Introduzione economica agli Acidi Grassi Vegetali

Gli acidi grassi vegetali e i loro derivati sono ottenuti dalla trasformazione di oli vegetali come quelli di palma, soia, cocco e girasole. Essi includono gli acidi grassi industriali, i distillati, i sali, gli esteri e alcoli di acidi grassi e rappresentano un input fondamentale per l’industria chimica, alimentare e cosmetica.

Classificazione merceologica

La famiglia degli acidi grassi vegetali e dei loro derivati è composta dai seguenti prodotti:

• Acidi grassi naturali e industriali: ottenuti dalla trasformazione degli oli vegetali; quelli industriali possono essere ulteriormente raffinati o modificati per specifiche applicazioni.
• Acidi grassi distillati: ottenuti tramite distillazione frazionata, che permette di separare le diverse frazioni e aumentarne la purezza.
• Sali ed esteri degli acidi grassi: i sali (saponi) si ottengono dalla reazione di un acido grasso con una base forte, mentre gli esteri derivano dalla reazione con un alcol tramite esterificazione.
• Alcoli degli acidi grassi: ottenuti tramite idrogenazione catalitica degli acidi grassi o dei loro esteri.

Gli acidi grassi vegetali più importanti sono:

• Acido laurico (C12:0): ampiamente utilizzato nei detergenti, cosmetici e nell’industria alimentare. Deriva principalmente dall'olio di cocco e dall'olio di palmisto.
• Acido palmitico (C16:0): presente in oli vegetali come quelli di palma e soia, ha ampio impiego nell’industria alimentare e cosmetica.
• Acido stearico (C18:0): utilizzato nella produzione di saponi, cosmetici e prodotti farmaceutici, derivato da grassi vegetali e tallolio.
• Acido oleico (C18:1): un acido grasso monoinsaturo impiegato in prodotti alimentari, lubrificanti e bioplastiche.

In questo gruppo possono essere inseriti anche gli acidi del tallolio (TOFA), una miscela di composti organici derivati dalla distillazione del tallolio grezzo, un sottoprodotto del processo kraft di produzione della pasta di legno.

Principali esportatori nel mondo

La produzione mondiale di acidi grassi vegetali è fortemente concentrata nei paesi con elevate produzioni di oli vegetali. I due maggiori esportatori sono l'Indonesia e la Malesia, come evidenziato dal grafico dei dieci maggiori paesi esportatori.

Dietro i due principali paesi produttori asiatici si collocano l'Olanda e la Germania.

Mercato e Domanda Mondiale

Il mercato globale degli acidi grassi vegetali e dei loro derivati è in espansione, trainato da:

• Industria alimentare: utilizzo in margarine, oli idrogenati e additivi alimentari.
• Industria cosmetica e dei detergenti: produzione di saponi, tensioattivi e creme.
• Settore farmaceutico: formulazioni di eccipienti e basi per farmaci.
• Produzione di biocarburanti e lubrificanti: crescente richiesta di alternative sostenibili ai derivati del petrolio.

Determinanti dei prezzi

I prezzi degli acidi grassi vegetali e dei loro derivati dipendono da:

• Disponibilità e prezzi delle materie prime: le fluttuazioni nei mercati agricoli impattano i costi di produzione.
• Domanda globale: l’espansione dei settori cosmetico e alimentare influenza il mercato.
• Normative ambientali: regolamenti sempre più stringenti incentivano alternative sostenibili, modificando il panorama della domanda e dell’offerta.

I Prezzi Doganali UE

La tabella che segue riporta i prezzi annuali in euro di otto acidi grassi e dei loro derivati dal 2019 al 2024.

Prezzi in euro per tonnellata degli acidi grassi vegetali e dei loro derivati

L'analisi di questi dati consente di evidenziare i seguenti fatti:

• Tutti questi prezzi si sono allineati al recente ciclo globale delle commodity, registrando forti aumenti tra il 30% e il 40% nel 2021, raggiungendo un picco assoluto nel 2022 e entrando in una fase di riduzione nel biennio 2023-2024;
• La variazione cumulata dei prezzi tra il 2019 e il 2024 risulta significativamente maggiore rispetto alla media dei prezzi dei prodotti chimici organici, con una crescita massima dell'80% per l'acido oleico industriale. Un fattore importante in questo aumento sono stati i dazi antidumping introdotti nel 2023 sulle importazioni dall'Indonesia;
• Le dinamiche di prezzo hanno mantenuto sostanzialmente costanti i rapporti tra i vari prezzi:
  • I derivati (sali, esteri e alcoli) registrano prezzi mediamente superiori del 50% rispetto al prezzo dell'acido da cui derivano;
  • All'interno delle diverse tipologie di acidi, l'acido laurico e l'acido palmitico, insieme ai sali ed esteri da essi derivati, registrano i prezzi più bassi; i prezzi dell'acido stearico e dei suoi derivati sono mediamente superiori del 15% rispetto ai corrispondenti composti degli acidi laurico e palmitico; infine, i prezzi dell'acido oleico e dei suoi derivati risultano mediamente superiori del 20% rispetto a quelli dell'acido stearico.

Dazi UE Antidumping

Gli acidi grassi vegetali, con una catena di atomi di carbonio di lunghezza C6, C8, C10, C12, C14, C16 o C18, sono soggetti a dazi antidumping definitivi, introdotti il 20 gennaio 2023, con il Regolamento di esecuzione UE 2023/111, sulle importazioni di acidi grassi originari dell’Indonesia. Per alcune imprese indonesiane, le aliquote di questi dazi possono arrivare al 46.4%.

L'effetto di questi dazi, che hanno colpito il principale paese produttore ed esportatore di acidi grassi vegetali, è stato significativo sui prezzi del mercato UE, come segnalato precedentemente, ma meno intenso di quanto ci si potesse aspettare, grazie a un rapido processo di sostituzione delle importazioni dall'Indonesia con quelle provenienti dalla vicina Malesia, come evidenziato dal grafico qui riportato.

Conclusioni

Gli acidi grassi vegetali e i prodotti chimici derivati rappresentano un input fondamentale per le imprese dei settori alimentare, cosmetico, farmaceutico e chimico. La produzione mondiale è fortemente concentrata, con l'Indonesia e la Malesia che detengono quote elevate sia in termini di produzione che di esportazioni. I dazi antidumping introdotti dalla UE nel 2023 sulle importazioni dall'Indonesia hanno portato a un livello dei prezzi nell'UE, in media, superiore del 60% rispetto ai prezzi precedenti il ciclo 2021-2022. Questi livelli avrebbero potuto essere ancora maggiori se le importazioni dall'Indonesia non fossero state rapidamente sostituite da quelle provenienti dalla Malesia.