodo, da marzo a dicembre 2024, è stato caratterizzato dal ruolo trainante del prezzo globale del gas naturale liquefatto (GNL), che ha esercitato una forte influenza sul prezzo del gas distribuito nella rete europea. Nella seconda fase, iniziata a fine 2024, la dinamica si è invertita: è stato il prezzo del gas scambiato al TTF a sostenere il prezzo globale del GNL. Questa transizione risulta evidente confrontando i prezzi del gas al TTF con quelli del GNL importato da Giappone e Corea (indice JKM), come illustrato nel grafico seguente.
Confronto tra prezzo TTF del gas europeo e prezzo JKM del GNL
Nel grafico, la differenza tra i due prezzi è evidenziata in grigio quando il prezzo JKM del GNL supera il prezzo del gas TTF. In queste fasi, il mercato del GNL ha sostenuto i prezzi del gas in Europa. Al contrario, le aree colorate in rosa indicano il periodo in cui il prezzo TTF ha superato il prezzo JKM, segnalando l’Europa come il mercato con le maggiori tensioni di approvvigionamento. Un primo segnale di questa inversione è apparso già a novembre 2024, per poi consolidarsi e diventare più persistente nel gennaio 2025.
La distinzione tra queste due fasi emerge chiaramente anche analizzando l'andamento dei contratti future sul TTF con scadenza a luglio 2025 e gennaio 2026. Storicamente, nel mercato europeo del gas, i contratti con scadenza estiva hanno sempre avuto prezzi inferiori rispetto a quelli invernali, incentivando l’accumulo di scorte nei mesi più caldi in previsione dell’aumento della domanda nei mesi freddi.
Tuttavia, come evidenziato nel grafico successivo, fino all’inizio di novembre 2024 il prezzo del gas per le consegne a luglio 2025 risultava inferiore a quello per le consegne a gennaio 2026, in linea con la stagionalità tipica del mercato. Successivamente, le due curve si sono invertite: il prezzo del gas con consegna estiva ha iniziato a superare quello per le consegne invernali, indicando una crescente tensione sulla disponibilità di gas a breve termine.
Confronto tra prezzi future del gas TTF per scadenza luglio 2025 e gennaio 2026
Questa inversione dei prezzi pone un problema di sicurezza energetica per l'inverno 2025-2026. La perdita del tradizionale vantaggio economico nell'accumulare scorte durante l’estate potrebbe compromettere la preparazione del mercato per i mesi più freddi, aumentando il rischio di carenze e volatilità dei prezzi nei prossimi mesi.
Due fasi di rialzo nel 2024-2025
Per comprendere l’evoluzione del prezzo del gas, è utile analizzare le principali determinanti che hanno caratterizzato le due fasi di rialzo osservate nel 2024 e all'inizio del 2025.[1]
Fase 1: Il prezzo del gas europeo trainato dalla crescita del prezzo globale del GNL
Nel primo periodo, il prezzo JKM del GNL è stato sostenuto dall’aumento della domanda in Asia, in particolare legato agli sforzi di transizione energetica e alla riduzione dell’utilizzo del carbone nelle centrali termoelettriche. Questa dinamica ha reso l’Asia un mercato più competitivo per le forniture di GNL, con un conseguente rialzo dei prezzi a livello globale. In questo contesto, il prezzo del gas al TTF ha seguito la tendenza dei mercati internazionali del GNL, registrando un incremento trainato principalmente dalla competizione per l’approvvigionamento.
Fase 2: Le scorte europee si riducono, spingendo i prezzi
Nella fase più recente, il rapporto tra il mercato europeo e quello globale si è invertito: il prezzo del gas al TTF ha iniziato a sostenere il prezzo JKM del GNL. Questo cambiamento è stato determinato da una serie di fattori che hanno aumentato la pressione sulla disponibilità di gas in Europa:
- Chiusura del gasdotto ucraino – A partire dal 1° gennaio 2025, il transito di gas russo attraverso l'Ucraina verso l'Europa centrale è stato interrotto, riducendo una fonte di approvvigionamento storicamente rilevante.
- Aumento dei consumi di gas per riscaldamento e produzione termoelettrica – Il forte incremento della domanda per il riscaldamento domestico, dovuto a temperature più rigide del previsto, e la maggiore produzione di energia da impianti termoelettrici hanno intensificato la pressione sul mercato.
- Riduzione delle scorte invernali oltre le attese – Le riserve di gas europee si sono esaurite più rapidamente del previsto, alimentando timori sulla sicurezza degli approvvigionamenti e spingendo i prezzi al rialzo.
Questi fattori hanno contribuito a rendere l'Europa un mercato sempre più attraente per le forniture di GNL, con effetti diretti sull’andamento dei prezzi globali.
Aumento dei consumi di gas in Europa
L’inverno in Europa è iniziato con livelli di consumo di gas relativamente bassi se confrontati con la media di un periodo storico sufficientemente lungo. Tuttavia, rispetto all’inizio dello scorso inverno, si è registrato un aumento significativo della domanda.
Il grafico seguente mostra l’andamento dei consumi di gas in Europa, evidenziando i dati relativi ai mesi di novembre (linea blu) e dicembre (linea arancione) per diversi anni.[2]
Analisi dei consumi UE di gas nei mesi di novembre e dicembre di vari anni
Dal grafico emerge chiaramente che nel 2024 i consumi di gas hanno registrato una crescita marcata rispetto al 2023, sia a novembre che a dicembre. Questo aumento è stato determinato principalmente da una maggiore domanda per riscaldamento e produzione termoelettrica.
Tuttavia, se si confrontano i consumi di novembre e dicembre 2024 con quelli registrati negli stessi mesi nel periodo precedente al 2022, si osserva che i livelli di consumo più recenti restano inferiori rispetto a quelli del periodo 2016-2021.
Questa analisi suggerisce che, sebbene la crescita della domanda invernale abbia generato una tensione di mercato superiore a quella del biennio 2022-2023, il livello complessivo dei consumi non può ancora essere considerato elevato in termini assoluti.
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Scorte di gas in Europa: livelli critici o sotto controllo?
L’aumento dei consumi di gas nei mesi invernali ha determinato una riduzione delle scorte più rapida del previsto, portando alcuni operatori di mercato a lanciare l’allarme su un possibile esaurimento prima della fine dell’inverno.
Il grafico seguente mostra la percentuale di riempimento degli stoccaggi di gas in Europa alla data del 27 gennaio per diversi anni.[2] Questo confronto consente di valutare immediatamente la situazione attuale rispetto agli anni precedenti.
Analisi della scorte di gas in Europa al 27 gennaio di più anni.
Alla data del 27 gennaio 2025, le scorte di gas in Europa risultavano riempite al 55,4%, un livello significativamente inferiore rispetto al 71,4% registrato nello stesso giorno del 2024. Questo dato evidenzia una netta differenza tra l’attuale situazione e quella dei primi mesi del 2024 e del 2023.
Tuttavia, osservando un periodo storico più ampio, il grafico mostra che la situazione del 2025 non è del tutto anomala. Analizzando gli ultimi dieci anni, la percentuale media di riempimento degli stoccaggi al 27 gennaio è stata del 57,7%, solo leggermente superiore al livello attuale.
Pertanto, sebbene la riduzione delle scorte nel 2025 sia più marcata rispetto agli ultimi due anni, il livello attuale rimane in linea con le medie storiche, suggerendo che la situazione, pur da monitorare attentamente, non può ancora essere considerata critica.
Conclusione – Cosa aspettarsi nel 2025?
Nel corso del 2024, i prezzi del gas in Europa hanno attraversato una fase di crescita prolungata, passando dai 23 euro/MWh di fine febbraio fino a superare i 50 euro/MWh nei primi giorni del 2025. Questa crescita è stata inizialmente trainata dall’aumento del prezzo globale del gas naturale liquefatto (GNL) e, solo più recentemente, ha visto il mercato europeo assumere un ruolo guida nella formazione dei prezzi.
Le tensioni sul prezzo del gas finanziario scambiato al TTF olandese sono state alimentate principalmente da due fattori: un incremento della domanda di gas più marcato del previsto e una riduzione delle scorte invernali più rapida rispetto ai due inverni precedenti. Inoltre, un elemento non trascurabile è rappresentato dalla rapidità con cui gli operatori finanziari reagiscono ai dati di mercato, spesso innescando movimenti di prezzo basati più su aspettative di breve termine che su analisi strutturali.
Tuttavia, un'analisi di più lungo periodo indica che i livelli di consumo e di stoccaggio di gas a inizio 2025 rientrano nei parametri di normalità del mercato europeo. Questo suggerisce che eventuali premi sul prezzo del gas europeo rispetto a quello globale del GNL siano fenomeni di breve termine, principalmente legati alla reattività dei trader alle notizie su offerta, consumi e scorte. A medio-lungo termine, invece, il prezzo del gas in Europa appare sempre più ancorato alle dinamiche del mercato globale del GNL.
Dopo l’impatto iniziale causato dalla forte crescita della domanda europea negli ultimi anni, il mercato mondiale del GNL sta ancora attraversando un processo di adattamento dell’offerta, che si avvicina alla sua fase di completamento. Gli effetti stabilizzatori sui prezzi dovrebbero iniziare a manifestarsi nel breve termine, riducendo la probabilità di tensioni prolungate sui prezzi. Di conseguenza, nel corso del 2025, pur restando possibili episodi di volatilità, è meno probabile che si verifichino periodi prolungati con prezzi del GNL – e, di conseguenza, del gas europeo – superiori ai 50 euro/MWh.
[1] Per un'analisi più ampia di tutti i fattori che concorrono a determinare il prezzo del gas nel mondo e nelle diverse aree geografiche, si veda l'articolo Determinanti del prezzo del gas
[2] Questo grafico è stato realizzato utilizzando una nuova funzionalità inserita in PricePedia che consente di filtrare i dati di una serie storica per i mesi dei diversi anni, o per uno specifico giorno.