Crollano le quotazioni del gas sulla possibile fine del conflitto tra Russia e Ucraina

Gas Naturale

All'inizio della settimana, i prezzi hanno registrato un aumento superiore al 4%, toccando il massimo di due anni a 58 €/MWh, principalmente a causa di revisioni al ribasso delle previsioni meteo.
Tuttavia, il rialzo è stato di breve durata, e i prezzi sono iniziati a scendere nel corso della settimana, spinti da una serie di fattori negativi. In particolare, le preoccupazioni geopolitiche in Ucraina si sono attenuate grazie a una conversazione tra Donald Trump e Putin sulla fine del conflitto, e si è discusso di un possibile allentamento delle normative di stoccaggio in Europa, con Germania e Francia favorevoli a una modifica degli obiettivi.
Le temperature più miti e l’aumento delle importazioni di GNL in Europa hanno ulteriormente ridotto i prezzi.
Di seguito vengono illustrate le variazioni delle quotazioni di venerdì 14 febbraio 2025 sul mercato del gas naturale, rispetto al venerdì precedente:

• TTF Olanda 50.7 €/MWh (-5.0 €/MWh)
• HenryHub USA 12.1 €/MWh (+1.2 €/MWh)
• JKM Asia 48.7 €/MWh (+0.3 €/MWh)

Grafico 1: Andamento prezzo del gas naturale TTF e confronto tra i mercati finanziari

Le previsioni meteo mostrano un’ultima ondata di freddo prima che le temperature tornino sopra la media a fine marzo, mentre l’aumento delle energie rinnovabili contribuirà a bilanciare la domanda di gas. Tuttavia, l’incertezza geopolitica legata ai negoziati di pace e le modifiche alle normative sugli stoccaggi potrebbero portare ancora a fluttuazioni.
In Asia, i prezzi spot del GNL hanno raggiunto il massimo da oltre un anno, a 16.10 $/mmBtu, spinti dalla previsione di temperature più fredde e dai timori per i livelli di stoccaggio in Europa. Sebbene i prezzi europei siano scesi, i rischi per le scorte di gas rimangono elevati, con le esportazioni asiatiche verso l’Europa aumentate grazie a una domanda asiatica più debole e prezzi europei più alti.

Petrolio

Venerdì 14 febbraio i futures sul Brent sono rimasti stabili rispetto al venerdì della settimana precedente, chiudendo nuovamente a 74.7 $/bbl. Il WTI ha chiuso a 70.7 $/bbl, in calo di -0.3 $/bbl.

Grafico 2: Andamento prezzo del petrolio

Le nuove sanzioni statunitensi contro le esportazioni di petrolio iraniano hanno contribuito a un leggero recupero, mentre le preoccupazioni per l'incertezza delle tariffe sugli scambi con Cina, Canada e Messico hanno influenzato i mercati. La crescente incertezza politica e le scorte di petrolio più alte negli Stati Uniti hanno fatto scendere i prezzi.
Le politiche sul petrolio e le sanzioni in atto nei confronti di Russia, Iran e Venezuela hanno mantenuto elevata la volatilità, complicando le previsioni a breve termine.
A supporto dei prezzi, c'è la prevista ripresa della produzione OPEC+ e i timori legati all'economia cinese, che potrebbe influenzare la domanda globale.

Carbone Termico

Venerdì 14 febbraio 2025 il prezzo del carbone termico Europa API2 è calato, chiudendo a 101.4 $/ton (-3.8 $/ton rispetto alla settimana precedente).
I futures del Carbone termico Australia sono scesi del -4.1%, chiudendo a 102.8 $/ton, a causa della debole domanda asiatica.

Grafico 3: Andamento prezzo del carbone termico Europa

La discesa è stata in gran parte influenzata dal calo del prezzo del gas, in seguito alle notizie di discussioni tra Stati Uniti e Russia per una risoluzione del conflitto Ucraina-Russia.
In Germania, la produzione di energia da carbone è aumentata del 19% settimanale, portandosi a 1.2 volte sopra il dato dello stesso periodo dell'anno scorso. Le scorte di carbone nei porti ARA sono scese a 3.47 milioni di tonnellate, con un calo del 2.1% settimanale, il quarto consecutivo.
Il prezzo spot FOB Newcastle 5500 kcal NAR è salito dell’1.3%, mentre il prezzo FOB Sud Kalimantan è aumentato dello 0.2%. Nel mercato del carbone metallurgico, il prezzo del TSI premium HCC FOB Australia è rimasto stabile a 188 $/ton. Geopolitica e volatilità dei prezzi del gas continueranno a influenzare il mercato del carbone nei prossimi giorni.