Aggiornamento Congiuntura Gennaio 2025

È stato pubblicato l'aggiornamento dei prezzi mensili delle commodity PricePedia di gennaio 2025. In termini aggregati, nel primo mese dell'anno si sono registrati segnali di aumento delle quotazioni pari al +4.2% rispetto a dicembre 2024.

Il grafico che segue riporta l'evoluzione dei prezzi delle materie prime in Europa per i principali aggregati PricePedia: Totale Commodity^[1], Industriali^[2], Totale Energetici e Totale Alimentari, con base 100 i rispettivi livelli di gennaio 2022.

La crescita più intensa è stata registrata dai prezzi in euro delle commodity energetiche che, rispetto a dicembre 2024, sono aumentati del +8.4%, guidati, tra gli altri, dal petrolio (+9.2%) e dal gasolio contenente biodiesel (+14.4%). Anche il prezzo del gas naturale ha subito degli aumenti, a causa di diversi fattori che hanno determinato una veloce riduzione delle scorte di gas europee (si veda a questo proposito l'approfondimento Determinanti del prezzo europeo del gas a 50 euro/MWh).
Per quanto riguarda le commodity alimentari, i prezzi dei beni tropicali, come cacao e caffè, continuano a guidare il trend di crescita del comparto, sebbene ci siano dei beni che registrano importanti riduzioni, come l'olio extravergine di oliva (-14.8% rispetto a dicembre 2024).
I segnali di ripresa delle commodity industriali risultano, invece, ancora troppo deboli (+0.6% rispetto al mese precedente) per poter parlare di un vero e proprio cambiamento di tendenza rispetto ai movimenti laterali in atto da ormai diversi mesi e causati dalla debolezza della manifattura mondiale.
Una ulteriore pressione al ribasso potrebbe arrivare nei prossimi mesi dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e i paesi partner. Al momento il presidente Trump, attraverso un ordine esecutivo, ha introdotto dazi pari al 25% alle importazioni americane provenienti da Canada e Messico e ha aumentato di un ulteriore 10% i dazi nei confronti della Cina e si è detto pronto a introdurre misure tariffarie anche nei confronti dell'Europa. A parità di altre condizioni, la politica protezionista USA tenderà a tradursi in una pressione al rialzo dei prezzi sul mercato USA e in una pressione al ribasso dei prezzi negli altri mercati.

Focus prezzi delle commodity per singola merceologia

Di seguito vengono illustrate le variazioni registrate a gennaio 2025, rispetto al mese precedente, dei prezzi, in euro, delle principali merceologie disponibili in PricePedia.

Oltre alle commodity energetiche, anche i prezzi in euro dei metalli preziosi hanno registrato una crescita significativa pari a oltre il +7% rispetto a dicembre 2024.
I prodotti Chimici Inorganici, della Chimica Specialty, dei metalli Non Ferrosi e della Chimica Farmaceutica registrano in aggregato aumenti compresi tra il +1% e il +2%, mentre le rimanenti categorie merceologiche risultano sostanzialmente stabili.

Tendenze di medio periodo

Il grafico che segue riporta le variazioni tendenziali, in euro, registrate a gennaio 2025 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Rispetto a gennaio 2024, i livelli dei prezzi in euro risultano in crescita per la maggior parte delle categorie merceologiche. Tale crescita risulta però eterogenea in termini di intensità: dagli aumenti dei metalli Preziosi (+31%) si passa, infatti, a quelli meno intensi dei beni Alimentari (+10.5%) fino a quelli più modesti della Chimica Farmaceutica (+1.3%).
Per quanto riguarda le merceologie che presentano tassi di variazione negativi o nulli è utile osservare come tale dinamica sia caratterizzata dalla pressione al ribasso in atto sul mercato cinese.

A questo proposito, nella tabella che segue, si riportano le variazioni percentuali annue degli indici aggregati, in euro, per il mercato europeo e per il mercato cinese, relativi ai metalli Ferrosi, ai prodotti Chimici Inorganici, Chimici Organici e a Plastiche ed Elastomeri.

Tabella 1: Europa e Cina a confronto. Tassi di variazione annui (%) degli indici aggregati PricePedia in euro

Dalla tabella si può notare come la fase di aumento dei prezzi del 2021-2022 sia stata guidata principalmente dai prezzi europei, con variazioni che risultano quasi sempre superiori a quelle registrate dagli indici cinesi (ad eccezione dei Chimici Inorganici).
Durante il biennio successivo del 2023-2024, a guidare la dinamica di riduzione sono stati, invece, i prezzi cinesi.