Settimana di turbolenza sui mercati finanziari delle commodity

Forti oscillazione in direzioni opposte hanno caratterizzato i prezzi del petrolio, gas europeo, gas americano e metalli non ferrosi

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Sintesi settimanale dei prezzi finanziari delle commodity

Questa settimana i mercati finanziari delle commodity sono stati caratterizzati da un’elevata volatilità, spinta da timori legati a tagli dell’offerta e all’approvazione del sedicesimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia.

All'inizio della settimana, nel mercato energetico, i prezzi del petrolio sono aumentati a seguito dell’attacco di un drone ucraino alla stazione di pompaggio russa del Caspian Pipeline Consortium (CPC), che ha ridotto i flussi di greggio dal Kazakistan ai mercati globali. A questa contrazione dell’offerta si sono aggiunte le incertezze riguardo a un possibile ulteriore ritardo dell’OPEC nell’aumento della produzione.
Infine nella giornata di venerdì il prezzo del petrolio ha perso tutti i guadagni della settimana, ritornando per il Brent sotto ai 75 $ al barile, a seguito delle notizie di possibile ripristino dell'oleodotto che porta in Turchia il gas estratto nel Kurdistan.

Il prezzo del gas naturale henry Hub USA ha segnalato anch’esso una forte crescita dei prezzi, soprattutto nei primi giorni della settimana. L’aumento dei prezzi è legato principalmente ai timori dei cali delle scorte segnalati dall’Energy Information Administration (EIA), che ha recentemente aumentato le previsioni sul prezzo del gas naturale statunitense per il 2025 e per il 2026.
Viceversa, i prezzi del gas naturale europeo TTF Olanda, dopo il picco di 58 euro/MWh del 10 febbraio, continuano a diminuire sostenuti dalle aspettative di un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina.

Un altro mercato che questa settimana è stato caratterizzato da un'elevata volatilità è quello dei metalli industriali non ferrosi. In particolare, il prezzo del rame è stato soggetto a forti speculazioni da parte dei trader, che nell’ultimo periodo hanno ampliato notevolmente lo spread tra i prezzi finanziari del Chicago Mercantile Exchange (CME) e quelli del London Metal Exchange (LME) e dello Shanghai Futures Exchange (SHFE).
I trader stanno infatti puntando su un maggiore rialzo del prezzo del rame al CME, in previsione dell’introduzione di nuove tariffe doganali sulle importazioni statunitensi, annunciate dall’amministrazione Trump.
Lunedì, i prezzi finanziari del rame al LME si sono riallineati a quelli cinesi del mercato SHFE, subendo una forte correzione prima di recuperare nelle giornate successive.
Di seguito si riporta il grafico di confronto tra gli indici dei prezzi del rame quotati a Chicago (CME), Londra (LME) e Shanghai (SHFE).

Indice di prezzi del rame sui mercati finanziari
>Indice di prezzi del rame sui mercati finanziari

Dall’analisi del grafico si evidenzia il riallineamento tra i prezzi LME ed SHFE, che rimangono entrambi significativamente inferiori rispetto a quelli del mercato americano.
Altre dinamiche dei prezzi particolarmente rilevanti nel mercato dei metalli non ferrosi sono state quelle dell’alluminio e delle leghe di alluminio, che negli ultimi giorni hanno registrato un’accelerazione nella crescita dei prezzi. Quest’ultimo rialzo è stato spinto dall’approvazione del sedicesimo pacchetto di sanzioni dell’UE, che ha vietato le importazioni europee di alluminio primario russo.
Prosegue, inoltre, il rialzo dei prezzi dello stagno, con quotazioni intraday sul London Metal Exchange che hanno superato i 33000 $/tonnellata.

Nel mercato dei metalli ferrosi, i prezzi europei si mantengono relativamente stabili, mentre quelli del mercato cinese registrano un incremento più marcato.
Nel settore alimentare si segnala una flessione dei prezzi dei prodotti tropicali, determinata dalle prese di profitto sul caffè arabica, a seguito di un rimbalzo delle scorte nella giornata di giovedì 20 febbraio.

PMI

Questa settimana sono state pubblicate le nuove stime flash del Purchasing Managers' Index (PMI) per l'eurozona e gli Stati Uniti.
In entrambe le regioni si è registrato un aumento superiore alle attese nel settore manifatturiero, ma una riduzione inattesa nei PMI dei servizi.

Eurozona

La stima flash del PMI composito dell’eurozona rimane invariata a 50.2, contro le previsioni degli analisti di un aumento a 50.5.
Il PMI manifatturiero di febbraio è stimato a 47.3, in aumento rispetto al 46.6 del mese di gennaio e alle previsioni di 46.9.

Il PMI dei servizi flash resta stabile a 50.7.

Nel complesso, i dati del PMI europeo suggeriscono una crescita economica molto modesta per l'eurozona.
Sebbene il PMI manifatturiero superi le previsioni, esso indica comunque la presecuzione di una fase di riduzione del settore, in quanto un valore inferiore ai 50 punti segnala una contrazione nell'industria manifatturiera.

Stati Uniti

Nel mese di febbraio, la stima flash del PMI composito degli Stati Uniti ha registrato un calo da 52.7 a 50.4.
Il rallentamento della crescita economica emerso dal PMI composito è stato principalmente causato dal settore dei servizi, che ha deluso le aspettative degli analisti. La stima flash del PMI dei servizi si attesta, infatti, a 49.7, al di sotto del dato di gennaio (52.9) e delle previsioni di 53 punti.
Sorprende invece il PMI manifatturiero flash, che ha mostrato una crescita superiore alle attese degli analisti (51.3), passando da 51.2 a 51.6.
Questi dati indicano un rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti nel mese di febbraio, specialmente nel settore dei servizi che evidenzia una lieve contrazione.

ENERGIA

Prosegue la dinamica altalenante dell'indice PricePedia dei prezzi energetici, dovuto alle oscillazioni del prezzo del petrolio e alla contrapposizione tra l'aumento dei prezzi del gas naturale Henry Hub USA e la riduzione del prezzo del gas europeo TTF Olanda.

Indice Finanziario PricePedia dei prezzi in dollari dell'energia
Indici finanziari PricePedia dei prezzi dell'energia

Dall'analisi della heatmap degli energetici si evince il forte aumento settimanale della media mobile a 3 giorni dei prezzi del gas naturale statunitense e la diminuzione di quelli del gas europeo TTF Olanda.

HeatMap dei prezzi degli energetici in euro
HeatMap dei prezzi degli energetici

 

MATERIE PLASTICHE

L'indice finanziario delle materie plastiche e degli elastomeri cinesi chiude la settimana in netta crescita rispetto ai livelli di inizio settimana.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari delle materie plastiche

 

FERROSI

A fronte di una relativa stabilità dell'indice dei prezzi dei metalli ferrosi Europa, l'indice cinese segue un rialzo dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli ferrosi

Dall'analisi della heatmap si evidenzia una crescita dei prezzi dei tondini di acciaio, dei coils laminati a caldo e dei minerali di ferro, quotati sul mercato cinese, possibili segnali di un recupero di vitalità del mercato cinese.

HeatMap dei prezzi dei ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei ferrosi

 

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NON FERROSI INDUSTRIALI

Dopo una caduta dell'indice LME, causata dalla discesa del prezzo del rame che torna ad avvicinarsi ai livelli del prezzo SHFE, l'indice dei metalli non ferrosi LME segna un rialzo, guidato dalla ripresa dei prezzi del rame e dalla crescita di quelli dell'alluminio, delle leghe di alluminio e dello stagno.
L'indice del mercato cinese SHFE registra, invece, una relativa stabilità nei primi giorni della settimana, per poi subire una crescita dei prezzi più contenuta rispetto a quella dell'indice LME.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari dei metalli non ferrosi industriali

La heatmap dei non ferrosi segnala un aumento settimanale dei prezzi di alluminio, stagno e, soprattutto, leghe di alluminio.

HeatMap dei prezzi dei non ferrosi in euro
HeatMap dei prezzi dei non ferrosi

 

ALIMENTARI

L'indice degli alimentari tropicali subisce una caduta dei prezzi nella giornata di giovedì per via delle prese di profitto nel mercato del caffè arabica, a seguito di un aumento delle scorte.
L'indice degli oli alimentari registra un rialzo nel fine settimana, mentre quello dei cereali delle lievi oscillazioni che non ne alterano troppo il livello dei prezzi.

Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari
Indici Finanziari PricePedia dei prezzi in dollari degli alimentari

CEREALI

Dalla heatmap dei cereali si evidenzia la crescita dei prezzi dell'avena.

HeatMap dei prezzi in euro dei cereali
HeatMap dei prezzi in euro dei cereali

TROPICALI

La heamap dei tropicali segnala una discesa settimanale soprattutto della media mobile dei prezzi del caffè arabica e del cacao, a fronte di un aumento di quelli dello zucchero.

HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali
HeatMap dei prezzi in euro degli alimentari tropicali

OLI

Dall'analisi della heatmap degli oli emerge una lieve crescita ma abbastanza generalizzata dei prezzi degli oli.

HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari
HeatMap dei prezzi in euro degli oli alimentari