I dazi di Trump: più wrestling che boxe?
I dazi di Trump sembrano sempre più un'arma di pressione negoziale piuttosto che parte di una chiara strategia di politica commerciale
Pubblicato da Luca Sazzini. .
Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie PrimeSin dall'inizio del suo mandato, il presidente Donald Trump ha adottato una strategia commerciale fatta di annunci e minacce tariffarie, spesso utilizzate come strumento di pressione negoziale più che come misure definitive. Questa settimana, l’attenzione dei mercati si è concentrata su nuove mosse tariffarie che, tuttavia, sono state percepite più come una tattica di negoziazione piuttosto che l’avvio di una vera escalation commerciale. Il risultato è stato un contenimento delle preoccupazioni e una maggiore fiducia nel fatto che le tensioni possano rientrare prima di avere un impatto economico significativo.
In questo contesto, la Cina ha formalizzato una denuncia presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) contro l’ultima misura statunitense: un dazio del 10% su alcune importazioni cinesi e la revoca dell’esenzione per i pacchi di basso valore. Con l’annullamento della soglia “de minimis”, le autorità doganali statunitensi esigeranno ora documentazione doganale anche per spedizioni di valore inferiore a 800 dollari, con il rischio di restituzione della merce in caso di documentazione incompleta.
Pechino ha risposto imponendo dazi del 15% su carbone e gas naturale e del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili americane. Tuttavia, il fatto che queste misure entreranno in vigore solo dopo il 10 febbraio conferma la natura negoziale della mossa, lasciando spazio a possibili compromessi.
Non solo la Cina, ma anche Canada e Messico hanno reagito alle politiche tariffarie americane. Il Canada ha annunciato nuovi dazi del 25% su diverse categorie di beni statunitensi, mentre il Messico ha dichiarato che adotterà misure di ritorsione equivalenti per tutelare la propria economia. In risposta, gli Stati Uniti hanno optato per una sospensione temporanea delle sanzioni ai due paesi per 30 giorni, evidenziando l'intenzione di mantenere aperti i canali di dialogo.
L’Unione Europea resta in attesa, consapevole di poter essere la prossima nell’elenco dei bersagli tariffari dell’amministrazione Trump. Bruxelles ha ribadito la volontà di rispondere con fermezza a eventuali nuovi dazi, sottolineando che queste misure finiranno col penalizzare entrambe le economie.
Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity
A dispetto delle tensioni commerciali, i mercati hanno reagito con maggiore ottimismo, interpretando le mosse di Trump come una strategia di pressione più che come una reale minaccia economica. I prezzi delle materie prime, in particolare i metalli industriali, sono aumentati principalmente
a causa di un avvio più positivo del previsto per il nuovo anno cinese.
L’oro ha continuato a essere un bene rifugio, sostenuto dalle incertezze globali, mentre i metalli ferrosi e non ferrosi hanno beneficiato delle attese di una ripresa della domanda industriale cinese.
Nel settore dell’energia, i prezzi hanno registrato un rialzo iniziale lunedì, ma hanno successivamente corretto al ribasso dopo la decisione degli Stati Uniti di sospendere per 30 giorni i dazi su Canada e Messico, segnale che il mercato non prevede un’escalation imminente della guerra commerciale.
Nel settore degli alimentari, i prezzi dei cereali e degli oli hanno seguito un rialzo, mentre le materie prime tropicali hanno subito una flessione, trainata principalmente dal calo dei prezzi del cacao.
L’effetto dei dazi si è invece fatto sentire sul mercato americano, con le quotazioni al Chicago Mercantile Exchange (CME) in rialzo, riflettendo le attese di un impatto sulle dinamiche dei prezzi interni negli Stati Uniti. Questo fenomeno appare evidente se si confrontano gli indici del prezzo del rame quotati a Chicago (CME), Londra (LME) e Shanghai (SHFE), che evidenziano una divergenza tra i mercati che rispecchia le differenti prospettive sugli effetti delle tariffe imposte dagli USA.
Indice di prezzi del rame sui mercati finanziari
![>Indice di prezzi del rame sui mercati finanziari >Indice di prezzi del rame sui mercati finanziari](/static/uploads/file/2025/02/08/RAME.png)
Inflazione eurozona
L’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) dell’area euro ha segnalato una crescita dell’inflazione nel mese di gennaio superiore alle aspettative degli analisti.
L’inflazione headline è aumentata del 2.5% su base annuale, rispetto al 2.4% del mese precedente e alle previsioni degli analisti. Su base mensile, si è verificata una riduzione dello 0.3%, in linea con le aspettative.
L'indice core è rimasto stabile al 2.7%, contrariamente alle previsioni di una lieve discesa di un decimo di punto percentuale. Tra i settori che hanno contribuito maggiormente alla crescita dei prezzi, l'energia ha registrato un incremento significativo sia su base mensile (+2.9% m/m) che annuale (+1.8% a/a). I prezzi dei beni industriali non energetici sono rimasti stabili su base annuale (0.5% a/a), ma hanno subito un calo significativo a livello mensile del -2.4% m/m.
I prezzi dei servizi continuano a rimanere elevati, sebbene abbiano mostrato una moderazione. Su base mensile, si è registrata una flessione del - 0.2% m/m, mentre su base annua l'incremento è sceso di un decimo di punto, attestandosi al 3.9%.
Il paese che ha sorpreso maggiormente al rialzo in termini di inflazione è stata l’Italia, con una crescita dell’indice headline e di quello armonizzato UE del 1.5% a/a e del 1.7% a/a, rispetto ai valori di 1.3% e 1.4% registrati nel mese precedente.
Nonostante la crescita dell'inflazione europea superiore alle aspettative, non si prevede una modifica della politica monetaria espansiva attualmente in atto da parte della BCE. Si ritiene, infatti, che la persistente debolezza della domanda nell'area euro continuerà a spingere verso una decelerazione della crescita dei prezzi nei mesi a venire.
ENERGIA
L'indice dei prodotti energetici PricePedia registra un rialzo nella giornata di lunedì, per poi calare a seguito della sospensione dei dazi USA su Canada e Messico.
La discesa è stata poi ulteriormente rafforzata dai nuovi dati sulle scorte di petrolio degli Stati Uniti, che sono risultate superiori rispetto alle aspettative.
Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
![Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia](/static/uploads/file/2025/02/08/LENE.png)
La heatmap degli energetici segnala una discesa dei prezzi del petrolio, a fronte di un aumento di quelli del gas naturale in Europa e Stati Uniti, sostenuti da attese di maggior domanda di gas in Europa nei prossimi mesi per ripristinare le scorte, attualmente in forte calo.
HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
![Grafico: HeatMap dei prezzi degli energetici HeatMap dei prezzi degli energetici](/static/uploads/file/2025/02/08/ENE.png)
MATERIE PLASTICHE
L'indice PricePedia relativo ai prezzi finanziari delle materie plastiche e degli elastomeri segue una tendenza alla diminuzione, in linea con l'andamento dei prezzi del petrolio.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
![Grafico:Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche](/static/uploads/file/2025/02/08/LPLAS.png)
FERROSI
Gli indici dei metalli ferrosi del mercato europeo e cinese registrano entrambi una crescita dei prezzi, causata dalle aspettative di un ripresa più intensa dell'industria cinese.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
![Grafico:Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi](/static/uploads/file/2025/02/08/LFERR.png)
La heatmap dei metalli ferrosi segnala una crescita dei prezzi dei minerali di ferro Cina, dei rottami di acciaio Turchia e, soprattutto, dei coils a caldo HRC in Europa e USA.
HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
![Grafico: HeatMap dei prezzi dei ferrosi HeatMap dei prezzi dei ferrosi](/static/uploads/file/2025/02/08/FERR.png)
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NON FERROSI INDUSTRIALI
Gli indici finanziari dei metalli non ferrosi seguono entrambi dei rialzi dei prezzi, sostenuti da un miglioramento delle attese sull'industria cinese.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
![Grafico:Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali](/static/uploads/file/2025/02/08/LNONF.png)
Dall'analisi della heatmap emerge un aumento generale dei prezzi dei metalli non ferrosi.
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
![Grafico: HeatMap dei prezzi dei non ferrosi HeatMap dei prezzi dei non ferrosi](/static/uploads/file/2025/02/08/NONF.png)
ALIMENTARI
Gli indici alimentari dei cereali e degli oli alimentari seguono degli aumenti dei prezzi, mentre quello dei tropicali subisce una svolta al ribasso.
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
![Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari](/static/uploads/file/2025/02/08/LALI.png)
CEREALI
La heatmap dei cereali segnala un aumento settimanale dei prezzi di avena e frumento.
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
![HeatMap dei prezzi in euro dei cereali HeatMap dei prezzi in euro dei cereali](/static/uploads/file/2025/02/08/CERE.png)
TROPICALI
Dalla heatmap dei tropicali emerge una forte riduzione dei prezzi del cacao, a fronte di un aumento di quelli del caffè.
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
![HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali](/static/uploads/file/2025/02/07/TROP.png)
OLI
La heatmap degli oli evidenzia una crescita dei prezzi dell'olio di colza.
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
![HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari](/static/uploads/file/2025/02/08/OLI.png)