Prospettive di pace e politiche commerciali guidano i mercati delle commodity

La possibile pace in Ucraina e Medio Oriente calmiera i prezzi energetici mentre i metalli anticipano i prossimi dazi

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Indicatori Congiunturali Settimana Finanziaria Materie Prime

Nell’articolo della scorsa settimana: ”I dazi di Trump: più wrestling che boxe?” si è evidenziato come la strategia commerciale di Donald Trump, basata su continue minacce di tariffe, rappresenti più un metodo di pressione negoziale che una misura definitiva.
Ad oggi, infatti, le uniche misure effettivamente entrate in vigore sono i dazi del 10% sulla Cina, mentre le tariffe su Messico e Canada sono state posticipate al 4 marzo.

Questa settimana, la strategia di pressione commerciale degli Stati Uniti è proseguita con l’annuncio di un dazio del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio. Tali misure tariffarie dovrebbero entrare in vigore il 12 marzo 2025 e si applicheranno a tutti i paesi esportatori negli Stati Uniti, senza alcuna eccezione.
Nel corso del precedente mandato, Trump aveva già minacciato dazi per Canada e Messico di acciaio e alluminio, ma furono poi concesse esenzioni temporanee o stipulati accordi bilaterali grazie all'USMCA.

Se queste tariffe dovessero entrare in vigore, gli analisti prevedono un aumento dei prezzi nel mercato americano, nonostante la presenza di eventuali misure compensative che potrebbero essere introdotte dal governo Trump. A livello internazionale, invece, si stima una riduzione dei prezzi delle commodity sanzionate, poiché i dazi diminuiranno le esportazioni verso gli Stati Uniti, aumentando così l’offerta sui mercati globali.[1]

Un mercato che ha anticipato questo possibile scenario è quello del rame negli Stati Uniti. Giovedì, le quotazioni al Chicago Mercantile Exchange (CME) hanno registrato un premio superiore a 1.100 $/tonnellata rispetto ai prezzi del London Metal Exchange (LME). Il giorno successivo, la forte attrazione esercitata dai prezzi più elevati sul CME ha innescato un improvviso riaggiustamento delle quotazioni spot al LME, con un aumento di quasi il 4% rispetto a quelle di giovedì. Per la prima volta negli ultimi 19 mesi, il prezzo del rame è tornato in backwardation, con il valore dei contratti a tre mesi inferiore di quasi 150 dollari rispetto ai prezzi spot.


[1] Per un approfondimento dettagliato sugli effetti dei dazi di Trump su acciaio e alluminio si rimanda alle seguenti analisi: ”Effetti dei dazi USA sui prezzi globali delle commodity” e ”Politiche protezionistiche: il caso dei dazi sull'acciaio”.

Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

Le continue minacce di nuovi dazi da parte del presidente Trump stanno sostenendo la crescita dei prezzi dell'oro, che questa settimana ha toccato nuovi massimi. La principale causa di questo rialzo è l'aumento della domanda in Cina, stimolato dall'avvio di un programma pilota che consente a un gruppo selezionato di compagnie assicurative di investire fino all'1% dei loro asset in lingotti d'oro, con l'obiettivo di diversificare ulteriormente i loro portafogli.

I prezzi dei metalli industriali non sono stati significativamente influenzati dalle nuove minacce di dazi su acciaio e alluminio avanzate dal presidente Trump. Sebbene i prezzi dei minerali di ferro e dell’alluminio abbiano registrato un aumento iniziale in seguito all’annuncio dei dazi, tale crescita è stata solo temporanea, con una successiva correzione al ribasso.
Ad eccezione di quello che sta accadendo nelle quotazioni del rame CME e di conseguenza al LME, nel complesso, non si sono registrate variazioni rilevanti nei prezzi dei metalli ferrosi e non ferrosi.

Nel settore energetico, i prezzi hanno mostrato forti oscillazioni sia nel mercato del petrolio che in quello del gas naturale.
Dopo un rialzo ad inizio settimana, i prezzi del petrolio e del gas naturale europeo hanno invertito la loro tendenza a seguito della notizia dei negoziati di pace tra Ucraina e Russia, avviati dal presidente Trump.
Il prezzo del gas naturale americano Henry Hub si è discostato da questa tendenza generale, seguendo una crescita guidata dalle preoccupazioni per il calo delle scorte di gas statunitensi superiore alle aspettative.

Il mercato degli alimentari tropicali ha registrato una crescita significativa dei prezzi, principalmente causata dell’impennata del prezzo del caffè arabica. Questo rialzo è stato determinato dalla contrazione delle scorte globali e delle esportazioni, ulteriormente accentuato dalle crescenti preoccupazioni per le condizioni meteorologiche avverse che potrebbero compromettere ulteriormente la produzione.

Inflazione USA

Nel mese di gennaio, l’inflazione degli Stati Uniti è aumentata oltre le attese degli analisti e dei mercati finanziari.
L'Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) è salito dello 0.5% su base mensile e del 3% su base annua, contro le attese dello 0.3% m/m e del 2.9% a/a.
La componente core dell’indice è cresciuta dello 0.4% m/m e del 3.3% a/a, superando sia i valori di dicembre (0.2% m/m e 3.2% a/a) sia le aspettative degli analisti (0.3% m/m e 3.1% a/a). Questi dati, uniti ai timori di un possibile rialzo dell’inflazione per via dei dazi del governo Trump, hanno spinto i trader a posticipare le previsioni su un prossimo taglio dei tassi della FED, da settembre a dicembre 2025.
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che l'inflazione negli Stati Uniti rimane troppo elevata e che non vi è alcuna fretta di interrompere l'attuale politica monetaria restrittiva adottata dalla banca centrale.
Nel frattempo, Trump continua a fare pressione sulla banca centrale per ridurre i tassi di interesse, sostenendo che tale misura dovrebbe accompagnare l'introduzione dei prossimi dazi introdotti dal governo.

ENERGIA

L'indice PricePedia dei prezzi dei prodotti energetici registra una crescita dei prezzi nei primi giorni della settimana, per poi subire una correzione al ribasso.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

La heatmap degli energetici di PricePedia evidenzia in rosso l'aumento dei prezzi del gas naturale statunitense Henry Hub e in verde la riduzione dei prezzi del gas naturale europeo TTF (Olanda) e del carbone termico.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario delle materie plastiche e degli elastomeri cinesi rileva un aumento dei prezzi nei primi giorni della settimana, seguito da movimenti laterali.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

La heatmap delle materie plastiche e degli elastomeri segnala un aumento dei prezzi del Linear Low-Density Polyethylene (LLDPE) e delle gomme naturali RRS3.

HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro
HeatMap dei prezzi delle materie plastiche e degli elastomeri in euro

 

FERROSI

L'indice finanziario dei metalli ferrosi del mercato europeo registra una relativa stabilità dei prezzi, mentre quello del mercato cinese una debole riduzione.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi della heatmap si evidenzia l'aumento dei prezzi dei coils laminati a caldo del mercato americano, a fronte di una riduzione dei prezzi dei tondini di acciaio e della vergella sul mercato cinese.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Al netto di alcune oscillazioni di segno opposto, i due indici finanziari dei metalli non ferrosi quotati al London Metal Exchange (LME) e allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) hanno seguito una dinamica di prezzo per lo più in aumento.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

La heatmap dei non ferrosi segnala un lieve aumento settimanale dei prezzi di stagno e, come già visto, del rame al LME.
Viceversa, il prezzo del nichel è quello a registrare la flessione più rilevante. La discesa del prezzo è stata influenzata dalla pubblicazione del rapporto della Philippine Nickel Industry Association, che suggerisce che la produzione minerale di nichel del paese dovrebbe aumentare del 10-15% nel 2025.
Si evidenzia inoltre che, nonostante l'annuncio delle nuove tariffe da parte dell'amministrazione Trump, la variazione settimanale dei prezzi dell'alluminio è stata molto contenuta.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

Gli indici finanziari dei prodotti tropicali e degli oli registrano un aumento dei prezzi, mentre l'indice dei cereali registra una lieve oscillazione che non ne altera il livello.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

La heatmap dei cereali evidenzia una discesa dei prezzi della soia (semi e farina) e dell'avena.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

Dalla heamap dei tropicali emerge un forte aumento dei prezzi del caffè arabica e, in misura minore, dello zucchero grezzo.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

La heatmap degli oli segnala un lieve aumento settimanale dei prezzi, più accentuato per l'olio di palma.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari